ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01458/076

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 67 del 07/08/2013
Firmatari
Primo firmatario: BOCCADUTRI SERGIO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 07/08/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/08/2013


Stato iter:
07/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 07/08/2013
DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 07/08/2013

PARERE GOVERNO IL 07/08/2013

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 07/08/2013

CONCLUSO IL 07/08/2013

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01458/076
presentato da
BOCCADUTRI Sergio
testo di
Mercoledì 7 agosto 2013, seduta n. 67

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 11 del decreto in esame, ai commi dal 12-ter al 12-septies, dovrebbe sbloccare una nuova tranche, valutata in 20-25 miliardi, di pagamenti alle imprese a fronte dei debiti della Pubblica amministrazione;
    viene riconosciuta una garanzia dello Stato su debiti contabilizzati in spesa corrente (ad esempio, le spese della sanità, ma non gli investimenti) che dal 15 settembre figureranno negli elenchi che le pubbliche amministrazioni sono tenute a comunicare entro quella data al MEF e dunque saranno certificati, e resi esigibili perché esenti da contenzioso, dalla piattaforma telematica del Tesoro (secondo le disposizioni di cui al DL n. 35/2013);
    tecnicamente si viene a creare un fondo ad hoc («Fondo per la copertura degli oneri determinati dal rilascio della garanzia dello Stato») presso il MEF che costituirà la garanzia da parte dello Stato verso le banche per il pagamento di questa ulteriore tranche, che si aggiunge ai 40 miliardi già approvati e che riguarda i debiti di parte corrente. Il tasso massimo di sconto previsto per il fondo è del 2 per cento. La banca (o un intermediario finanziario) non potrà richiedere sconti superiori a tale percentuale. I creditori sarebbero dunque saldati e a loro subentrerebbe automaticamente la banca o l'intermediario finanziario;
    la dote complessiva per i pagamenti delle PA potrebbe salire in teoria a 60-65 miliardi, avvicinandosi alla quota dei 90 miliardi stimata a suo tempo da Bankitalia;
    la parte rimanente dovrebbe essere per due terzi ancora riferibile a spesa corrente e solo per un terzo, secondo i calcoli provvisori, a spese in conto capitale, con un impatto diretto quindi sul deficit (per le spese in conto capitale si inseriscono nel computo del deficit non nell'annualità di competenza come per le spese correnti, ma al momento dell'effettivo pagamento). Per questa ultima parte dei debiti si deve inoltre ancora capire a quanto ammonti il contenzioso;
    i costruttori lamentano crediti ulteriori (spese in conto capitale), rispetto a quelli il cui rimborso è previsto dal DL n. 35/2013, pari a 10-12 miliardi;
    in pratica, si attiva un meccanismo parallelo a quello già previsto dal decreto legge sblocca-debiti (DL n. 35/2013) e che riguarda il rimborso di 40 miliardi tra il 2013 e il 2014, con la volontà espressa dal Governo di anticipare l'attuazione della maggior parte dell'operazione il più possibile entro l'anno e nei primi mesi del 2014;
    avvenuta la cessione del credito, l'amministrazione debitrice, diversa dallo Stato può richiedere la ristrutturazione del debito con piano di ammortamento, comprensivo di quota capitale e quota interessi, di durata fino a un massimo di 5 anni, rilasciando delegazione di pagamento o altra simile garanzia a valere sulle entrate di bilancio. La garanzia dello Stato cessa al momento della ristrutturazione. L'amministrazione debitrice può contrattare con una banca o un intermediario finanziario, la ristrutturazione del debito, a condizioni più vantaggiose, previa contestuale rimborso del primo cessionario;
    con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da emanarsi entro e non oltre 60 giorni dalla entrata in vigore della legge di conversione del decreto, sono definiti termini e modalità di attuazione della presente disposizione, ivi compresa la misura massima dei tassi di interesse praticabili sui crediti garantiti dallo Stato e ceduti, nonché le modalità di escussione della garanzia, a decorrere dal 1o gennaio 2014;
    la garanzia dello Stato acquista efficacia all'atto dell'individuazione delle risorse da destinare al Fondo citato. Lo Stato dovrebbe mettere a disposizione solo le risorse necessarie a coprire l'eventuale escussione della garanzia. Nei casi di escussione è comunque prevista la possibilità della rivalsa da parte dello Stato, trattenendo le somme «a qualsiasi titolo» dovute alle PA debitrici;
    queste disposizioni rappresentano un passo in avanti positivo rispetto alle norme del DL n. 35/2013, ma si possono individuare le seguenti criticità:
     1) il tetto dello sconto al 2 per cento può rendere per le banche queste operazioni poco appetibili;
     2) ci sono dubbi sull'efficacia della garanzia che verrà meno al momento della ristrutturazione del debito da parte della PA interessata con il rischio di far venir meno l'interesse degli istituti di credito per queste operazioni;
     3) la Cassa depositi e prestiti non è direttamente citata ma – secondo alcuni commentatori – il suo ruolo si può leggere nel coinvolgimento di «intermediari finanziari»;
    l'intervento diretto della Cassa depositi e prestiti potrebbe invece dare più incisività alle disposizioni citate in premessa e consentire cessioni certe dei crediti da parte dei fornitori delle pubbliche amministrazioni,

impegna il Governo

a prendere le opportune iniziative, anche legislative, al fine di prevedere l'intervento diretto della Cassa depositi e prestiti nell'accettazione della cessione dei crediti da parte dei fornitori delle pubbliche amministrazioni, anche con l'eventuale istituzione di un proprio Fondo a tale scopo, nonché tramite un'eventuale apposita convenzione con le Poste Spa per aprire sportelli territoriali per i rapporti con i creditori delle pubbliche amministrazioni.
9/1458/76Boccadutri, Paglia.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CASSA DEPOSITI E PRESTITI ( CDP ), POSTE ITALIANE SPA

EUROVOC :

debito

garanzia di credito

banca

rimborso

pagamento

pubblica amministrazione