ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02433/008

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 247 del 17/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: NARDI MARTINA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 17/06/2014


Stato iter:
17/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 17/06/2014
MORANDO ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 17/06/2014

PARERE GOVERNO IL 17/06/2014

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 17/06/2014

CONCLUSO IL 17/06/2014

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02433/008
presentato da
NARDI Martina
testo di
Martedì 17 giugno 2014, seduta n. 247

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 12-bis del provvedimento in esame prevede che i canoni delle concessioni demaniali marittime dovuti a partire dall'anno 2014 siano versati entro la data del 15 settembre di ciascun anno. Contestualmente si prevede anche che gli enti gestori intensifichino i controlli sull'adempimento del pagamento. Infine, attraverso una modifica del comma 732 dell'articolo unico della legge di stabilità 2014 (legge n. 147 del 2013), il termine temporale previsto per il riordino complessivo della materia delle concessioni demaniali marittime è prorogato dal 15 maggio 2014 al 15 ottobre 2014;
    la disposizione, riferendosi ai canoni «dovuti a partire dall'anno 2014», potrebbe anche produrre l'effetto di prorogare al 15 settembre 2014 il termine per il versamento previsto dalla procedura di pagamento agevolato dei canoni introdotta dai commi 732 e 733 dell'articolo unico della legge di stabilità 2014 (il termine per il pagamento previsto da tale procedura è scaduto, sia per il versamento in unica rata, sia per il versamento della prima rata, il 27 aprile 2014);
    i citati commi 732 e 733 dell'articolo unico della legge di stabilità 2014 consentono, infatti, la definizione dei procedimenti giudiziari pendenti, alla data del 30 settembre 2013, in materia di pagamento dei canoni demaniali marittimi attraverso: a) il versamento in un'unica soluzione di un importo pari al 30 per cento delle somme dovute o, in alternativa: b) il versamento fino a un massimo di nove rate annuali di un importo pari al 60 per cento, oltre agli interessi legali. La domanda di definizione doveva essere presentata all'Ente gestore e all'Agenzia del demanio entro il 28 febbraio 2014 e perfezionata entro i sessanta giorni successivi (e cioè entro il 27 aprile 2014) con il versamento dell'intero importo ovvero della prima rata. Tale disposizione faceva seguito alla sospensione del pagamento dei canoni demaniali marittimi disposta fino al 15 settembre 2013 dal comma 5-bis dell'articolo 19 del decreto-legge n. 69 del 2013;
    con quest'ultima disposizione si fa riferimento ai canoni demaniali di cui all'articolo 03, comma 1, lettera b) del decreto-legge n. 400 del 1993 che, come sostituita dal comma 251 dell'articolo unico della legge finanziaria 2007 (legge n. 296 del 2006), ha ridefinito le modalità di determinazione dei canoni demaniali marittimi. In particolare si prevede una classificazione delle aree sottoposte, in base agli articoli 36 e 37 del codice della navigazione, al pagamento dei canoni di concessione (aree, manufatti, pertinenze e specchi acquei) in due aree: A (aree, manufatti, pertinenze e specchi acquei, o parti di essi, concessi per utilizzazioni ad uso pubblico ad alta valenza turistica) e B (aree, manufatti, pertinenze e specchi acquei, o parti di essi, concessi per utilizzazione ad uso pubblico a normale valenza turistica). Il comma 252 dell'articolo unico della legge finanziaria 2007 (legge n. 296 del 2006) ha invece previsto che le misure dei canoni demaniali marittimi, come ridefinite dal comma 251, si applichino anche, a decorrere dal 1o gennaio 2007, alle concessioni dei beni del demanio marittimo e di zone del mare territoriale aventi ad oggetto la realizzazione e la gestione di strutture dedicate alla nautica da diporto;
    per quanto concerne più in generale la materia dei canoni demaniali marittimi, si ricorda che da ultimo l'articolo 34-duodecies del decreto-legge n. 179 del 2012 ha disposto la proroga sino al 31 dicembre 2020 delle concessioni demaniali in essere alla data del 30 dicembre 2009 ed in scadenza entro il 31 dicembre 2015;
    la normativa sui canoni demaniali, come noto, ha subito nel corso degli anni numerose e sostanziali modifiche;
    oltre a quanto già evidenziato in premessa, dal 2007 ad oggi, sono state altresì introdotte ulteriori disposizioni normative tese ad adeguare i canoni demaniali prevedendone l'aumento per tentare di avvicinarli al presumibile valore di mercato;
    pur tuttavia si è dovuta, purtroppo, registrare, proprio nel corso di questi anni, una generale confusione circa i canoni demaniali da applicare da parte degli enti locali, nonostante fosse stato varato, nel frattempo, il decreto legislativo sul federalismo demaniale n. 85 del 2010 che si pone, come obiettivo prioritario, proprio la valorizzazione dei beni utilizzati a beneficio delle collettività locali;
    il federalismo demaniale, infatti, era nato per poter dare una grande opportunità alle realtà locali nella gestione e amministrazione delle competenze demaniali, ma i comuni delegati alla gestione delle attività amministrative hanno avuto non poche difficoltà nel determinare le modalità applicative delle disposizioni normative relative ai canoni di concessione;
    a ciò si aggiunge che, come ben noto, i canoni attualmente previsti per le concessioni demaniali marittime risultano pressoché irrisori rispetto ai redditi derivanti in molte parti del Paese dalla gestione degli stabilimenti balneari;
    tale questione potrebbe essere affrontata adeguatamente attribuendo ai Comuni il potere di definire e riscuotere una quota di canone distinta e aggiuntiva rispetto a quella che attualmente spetta allo Stato. Ciò permetterebbe, infatti, di valutare a livello locale, prendendo in considerazione le specificità di ciascun territorio, come possa essere fissato l'importo più appropriato per i canoni in questione,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, di emanare nel prossimo provvedimento utile una norma che possa affrontare e risolvere in via definitiva le questioni sollevate dal presente atto di indirizzo, con particolare riferimento alla possibilità di riconoscere ai comuni, alla luce dei principi sanciti dal decreto legislativo sul federalismo demaniale n. 85 del 2010 che si pone, come obiettivo prioritario, proprio la valorizzazione dei beni utilizzati a beneficio delle collettività locali, il potere di definire e riscuotere una quota di canone distinta e aggiuntiva rispetto a quella che attualmente spetta allo Stato, avendo riguardo alle singole specificità di ciascun territorio considerato nell'ambito del nostro Paese.
9/2433/8Nardi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

terreno demaniale

cessazione dei pagamenti

acque territoriali

federalismo

imbarcazione da diporto