Legislatura: 17Seduta di annuncio: 67 del 07/08/2013
Primo firmatario: RUBINATO SIMONETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO PARLAMENTARE 07/08/2013 Resoconto RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO DICHIARAZIONE GOVERNO 07/08/2013 Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) PARERE GOVERNO 07/08/2013 Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 07/08/2013
DISCUSSIONE IL 07/08/2013
ACCOLTO IL 07/08/2013
PARERE GOVERNO IL 07/08/2013
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 07/08/2013
CONCLUSO IL 07/08/2013
La Camera,
premesso che:
secondo i recenti dati diffusi dall'ISTAT, nel 2012, le persone in povertà relativa sono risultate pari al 15,8 per cento della popolazione, ovvero 9 milioni e 563 mila, mentre quelle in povertà assoluta risultano pari all'8 per cento, ovvero 4 milioni e 814 mila;
opportunamente, il provvedimento in oggetto, oltre alle misure volte a promuovere l'occupazione, prevede all'articolo 3, commi da 3 a 5, l'ulteriore estensione della nuova social card, quale misura di contrasto alla povertà assoluta, ai territori del Mezzogiorno, oltre alle dodici città italiane con più di 250.000 abitanti già ricomprese nella previgente disciplina;
la definizione degli ambiti territoriali del Mezzogiorno nei quali applicare il nuovo strumento è rimessa alle regioni, in ragione delle specificità socio-economiche delle diverse aree con una importante innovazione che evidenzia l'esigenza di arrivare progressivamente ad una applicazione, anche alla luce dei risultati che emergeranno al termine della fase sperimentale, che si riferisca alla condizione del singolo cittadino a prescindere dalla circostanza che risieda in un grande centro urbano o in un piccolo comune;
poiché l'Italia è uno dei pochi Paesi dell'Unione a non disporre di un sistema di inclusione sociale che garantisca il cittadino dal rischio di povertà estrema, è di tutta evidenza l'urgenza di un'azione di contrasto alla povertà, innanzitutto assoluta, in tutti i territori del Paese nell'ambito di una strategia più complessiva che veda il coordinamento di tutti i livelli dell'amministrazione statale e delle autonomie locali ed il coinvolgimento delle realtà sociali operanti nel Terzo settore, attraverso un vero e proprio «patto» nazionale contro la povertà, così come recentemente sollecitato in occasione della presentazione del progetto delle ACLI e della Caritas Italiana per l'introduzione in via progressiva di un reddito di inclusione sociale (Reis);
si stima che il finanziamento di questo progetto avrebbe un impatto a regime sul Pil dello 0,34 per cento, mentre oggi il nostro Paese spende per il contrasto alla povertà circa lo 0,1 per cento del Pil, quando in Europa la media è lo 0,4 per cento, dunque il quadruplo;
si tratterebbe quindi solo di adeguarsi al resto dell'Europa, visto che siamo gli unici, assieme alla Grecia, a non disporre di un reddito minimo garantito, fatto questo rilevato come «problematico» nel rapporto sul Welfare pubblicato lo scorso 20 febbraio dai tecnici della Commissione europea, da cui è emerso che l'Italia è tra i Paesi meno capaci di ridurre la povertà e dove il sostegno economico minimo «dipenda solo dagli enti locali, che spesso non hanno risorse»;
la proposta avanzata dalle ACLI in collaborazione con la Caritas italiana è stata raccolta dal Ministro del lavoro Enrico Giovannini, che ha annunciato il 24 luglio la creazione di un gruppo di studio che dovrà elaborare una proposta condivisa entro settembre per poter tentare di inserire il Reis già nella prossima legge di stabilità,
impegna il Governo
a valutare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica e in occasione della prossima legge di stabilità, ulteriori misure volte ad estendere l'utilizzo di strumenti quali la nuova social card anche nei comuni piccoli e medi di tutto il territorio nazionale, secondo una programmazione condivisa con le singole regioni, e, progressivamente, a sperimentare misure di inclusione sociale attraverso la previsione di forme di sostegno del reddito dei cittadini che versano in condizioni di grave indigenza.
9/1458/113. (Testo modificato nel corso della seduta) Rubinato.
EUROVOC :integrazione sociale
protezione del consumatore
piano di finanziamento
aiuto finanziario
reddito minimo di sussistenza
sostegno economico