ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01310

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 65 del 10/10/2008
Firmatari
Primo firmatario: MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 10/10/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 10/10/2008
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 29/07/2009

SOLLECITO IL 31/05/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01310
presentata da
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO
venerdì 10 ottobre 2008, seduta n.065

MARINELLO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:


la regione Sicilia si trova in una grave situazione di emergenza rifiuti alimentata non solo dalla mancanza di adeguati impianti di smaltimento e di termovalorizzatori, ma anche e soprattutto da una insensata e fallimentare gestione del servizio ad opera delle società d'ambito territoriale;


in particolare, nella provincia di Trapani, la Belice Ambiente spa, ATO TP 2, avendo disposto la riapertura di una discarica per il rifiuto indifferenziato, sita nel comune di Castelvetrano sta mettendo a repentaglio la salute dei cittadini, a causa del l'inquinamento delle falde acquifere alimentato dal percolato prodotto dalla discarica;


così, nella provincia di Agrigento la SOGEIR spa, ATO AG 1 gestisce la discarica sita nel comune di Sciacca, in località Salinella, discarica ormai esausta, interessata, tra l'altro, nel mese di Agosto da un vasto incendio, sicuro motivo di danno ambientale;


i residui di molti rifiuti, restando attivi per oltre 30 anni e subendo il naturale processo di decomposizione, producono biogas e liquami altamente inquinanti per il terreno e le falde acquifere, con grave nocumento per la salute e la sicurezza pubblica;


la normativa europea (direttiva 99/31/CE - recepita dal decreto legislativo n. 36 del 2003) vieta l'uso delle discariche per il rifiuto indifferenziato, ricordando che devono finire in discarica solo materiali a basso contenuto di carbonio organico;


le società d'ambito succitate, trovandosi in una grave situazione economica, imputabile alle discutibili gestioni aziendali e ad una insensata e irrazionale politica di assunzione di personale, non solo non sono più in grado di garantire un corretto svolgimento del servizio di gestione integrata, ma rischiano di alimentare una vera e propria emergenza rifiuti, già vista in altre regioni italiane;


le società d'ambito, attualmente esistenti nella Regione, avrebbero dovuto attivarsi per assicurare la regolamentazione del settore dei rifiuti, secondo criteri di economicità ed efficienza, al fine soprattutto di garantire una più elevata qualità della vita dei cittadini e lo sviluppo economico e occupazionale del territorio;


il decreto legislativo n. 152 del 2006 (anche noto come codice ambientale) ha disposto che la gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, avvenga sulla base di ambiti territoriali ottimali, delimitati dalle competenti Regioni, al fine di superare la frammentazione della gestione e garantire un servizio efficace, efficiente e funzionale;


l'articolo 201 del succitato Codice dispone che l'esercizio delle competenze in materia di gestione integrata dei rifiuti venga trasferita dagli enti locali alle Autorità d'Ambito e che queste operino nel rispetto dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità;


l'articolo 45 della legge della Regione Sicilia n. 2 del 2007 e le successive, specifiche circolari e direttive della Presidenza della Regione, in attuazione di quanto previsto dal decreto legislativo n. 152 del 2006 in materia di gestione dei rifiuti dispongono, inoltre, che gli enti locali ricadenti nel medesimo ATO si costituiscano in un consorzio, dotato di personalità giuridica, e che questo costituisca una Autorità d'Ambito come disposto dall'articolo 201 del Codice Ambientale;


lo stesso articolo 45 dispone, inoltre, che le società d'ambito, che attualmente gestiscono i rifiuti in ambito territoriale ottimale, vengano messe in liquidazione e che ogni consorzio di ATO subentri nei rapporti attivi e passivi delle società d'ambito;


nella regione Sicilia, nelle more della liquidazione delle società d'ambito, si assiste ad una degenerazione del sistema della gestione integrata dei rifiuti, con grave rischio per la salute dei cittadini, con il rischio che si determinino e si aggravino fenomeni tipicamente clientelari, in mancanza di specifici organismi di controllo e nella distrazione dell'osservatorio dell'Agenzia regionale per le acque -:


quali iniziative il Governo intenda adottare, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di evitare che anche in Sicilia l'emergenza rifiuti si trasformi in un pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica in particolare se non ritenga sussistano i presupposti per ricorrere ad un commissariamento;


quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di acquisire informazioni in relazione alle vicende descritte in premessa.(4-01310)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2006 0152

EUROVOC :

agenzia regionale

assunzione

deposito dei rifiuti

diritto comunitario

gestione dei rifiuti

gestione d'impresa

inquinamento idrico

liquidazione di societa'

norma europea

prestazione di servizi

rifiuti

rischio sanitario

servizio