ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04843

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 481 del 06/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: SCHIRRU AMALIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/06/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
LAGANA' FORTUGNO MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
FADDA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 06/06/2011
Stato iter:
05/10/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/10/2011
Resoconto COSSIGA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 05/10/2011
Resoconto SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/06/2011

SOLLECITO IL 06/07/2011

DISCUSSIONE IL 05/10/2011

SVOLTO IL 05/10/2011

CONCLUSO IL 05/10/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-04843
presentata da
AMALIA SCHIRRU
lunedì 6 giugno 2011, seduta n.481

SCHIRRU, MARIANI, LAGANÀ FORTUGNO, PES, MOTTA, FADDA e CALVISI. -
Al Ministro della difesa, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

rispondendo in Assemblea il 9 luglio 2003 all'interrogazione n. 3-02497, l'allora Ministro per i rapporti con il Parlamento aveva dichiarato che erano «state eseguite bonifiche pubbliche nelle basi (militari sarde) alla presenza dei giornalisti per verificare in maniera scientifica se vi fosse qualche traccia di uranio impoverito e non ne è stata trovata traccia». Nella medesima circostanza il Ministro aveva pure messo in relazione la presenza di malformazioni registratesi nella zona del poligono militare del Salto di Quirra con «una presenza anomala di arsenico e di altri materiali, ad esempio zinco e piombo»;

già nel 2003, l'allora Sottosegretario alla difesa Cicu aveva annunciato l'avvio di una imponente campagna di campionatura nel Poligono del Salto di Quirra per cercare di capire quale sia la causa dell'anomalo ed elevatissimo numero di morti per tumori al sistema linfatico (La Nuova Sardegna, 10 luglio 2003, pagina 9); tali affermazioni erano contenute anche nell'interrogazione a risposta orale n. 3-02515 presentata da Tonino Loddo il 14 luglio 2003 nella seduta n. 339, con cui si chiedeva di sapere quali fossero stati i risultati di altra analoga campionatura eseguita nella base del Salto di Quirra alla presenza del Sottosegretario Cicu, atto a cui però non è seguita alcuna risposta;

in risposta all'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-02466 presentata dalla prima firmataria del presente atto l'11 febbraio 2010, seduta n. 282, il Sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga, affermava: «la situazione ambientale del poligono interforze di Salto di Quirra (PISQ) ha, da tempo, particolare evidenza mediatica, in quanto alcuni organi di stampa hanno ricollegato, presumibilmente, il numero di "fenomeni patologici" - riscontrati fra gli animali e gli abitanti delle comunità residenti nelle zone limitrofe - alle esercitazioni militari che vi si tengono periodicamente, ipotizzando i rischi che la struttura militare comporterebbe per il territorio e per la popolazione. In particolare, l'ipotesi della presenza, nell'area adiacente al poligono (frazione di Quirra del comune di Villaputzu) di una maggiore incidenza di tali fenomeni non è stata confermata, a suo tempo, dall'apposita Commissione istituita dalla ASL 8 di Cagliari, che ha indicato che le possibili cause potrebbero essere, invece, ricercate proprio nel passato minerario dell'area. Chiarito questo aspetto, preciso che le attività addestrative all'interno del poligono si svolgono nel pieno rispetto sia della normativa ambientale, sia delle procedure volte a garantire la sicurezza del personale che vi opera»;

da gennaio 2011 è in corso un'inchiesta per omicidio plurimo e danni ambientali aperta dalla procura di Lanusei, dopo che una relazione dei veterinari delle asl di Cagliari e Lanusei ha rilevato un abnorme numero di casi di tumore fra la popolazione e di animali nati malformati. Contestualmente sono cominciate, nel cimitero di Perdasdefogu, le riesumazioni delle salme di persone decedute - secondo l'ipotesi investigativa - per cause collegate alle sperimentazioni autorizzate negli anni scorsi nel poligono;

nei giorni scorsi il comandante del poligono di Quirra, il generale di brigata aerea Sanzio Bonotto, nominato custode giudiziario del poligono sequestrato su disposizione del gip, Paola Murru, che ha accolto la richiesta del procuratore capo, Domenico Fiordalisi, ha ordinato «il divieto, nell'area terrestre del poligono interforze sperimentale del Salto di Quirra, di ogni attività militare e civile non autorizzata dal Ministero della difesa. È fatto assoluto divieto, altresì, di accesso nell'area terrestre del poligono di qualunque soggetto civile e militare, a eccezione di coloro che debbano svolgere operazioni militari delle Forze armate, quelle commerciali e le operazioni industriali ad esse connesse e autorizzate dal ministero della Difesa». Nella stessa ordinanza, si precisa che la stessa «non si applica, sino alla data del 20 luglio 2011, all'attività agropastorale, così come disposto, per le vie brevi, in data 18 maggio, dall'autorità giudiziaria (Procura della repubblica di Lanusei)». Il documento è stato notificato a tutti i sindaci dei comuni interessati dal sequestro: in particolare, Perdasdefogu, Villaputzu, Villagrande Strisaili, Tertenia;

il 20 maggio 2011 a Cagliari, alla presenza del Sottosegretario alla difesa, Giuseppe Cossiga, è stato presentato il rapporto conclusivo del monitoraggio ambientale su Quirra commissionato dal Ministero della difesa a una commissione di esperti e diviso in diversi lotti di studio. Un tavolo al quale ha partecipato, oltre al presidente della regione e agli assessori dell'agricoltura e della sanità, anche una numerosa rappresentanza delle comunità e delle istituzioni locali, delle associazioni di categoria del mondo agricolo e delle forze sociali;

dalle precedenti considerazioni e dagli atti di sindacato ispettivo richiamati e presentati negli ultimi 10 anni sul Poligono di Quirra, emerge chiaro un problema ambientale non più procrastinabile, a cui si deve rimediare con una urgente bonifica dell'area, che è comunque interessata da residui di munizioni e metalli ferrosi -:

se non ritengano opportuno, alla luce dei recenti sviluppi sulla situazione del Poligono di Quirra, assumere iniziative volte a definire uno stanziamento straordinario per approfondire le indagini ambientali ed epidemiologiche, per avviare le necessarie misure sanitarie e di bonifica, per impiegare imprese e manodopera locale e dare inizio ad una procedura di risarcimento a favore della popolazione e delle aziende colpite. (5-04843)