RIGONI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
il giorno 18 gennaio 2012, alle ore 14 circa in località Mulino di Riccò, nel comune di Tresana, in provincia di Massa Carrara, si è sviluppato un violento incendio preceduto da un forte boato per una fuoriuscita di gas metano da una condotta di 1
o specie (pressione di esercizio 60 bar) della linea Cortemaggiore-La Spezia, dove stavano operando 3 operai (2 cittadini bulgari - padre e figlio - e 1 operaio italiano) della ditta «Oreste Manna» di Eboli (Salerno), per conto della SNAM Rete Gas s.p.a.;
a seguito dell'incendio si sono registrati 11 feriti, i 3 operai e 8 civili, di cui al momento 3 sono ancora gravi, 3 case distrutte e 3 fortemente lesionate, più gravi danni a un fienile, una stalla, un deposito di materiale edile, diversi mezzi agricoli e 2 autovetture distrutte, nonché la distruzione di 2 ettari di bosco e danni alla strada comunale limitrofa al cantiere in questione;
l'area è stata immediatamente sottoposta a sequestro per consentire alla Procura di Massa di svolgere le indagini, attualmente in corso, mentre il comune di Tresana ha assunto la deliberazione formale per costituirsi parte offesa; analogamente al comune, sia l'unione dei comuni della Lunigiana e la regione Toscana, hanno annunciato la medesima volontà; la regione Toscana ha inoltre manifestato l'intenzione di richiedere lo stato di emergenza;
i lavori consistevano nell'opera di rifacimento di un P.I.D.I. (Punto di intercettazione di derivazione importante) della condotta con diametro di 30 pollici del vecchio impianto esistente (il metanodotto in questione è stato infatti realizzato tra il 1970-1971);
il comune di Tresana aveva rilasciato regolare autorizzazione tramite «permesso a costruire» rilasciato in data 5 febbraio 2011;
la popolazione residente nelle vicinanze del luogo della violenta ed impressionante esplosione è ancora sotto shock e vive nell'incertezza e nella paura, in quanto da SNAM non pervengono in forma ufficiale rassicurazioni sulla sicurezza di quel metanodotto, mentre già si registra il rimpallo delle responsabilità dell'accaduto tra l'impresa appaltatrice («Oreste Manna» di Salerno) e la società proprietaria del metanodotto (SNAM Rete Gas s.p.a.) -:
pur nel rispetto delle indagini in corso, di quali informazioni disponga il Governo in merito agli accadimenti sommariamente illustrati in premessa e quali iniziative intenda assumere in proposito;
se risponda al vero che durante i lavori la ditta appaltatrice (Oreste Manna) aveva evidenziato la necessità di sostituire il «giunto» e, se sì, se sia noto per quale ragione non si è provveduto alla sostituzione;
quali siano stati i criteri con i quali si è proceduto all'affidamento dei lavori in questione e se l'impresa selezionata avesse già svolto lavori per Snam, quali fossero gli importi per la base d'asta e l'eventuale ribasso nonché i tempi previsti per la realizzazione dei lavori;
se il Governo intenda mettere a disposizione i primi mezzi finanziari per alleviare i disagi e a dare sollievo alla popolazione colpita.(5-06080)