ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00022

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 178 del 18/05/2009
Abbinamenti
Atto 6/00021 abbinato in data 20/05/2009
Firmatari
Primo firmatario: EVANGELISTI FABIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 18/05/2009


Stato iter:
20/05/2009
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/05/2009

RITIRATO IL 20/05/2009

CONCLUSO IL 20/05/2009

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00022
presentata da
FABIO EVANGELISTI
testo di
lunedì 18 maggio 2009, seduta n.178

La Camera,
esaminata la Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2007, trasmessa il 31 gennaio 2008, il cui esame è da collocare nella prospettiva dell'imminente presentazione da parte del Governo della Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2008 che non potrà non tenere conto della crisi economico-finanziaria sopravvenuta;
valutato il contenuto della prima parte della Relazione per il 2007, riferibile agli sviluppi del processo di integrazione europea, alle relazioni esterne e alla cooperazione intergovernativa;
ritenuto che tali ambiti risentono in questo momento della mancata entrata in vigore del Trattato di Lisbona e che sul carente rilancio del ruolo esterno dell'Unione europea pesa negativamente il sostanziale fallimento della cosiddetta politica europea di vicinato (PEV);
considerato che l'azione del Governo italiano a sostegno del processo di integrazione europea di tutti i Paesi dei Balcani occidentali è determinante per una piena stabilizzazione dell'area e per il consolidamento della pace e della sicurezza su tutto il continente;
espressa altresì la necessità di avviare una cooperazione stabile con Mosca in funzione di un processo integrativo europeo, anche con riferimento al Partenariato Orientale e agli ulteriori strumenti della PESC, al fine di superare gli schematismi delle logiche di influenza e per promuovere la gestione comune di questioni di natura strategica quali il tema energetico o il rischio di instabilità, ancora presente nel cuore del continente europeo;
considerato che il Vertice UE-Stati Uniti tenutosi a Praga il 5 aprile scorso ha posto le premesse per una nuova fase nei rapporti euro-americani, basata su una strategia condivisa di fronte alle grandi questioni planetarie, dalla crisi economica e finanziaria globale alla lotta al cambiamento climatico e alla sicurezza energetica;
ribadita la necessità di portare a compimento il processo che ha portato alla nascita dell'Unione per il Mediterraneo, nella consapevolezza che soltanto un convinto impegno di collaborazione tra l'Unione europea e i Paesi della sponda sud per lo sviluppo del continente africano, anche nell'ottica di rilancio della PEV, potrà garantire nel medio termine la soluzione a questioni cruciali per tutti i Paesi membri dell'Unione europea, a partire dalla lotta contro il terrorismo fondamentalista e il fenomeno dell'immigrazione clandestina;
tenuto conto della richiesta della Turchia di voler far parte della Unione europea laddove, tuttavia, nella sua zona orientale, si è recentemente verificato un ennesimo episodio di barbarie legato a valori culturali che si discostano notevolmente da quelli europei e che ha visto protagonista una ragazza di ventitré anni, alla quale, «accusata» di aver tradito il marito, sono state tagliate le orecchie e il naso e inferte diverse ferite da taglio al ventre, per riscattare l'onore della famiglia;
considerato inoltre che appare necessario e improcrastinabile favorire la cooperazione tra gli Stati membri per la creazione di un sistema di controllo comune delle frontiere ed al contempo intervenire per sviluppare una legislazione comune in tema di asilo,
impegna il Governo:
a intervenire con iniziative specifiche finalizzate a sbloccare lo stallo che si è determinato riguardo al processo di ratifica del Trattato di Lisbona, in modo da determinare rapidamente l'entrata in vigore delle nuove regole in materia di governance dell'Unione europea;
a procedere ad una verifica della congruità dell'esperienza sinora svolta dalla cosiddetta «politica di vicinato»;
ad intervenire con un'opera di moral suasion nei confronti della Turchia perché, in funzione della sua richiesta di far parte dell'UE, si impegni maggiormente, affinché anche nelle zone più periferiche del Paese arrivi, attraverso strumenti di cooperazione culturale e scolarizzazione, lo spirito dei valori europei di tolleranza e rispetto della dignità umana;
ad assumere impegni concreti affinché si realizzi uno spazio comune in materia di sicurezza, regolando a questo scopo in maniera coerente e condivisa i flussi migratori intracomunitari ed extracomunitari, in base a principi di solidarietà, di effettiva occupazione e di capacità di sussistenza;
ad aumentare la trasparenza nelle politiche di assegnazione dei fondi europei, anche attraverso la possibilità di verificare avanzamento e procedure di assegnazione on-line e la revisione dei criteri di assegnazione e la supervisione in capo ai ministeri;
ad assumere tutte le iniziative necessarie per mettere in campo una serie di interventi mirati allo sviluppo di una politica del lavoro capace di coniugare flessibilità e sicurezza, opportunità e diritti, investendo sulla sicurezza del reddito come molla di sviluppo. Appare, altresì, necessario sottoscrivere un patto sociale europeo per l'erogazione di aiuti ed ammortizzatori sociali ai lavoratori disoccupati, in relazione alle effettive capacità di sostentamento, alla numerosità del nucleo familiare, alla possibilità di ricollocamento nel mercato del lavoro comunitario;
a dare la necessaria priorità alle iniziative in grado di garantire in concreto le pari opportunità tra uomo e donna, con particolare riferimento all'accesso al lavoro, alla formazione, alla promozione professionale e alle condizioni di lavoro, anche attraverso la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;
a promuovere politiche sociali di sostegno alla maternità e paternità, anche attraverso l'incremento delle strutture e dei servizi per l'infanzia e, in particolare, per la fascia neonatale e pre-scolastica;
a promuovere una carta dei diritti della conoscenza europea per un pari accesso all'informazione da parte dei cittadini, anche attraverso l'eliminazione del divario oggi ancora esistente tra il nostro Paese e altri Paesi membri, nell'accesso ad internet e ai servizi informatici.
(6-00022) «Evangelisti».