ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02603

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 717 del 13/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIANNI PIPPO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Data firma: 13/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 13/11/2012
Stato iter:
14/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/11/2012
Resoconto GIANNI PIPPO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
 
RISPOSTA GOVERNO 14/11/2012
Resoconto BALDUZZI RENATO MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 14/11/2012
Resoconto GIANNI PIPPO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/11/2012

SVOLTO IL 14/11/2012

CONCLUSO IL 14/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02603
presentata da
PIPPO GIANNI
martedì 13 novembre 2012, seduta n.717

GIANNI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
in un atto di sindacato ispettivo, presentato dall'interrogante nel mese di giugno 2012, si denunciava quanto fosse difficile per i cittadini che si rivolgono al sistema sanitario nazionale, in un contesto di grave crisi economica e di insostenibile tassazione, subire gli aumenti dei ticket sanitari;

tale situazione si manifesta ancora più pesantemente nelle regioni soggette ai piani di rientro della spesa sanitaria, e cioè la Sicilia, il Lazio, la Puglia, la Campania e la Calabria, dove le famiglie e le imprese residenti in tali regioni sono costrette a subire addizionali irap e irpef maggiorate;

il Governo Monti, fin dal suo primo giorno di insediamento, ha parlato di politiche di rigore, ma anche di crescita ed equità sociale come i cardini di una politica complessiva in grado di affrontare la crisi economica;

tale assunto, sicuramente vero in assoluto, assume una valenza maggiore in un momento di grave crisi economica strutturale ed appare, conseguentemente, opportuno come misura di equità sociale procedere all'abolizione o perlomeno alla rimodulazione dei ticket sanitari, almeno per i cittadini che appartengono alle fasce sociali più deboli o per quelli afflitti da gravi patologie;

il Ministro interrogato, nella risposta scritta all'interrogazione presentata, ha dichiarato che il Governo stava attentamente valutando quali interventi sulla vigente normativa in materia di ticket ed esenzioni potessero essere adottati nel rispetto di alcuni principi generali che si ritenevano imprescindibili:

a) equità nella distribuzione dell'onere derivante dalla partecipazione alla spesa sanitaria sulle famiglie; a questo fine si terrà conto del reddito familiare complessivo e della composizione quantitativa e qualitativa dei nuclei familiari;

b) maggiore omogeneità della disciplina sul territorio nazionale;

c) adozione di strumenti e procedure di agevole applicazione;

il Ministro interrogato concludeva che era «indispensabile, quindi, individuare un punto di equilibrio tale che il ticket dovuto porti alla riduzione delle prestazioni inappropriate, ma non rappresenti un onere eccessivo per gli assistiti e non comprometta i principi di universalità, solidarietà ed equità del servizio sanitario nazionale»;

di tutto ciò, e siamo ormai giunti alla fine della legislatura, non si è vista traccia;

nella regione Sicilia, in particolare, si è aumentata la compartecipazione al 49,11 della spesa sanitaria, stabilendo un meccanismo lesivo degli articoli 36 e 37 dello statuto speciale e delle relative norme attuative, privando la stessa, nell'esercizio finanziario 2012, di una cifra pari a circa 600 milioni di euro -:
se e come si intendano mantenere gli impegni presi, assumendo iniziative normative che prevedano l'abolizione dei ticket sanitari o perlomeno la loro effettiva rimodulazione, tenuto conto che, in una fase di gravissima crisi economica e recessiva, non è più rinviabile avviare misure di equità sociale che rappresentino segnali concreti di sostegno ai cittadini, in particolare per quelli residenti nelle regioni soggette ai piani di rientro e che subiscono per questo tassazioni locali di irpef e irap maggiorate rispetto al resto del Paese.
(3-02603)