ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16101

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 633 del 16/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: VITALI LUIGI
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 16/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 16/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 19/07/2012

SOLLECITO IL 13/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16101
presentata da
LUIGI VITALI
mercoledì 16 maggio 2012, seduta n.633

VITALI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

la provincia di Matera, nell'aprile 2010, ha indetto la gara di appalto relativa alla progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di collegamento Cavonica-strada provinciale Torre Vallone Piscicolo per un importo complessivo di circa 11 milioni di euro la gara è stata vinta dall'associazione temporanea di imprese (A.T.I.) denominata P.A.E.C.O.;

successivamente alla stipula del contratto, è emerso che l'ATI aggiudicataria avrebbe dovuta essere esclusa dalla gara, in ottemperanza al disposto dell'articolo 38, comma 1, lettera g) del codice degli appalti (decreto legislativo 163 del 2006) per aver rilasciato dichiarazioni che risulterebbero non corrispondenti ai fatti e per inottemperanza agli obblighi fiscali;

in particolare, una delle imprese associate all'ATI aggiudicataria, la CE.S.A.CO. SRL di Mafalda (Cambobasso), avrebbe presentato una dichiarazione non aderente alla realtà sulla propria regolarità fiscale sia in sede di partecipazione alla gara sia prima della stipula del contratto di appalto;

dalla certificazione di regolarità contributiva ottenuta dall'Agenzia delle entrate in data precedente alla stipula del contratto, risultano ben due carichi pendenti per due anni di imposta (anno 2005 euro 308.615,15 - riscossi euro 46.413,12 - sgravio euro 125.894,394 e anno 2007 euro 9.950,83 - sgravio 8.478,50=Debito euro 1.472,33);

da una nota di Equitalia del 7 gennaio 2010 risulta accolta una istanza di rateizzazione di una cartella di pagamento, del tutto generica, per una somma complessiva di ben euro 182.720,76, che dovrebbe far riferimento al debito fiscale degli anni 2005 e 2007, ma che non ha alcuna corrispondenza con il debito accertato a causa della diversità d'importo;

di conseguenza, il debito risultante dal certificato della Agenzia delle entrate, corrispondente ai due anni di imposta 2005 e 2007, non sarebbe stato né dichiarato né rateizzato e non avrebbe nulla a che vedere con quello risultante dalla rateizzazione accolta da Equitalia; appare chiaro all'interrogante, infatti che il debito pregresso non corrispondeva a quello rateizzato;

appare incomprensibile all'interrogante anche l'atteggiamento della provincia di Matera che, senza nemmeno preoccuparsi di verificare con ulteriori richieste di documentazione a supporto e chiarimento della controversia, e senza effettuare accertamenti in proposito, sostiene, nonostante l'evidente violazione amministrativa, la validità dell'aggiudicazione in favore dell'ATI PAECO;

a giudizio dell'interrogante ci si trova di fronte ad una chiarissima causa di esclusione, nascosta fino all'ultimo momento, che non poteva e non doveva assolutamente portare alla stipula del contratto, né tantomeno all'aggiudicazione definitiva -:

di quali elementi disponga in relazione a quanto esposto in premessa e se, anche per il tramite dell'Agenzia delle entrate, si intenda chiarire la situazione fiscale delle imprese aggiudicatarie dell'appalto.(4-16101)