ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00918

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 48 del 05/08/2008
Firmatari
Primo firmatario: CAZZOLA GIULIANO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 05/08/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI BIAGIO ALDO POPOLO DELLA LIBERTA' 05/08/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/08/2008
Stato iter:
30/07/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/07/2009
COSENTINO NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 29/04/2009

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/07/2009

CONCLUSO IL 30/07/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00918
presentata da
GIULIANO CAZZOLA
martedì 5 agosto 2008, seduta n.048

CAZZOLA e DI BIAGIO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:


la Società Poste Italiane Spa si è venuta a trovare in gravi difficoltà in conseguenza di una prassi diventata consueta e protratta per anni (con l'evidente e perdurante acquiescenza degli stessi sindacati) riguardante il ricorso all'assunzione di lavoratori cosiddetti turnisti o comunque temporanei;

tali assunzioni sono state ritenute illegittime da parte di una giurisprudenza oramai consolidata;

la linea di condotta adottata dagli amministratori di Poste Italiane Spa nel consentire le assunzioni sopra ricordate, ha determinato un grave danno economico che incide pesantemente sull'equilibrio finanziario di una società che è patrimonio di tutti gli italiani;

l'apprezzabile e responsabile tentativo del Governo di sanare tale situazione con il decreto-legge n. 112 del 2008 (all'articolo 21) si è oggettivamente risolto - e non poteva essere altrimenti vista la complessità della vicenda - nella definizione di un quadro normativo di dubbia costituzionalità;

analoghe problematiche, riferite al ricorso all'assunzione di lavoratori cosiddetti turnisti o comunque temporanei in maniera non conforme alle vigenti norme di legge, sono riscontrabili in altre aziende a prevalente capitale pubblico e che le stesse potrebbero - in un prossimo futuro - trovarsi nella medesima situazione di difficoltà di Poste Italiane Spa -:


se il Ministro interrogato non intenda promuovere (ed in caso contrario perché) l'azione di responsabilità ai sensi degli articoli 2393 e seguenti del codice civile, nei confronti degli amministratori in carica pro-tempore (al verificarsi dei fatti contestati) della Società Poste Italiane Spa e, valutare altresì, ove fosse intervenuta la decorrenza dei termini per l'esercizio di dette azioni, le eventuali responsabilità degli organi di vigilanza e controllo nel caso in cui non fossero intervenuti secondo i compiti di legge.(4-00918)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 30 luglio 2009
nell'allegato B della seduta n. 212
All'Interrogazione 4-00918 presentata da
GIULIANO CAZZOLA

Risposta. - Si risponde all'interrogazione in esame, concernente le problematiche connesse all'assunzione di lavoratori temporanei presso la società Poste italiane spa.
Al riguardo, sentita anche la citata società, occorre premettere che il processo di privatizzazione che ha interessato la società Poste italiane spa è stato realizzato in due distinte fasi.
Inizialmente, l'amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni è stata trasformata in ente pubblico economico, ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge 10 dicembre 1993, n. 487, convertito, con modificazioni, nella legge 29 gennaio 1994, n. 71. Successivamente, in base alla previsione contenuta nel secondo comma, dello stesso articolo 1, del citato decreto-legge, l'ente Poste italiane è stato trasformato in società per azioni e le azioni sono state attribuite interamente al Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica (deliberazione del comitato interministeriale per la programmazione economica n. 244 del 18 dicembre 1997).
La Corte Costituzionale, già nel 2000 con sentenza n. 419 del 2000, aveva dichiarato la legittimità dei contratti a tempo determinato stipulati dalla società Poste italiane, considerata anche la necessità di gestire il complesso processo di privatizzazione. Indipendentemente, comunque, dai riflessi connessi a tale operazione, la società ha stipulato i contratti in oggetto in conformità alle disposizioni legislative vigenti, in coerenza alla ratio sottesa alle stesse, nonché alle esigenze espresse dal mercato del lavoro.
In proposito, occorre rilevare che mentre la legge 18 aprile 1962, n. 230, recante disciplina del contratto a tempo determinato, consentiva di stipulare contratti di lavoro a termine in casi ben determinati, successivamente, tale possibilità è stata generalizzata a fronte di esigenze di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, senza peraltro stabilire un limite massimo di utilizzazione (decreto legislativo n. 368 del 2001).
La Legge finanziaria 2006 è intervenuta nella materia, consentendo l'utilizzazione del contratto a tempo determinato per le imprese concessionarie di servizi nel settore postale nel limite percentuale del 15 per cento rispetto all'organico aziendale, il quale risulta, comunque, superiore a quello previsto dalla contrattazione collettiva ed è stato sempre rispettato da Poste italiane (articolo 2, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 368 del 2001).
Per quanto riguarda il contenzioso in essere, si fa presente che lo stesso attiene soprattutto a profili di tipo formalistico, più che alla possibilità di stipulare contratti a tempo determinato e alla loro legittima utilizzazione dal punto di vista gestionale.
La società ha, comunque, sottoscritto con organizzazioni sindacali nazionali stipulanti il Contratto collettivo nazionale di lavoro due accordi (13 gennaio 2006 e 10 luglio 2008), con i quali, oltre a confermare la legittimità delle iniziative aziendali, è stato previsto un percorso di definitivo consolidamento dei rapporti di lavoro, realizzando non solo un importante depotenziamento del contenzioso, ma anche significativi risparmi.

Il Sottosegretario di Stato per l'economia e per le finanze: Nicola Cosentino.
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

assunzione

conseguenza economica

lavoro a turni

servizio postale