Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-02073
presentata da
MARIALUISA GNECCHI
mercoledì 21 gennaio 2009, seduta n.118
GNECCHI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
gli ascari hanno rischiato la vita per l'Italia con la divisa dell'Esercito Italiano;
a partire dal 1950 il Governo Italiano ha concesso agli ascari una pensione pari circa 100 euro l'anno, pensione che non è reversibile;
ancora oggi i superstiti si recano nelle ambasciate italiane per ritirare il loro sussidio; nel 1993 risultavano ancora viventi in Eritrea circa 1100 ascari, nel 2006 ne erano rimasti circa 260 ed oggi, i circa 200 ascari che sono rimasti in vita, in precarie condizioni di salute causa l'età avanzata, riscuotono una pensione mensile di circa 16 euro e sessanta centesimi;
non si comprende per quale motivo non abbia trovato applicazione la previsione della legge 22 luglio 2004, n. 194, che stabiliva che gli assegni di pensione agli ascari fossero estinti mediante la corresponsione di una somma una tantum;
il Consiglio di Stato della vicina Francia ha deciso che le pensioni degli ex combattenti stranieri (circa 80.000 soggetti), debbano essere uguali a quelle dei loro omologhi francesi, sanando una situazione che si trascinava da circa 50 anni -:
quali siano i motivi che non hanno permesso l'applicazione della legge 194 del 2004 e se non ritenga, a fronte di una situazione a dir poco vergognosa che riguarda ormai non più di 200 persone, di prevedere una rivalutazione degli assegni di pensione attualmente erogati, nella misura che consenta a questi soggetti una vita decorosa. (4-02073)