Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-02865
presentata da
ERMINIO ANGELO QUARTIANI
giovedì 23 aprile 2009, seduta n.165
QUARTIANI e FIANO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
le celebrazioni del 25 aprile, anniversario della liberazione dell'Italia dal fascismo e dall'invasore, in nessun caso per gli Enti e le Istituzioni che le promuovono rappresentano occasione per discostarsi dagli ideali propri della Resistenza e della democrazia;
i principi costituzionali su cui fonda la democrazia italiana rappresentano la piena valorizzazione delle radici ideali, delle lotte e dei valori dell'antifascismo, che essendo a fondamento della Repubblica Italiana, non devono essere distorti da ricostruzioni improvvisate della memoria della Resistenza e delle figure che in essa hanno profuso l'impegno per la sconfitta dell'odio razziale e dei regimi dittatoriali che hanno funestato l'Europa nella prima metà dello scorso secolo;
la memoria che la festa del 25 aprile tramanda alla Nazione e alle giovani generazioni è parte costitutiva dell'identità di tutti gli italiani, non perciò equivocabile entro concetti che non appartengono alle ragioni e ai principi ispiratori della Costituzione italiana nata dalla Resistenza e dalla collaborazione delle forze antifasciste nell'opera di ricostruzione del Paese nonché di compimento delle istituzioni democratiche rappresentative e di governo dell'Italia;
le riconquistate democrazia e libertà che originano dal 25 aprile 1945 si basano sulla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e a quella delle libere Istituzioni repubblicane, e si fondano non già sulla parificazione degli atti e delle gesta di chi ha combattuto per la libertà della Patria con quelli di chi si è messo al servizio dell'invasore nazista, contro le forze alleate e contro il legittimo Governo che si insediò nel '43 dopo l'8 settembre garantendo la continuità legale dello Stato Italiano;
poiché, fortunatamente solo in alcuni limitatissimi casi, tuttavia si assiste ad un cattivo costume da parte di alcune amministrazioni locali (tra queste quella di Melegnano) di celebrare la festa della liberazione come festa nella quale vengono commemorati alla stessa stregua tutte le vittime e i caduti indipendentemente dalla parte alla quale appartennero (se alla Resistenza e agli alleati o alla Repubblica di Salò), con ciò «derubricando» le celebrazioni del 25 aprile a commemorazioni dei caduti di tutte le parti -:
se il Governo non intenda adottare iniziative per il tramite dei Prefetti, per un corretto e rispettoso protocollo, consono alla ricorrenza e ai valori richiamati in premessa che sono alla base di tale festa nazionale. (4-02865)