NICOLA MOLTENI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
per unanime riconoscimento, le intercettazioni rappresentano uno strumento strategico nella lotta alle forme più gravi di criminalità, in particolar modo nella lotta al crimine organizzato, ai grandi traffici illegali, al terrorismo e ai reati inerenti la pubblica amministrazione;
la necessità di garantire una efficace repressione degli illeciti penali deve essere adeguatamente bilanciata dalla protezione dei diritti individuali di rispetto della privacy, soprattutto in conseguenza del ricorso smodato a questo strumento di indagine cui si è assistito nel corso degli anni;
l'utilizzo, talvolta disinvolto, di questo strumento di indagine comporta una spesa elevatissima per il Dicastero della Giustizia che, secondo dati riferiti all'anno 2007, ammonta ad oltre 224 milioni di euro;
tali risultati di spesa, tuttavia, rappresentano anche il risultato di una gestione delle risorse poco razionale, concorrente sia con costi dei contratti di noleggio degli apparecchi enormemente differenziati da sede a sede, da procura a procura, accompagnati da relativa guerra di cifre finita sulle prime pagine dei giornali, sia con tariffe troppo elevate praticate dai gestori di telefonia obbligati per legge a fornire la prestazione, sia per un uso talvolta disinvolto delle procure medesime nell'utilizzo di tali mezzi investigativi;
è auspicabile che per il futuro si provveda in modo definitivo a controllare, contenere e recuperare i costi eccessivi gravanti sull'erario, e a tal proposito appaiono incoraggianti e positive le proposte avanzate dal Ministro Alfano, mentre per il presente è assolutamente necessario provvedere a saldare il debito che il ministero ha accumulato nei confronti delle ditte fornitrici degli apparati destinati alle intercettazioni telefoniche e ambientali;
le tre aziende più importanti erogatrici dei servizi, rispettivamente SIO spa, RCS spa, AREA spa, si trovano in Lombardia, in particolare nel territorio comasco e nella città di Cantù;
tali aziende inoltre rappresentano una risorsa non indifferente per i livelli occupazionali che garantiscono al territorio e al conseguente indotto, dato che da sole gestiscono oltre il 70 per cento del sistema delle intercettazioni telefoniche;
il credito, pari a circa 140 milioni di euro, che tali società vantano nei confronti dello Stato sta divenendo di fatto non più sostenibile e rischia di comprometterne la sopravvivenza stessa, con evidenti riflessi negativi sulla funzione esercitata e sul piano occupazionale;
a tal proposito la Fim Cisl di Como si è prontamente attivata a tutela dei lavoratori manifestando apprezzamento per il preliminare incontro avuto con il Ministro Alfano ma al contempo ritiene necessaria l'istituzione di un tavolo istituzionale in sede Ministeriale per addivenire alla determinazione delle soluzioni auspicate;
la paventata evenienza, subito rientrata, di interruzione del servizio avrebbe avuto l'immediata conseguenza di compromettere numerose indagini in corso anche contro la criminalità organizzata;
nei giorni scorsi il Ministro Alfano si è prontamente attivato disponendo la convocazione urgente delle ditte che, con senso di responsabilità, hanno garantito la prosecuzione del servizio, nonostante il timore di crisi finanziaria; a questo punto, diviene prioritario procedere alla analisi e alla rilevazione del debito pregresso alfine di saldarlo definitivamente, onde garantire in via prioritaria la continuità del servizio in un momento di forte impegno nella lotta alla criminalità -:
quali siano le decisioni assunte dal Ministro riguardo il debito pregresso nei confronti delle tre società, nonché le prospettive future al fine di garantire in via prioritaria, la continuità del servizio;
se il Ministro intenda a breve convocare un ulteriore tavolo istituzionale con le imprese al fine di individuare le soluzioni necessarie per ovviare alla situazione debitoria della pubblica amministrazione;
entro quanto tempo si prevede la costituzione e l'attivazione di un sistema unico delle intercettazioni, la centralizzazione degli appalti, l'individuazione di un tariffario nazionale al fine di razionalizzare e uniformare i prezzi e di una unità di monitoraggio per le spese relative alle intercettazioni in grado di fornire i dati essenziali sull'andamento delle spese presso ogni Procura della Repubblica;
se il Ministro ritiene sussistere in capo ad alcune Procure e in caso affermativo quali un deficit di negoziato e una scarsa capacità di trattativa con le aziende erogatrici dei servizi tale da aver determinato in questi anni un esasperato innalzamento dei costi ormai divenuti insostenibili per la pubblica amministrazione.(5-00820)