ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02149/016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 189 del 13/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: BATTELLI SERGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/03/2014
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/03/2014


Stato iter:
13/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/03/2014
ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 13/03/2014

PARERE GOVERNO IL 13/03/2014

RESPINTO IL 13/03/2014

CONCLUSO IL 13/03/2014

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02149/016
presentato da
BATTELLI Sergio
testo di
Giovedì 13 marzo 2014, seduta n. 189

   La Camera,
   premesso che:
    il comma 2 dell'articolo 2 del decreto in esame autorizza a decorrere dal 1o gennaio 2014 e fino al 30 giugno 2014, le spese per la proroga di personale militare in diversi paesi, tra i quali il Bahrain;
    nel Bahrain i diritti umani e quelli democratici vengono calpestati a tal punto che un gruppo di Ong internazionali ha chiesto alla Federazione Automobilistica Internazionale di cancellare la gara di Formula uno prevista per il prossimo aprile;
    già la gara del 2011 era stata annullata per le proteste scoppiate anche in Bahrain sull'onda delle rivolte arabe. Nell'appello si evidenzia una correlazione diretta tra la Formula 1 e l'inasprirsi della repressione nel piccolo emirato, retto da una monarchia sunnita, ma la cui popolazione è a larga maggioranza sciita. Repressione che passa attraverso arresti, uso di gas lacrimogeni in aree residenziali, chiusura di interi villaggi con filo spinato, il moltiplicarsi dei posti di blocco;
    nel 2012, il primo giorno del Gran Premio fu ucciso un manifestate, Salah Abbas Habib. Attualmente in Bahrain ci sono 3.000 prigionieri politici e non vi è alcun segnale che tali misure non siano usate di nuovo nel 2014. A ciò si aggiungono le minacce alla libertà di stampa, con giornalisti cui è stato negato l'accesso al Paese durante il GP o la loro espulsione, come nel caso dei britannici Channel 4 e Itn News, espulsi rispettivamente nel 2012 e 2013;
    la comunità internazionale e i Paesi come l'Italia che lì hanno un proprio contingente militare hanno una responsabilità etica nel far rispettare i diritti fondamentali della persona e salvaguardare la reputazione mondiale di questo sport cancellando il GP finché gli abusi denunciati non finiscano;
    le stesse Ong – oltre al Bahrain Center for Human Rights, anche Americans for Democracy and Human Rights in Bahrain, Bahrain Institute for Rights and Democracy, Bahrain Youth Society for Human Rights, Bahrain Human Rights Society e European-Bahraini Organisation For Human Rights – hanno anche lanciato un secondo appello affinché, dopo tre anni di repressione del dissenso, si agisca a livello internazionale per costringere il Bahrain ad avviare un processo di riforme e di riconciliazione. In particolare si chiedono i diritti alla autodeterminazione, ai raduni pacifici e alla libertà di espressione. Si chiede inoltre una commissione di inchiesta indipendente, con supervisione Onu, sulle morti sospette dal 2011 ad oggi, e una visita urgente del rappresentante Onu incaricato di indagare sulla tortura in Bahrain,

impegna il Governo:

   a valutare se sussistono ancora le condizioni del mantenimento del nostro contingente militare nel Bahrain e ad agire presso l'Onu, affinché finalmente sia inviato in Bahrain il rappresentante Onu incaricato d'indagare sulla tortura;
   ad esprimere presso la FIA la contrarietà dell'Italia a che, nell'aprile 2014, si tenga il gran premio di automobilismo di F1, se non saranno date garanzie sull'esercizio delle libertà di stampa e del rispetto dei diritti umani, nonché siano rilasciati i prigionieri politici incarcerati in seguito alla repressione del regime.
9/2149/16Battelli, Marzana, Fantinati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

diritti umani

Bahrein