Atto Camera
Risoluzione in Assemblea 6-00090
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
testo di
martedì 6 settembre 2011, seduta n.513
La Camera,
premesso che:
il Programma di lavoro della Commissione europea e il Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota attribuiscono un rilievo centrale agli obiettivi alla lotta al cambiamento climatico e, in particolare, agli obiettivi in materia di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, efficienza energetica e fonti rinnovabili;
gli impegni a raggiungere nel 2020 valori minimi di penetrazione di fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni-serra ed efficienza energetica richiedono crescente supporto, ma già oggi gravano sulle bollette energetiche in modo pesante, pur senza disincentivare in modo specifico i consumi energetici meno sostenibili;
un'alternativa almeno parziale ai sussidi alle fonti energetiche sostenibili sono forme di tassazione di natura ambientale che possono fornire disincentivi ai consumi energetici meno sostenibili (per esempio, non rinnovabili o con maggiori emissioni-serra o con maggiore produzione di rifiuti), avvantaggiando, di conseguenza, le filiere rinnovabili o a minor impatto ambientale;
il 13 aprile 2011 la Commissione europea - in attuazione del Programma di lavoro per il 2011 - ha emanato una proposta (COM2011-169) di revisione della direttiva 96/03/CE, che attualmente regola l'ammontare minimo delle accise sui prodotti energetici. Tale proposta reca, da un lato, norme per l'omogeneizzazione dell'ammontare minimo di accisa, basandolo sull'effettivo contenuto energetico, dall'altro introduce una nuova componente legata alle emissioni convenzionali di anidride carbonica, parametrata su un valore di 20-/T (più alto di quello della proposta radicale). La relazione introduttiva della Commissione europea auspica che il maggior gettito delle accise sia utilizzato per ridurre i contributi sociali sul lavoro a carico delle imprese, al fine di aumentare il potenziale di crescita economica delle nuove misure;
il Programma di 18 mesi del Consiglio precisa l'impegno del trio di Presidenze ad avviare in tempi rapidi l'esame della proposta sopra richiamata,
impegna il Governo:
a sostenere in sede europea politiche di tassazione ambientale, che, in particolare, prevedano una componente aggiuntiva delle accise sui prodotti energetici che valorizzi l'impatto in termini di emissioni-serra del consumo di combustibili non rinnovabili e non già gravati dall'emission trading system, assicurando l'utilizzo del maggior gettito della misura per finanziare l'alleggerimento degli oneri fiscali sui redditi da lavoro, in modo da implicare, almeno per consumatori di reddito basso e medio, la possibilità di aumentare il proprio reddito disponibile attraverso una rimodulazione dei consumi energetici.
(6-00090) «Zamparutti, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco».