ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02448

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 680 del 05/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: DELFINO TERESIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 04/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 04/09/2012
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 04/09/2012
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 04/09/2012
DE POLI ANTONIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 04/09/2012
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 04/09/2012
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 04/09/2012
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 04/09/2012
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 04/09/2012
TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 04/09/2012
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 04/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 04/09/2012
Stato iter:
05/09/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/09/2012
Resoconto DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 05/09/2012
Resoconto CATANIA MARIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 05/09/2012
Resoconto DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/09/2012

SVOLTO IL 05/09/2012

CONCLUSO IL 05/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02448
presentata da
TERESIO DELFINO
mercoledì 5 settembre 2012, seduta n.680

DELFINO, GALLETTI, NARO, LIBÈ, DE POLI, COMPAGNON, CICCANTI, VOLONTÈ, RAO, TASSONE e OCCHIUTO. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

la questione delle quote latte ha assunto un rilievo significativo per il bilancio stesso dello Stato, con un importo posto a carico dell'erario, e quindi dei contribuenti, pari ad oltre 1,5 miliardi di euro;

questo importo si è accumulato nel corso degli anni, dal 1996 al 2009, senza che, con tutta evidenza, ne sia stato efficacemente perseguito il recupero;

con riferimento alle tredici campagne lattiero-casearie dal 1995/1996 al 2007/2008, l'onere che il Paese ha sopportato, in conseguenza degli esuberi produttivi riscontrati nelle campagne medesime, è stato pari a 2.492 milioni di euro versati alla Commissione europea che, come precisa la Corte dei conti, «rappresentano una perdita netta e irrecuperabile per l'economia italiana», perdita che avrebbe dovuto gravare sui produttori eccedentari, ma invece «è stata finora finanziata in gran parte con i fondi pubblici»;

in ordine alle medesime campagne, il predetto importo, imputabile ai produttori in questione per 2.226 milioni di euro, è stato riscosso per 301 milioni di euro, restando ancora da riscuotere 1.925 milioni di euro; tale importo decresce a 1.871 milioni di euro nel 2009, ultimo anno finora relazionato dalla Corte dei conti;

nel corso delle campagne 2010/2011, a seguito di ulteriori adesioni alle rateizzazioni, l'importo ancora dovuto dai produttori eccedentari risulterebbe superiore a 1,5 miliardi di euro;

stando ai dati riportati nella relazione della Corte dei conti, la perdita netta complessiva del contribuente italiano ammonta a oltre 4 miliardi di euro;

alle aziende debitrici sono state offerte ben 3 occasioni di rateizzazione, dapprima con la legge n. 119 del 2003, successivamente con la legge n. 33 del 2009 e, da ultimo, con il decreto-legge n. 16 del 2012, convertito dalla legge n. 44 del 2012, con modalità idonee a farvi accedere il debitore che versi in situazioni di obiettiva difficoltà economica;

la parte più significativa del debito accumulato risulta dovuta da non più di un migliaio di soggetti;

nonostante si tratti di un credito accertato e posto a carico dell'erario, l'ente attualmente incaricato della riscossione è l'Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura;

al momento, non risulta attiva alcuna procedura di recupero forzoso, fatta eccezione per la compensazione con gli aiuti comunitari, visto che con le recenti sentenze il Tar del Lazio non ha giudicato legittimo il ricorso da parte di Agea alla procedura di iscrizione a ruolo mediante Equitalia per le somme divenute esigibili dopo la mancata adesione alla rateizzazione di cui al decreto-legge n. 5 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 33 del 2009;

ciò avviene nonostante la costante attenzione da parte degli organismi comunitari sull'effettiva riscossione in capo ai produttori del prelievo sul latte, al fine di evitare il suo tramutarsi in un aiuto di Stato non autorizzato;

di conseguenza, l'unico strumento a disposizione dell'Agea, oltre alla compensazione con gli aiuti, resta la procedura di cui al regio decreto n. 639 del 1910, strumento certamente di minore efficacia dell'iscrizione a ruolo e senza che l'Agea sia dotata delle necessarie strutture per la riscossione, e in contrasto, oltretutto, con il noto principio comunitario, sancito fin dal trattato istitutivo, in base al quale ciascuno Stato membro deve porre in essere, ai fini della tutela finanziaria dell'Unione europea, le stesse misure adottate a tutela dei propri interessi finanziari;

ad oggi, non è stata data attuazione all'articolo 8-septies, comma 2, del decreto-legge n. 5 del 2009, norma di perequazione verso i produttori che si sono messi in regola rispetto a coloro che hanno beneficiato di quote integrative a titolo gratuito, a causa della mancata attivazione e dotazione, prevista «in misura non inferiore a 45 milioni di euro per l'anno 2009», del relativo fondo;

la mancata effettiva riscossione del prelievo non rateizzato costituisce un'ulteriore sperequazione nei confronti di coloro che rispettano le regole, a vantaggio di chi sostanzialmente non ne riconosce la valenza;

ad oggi, non è stata data attuazione all'articolo 39, comma 13, del decreto-legge n. 98 del 2011, convertito dalla legge n. 111 del 2011, recante disposizioni attuative in materia di riscossioni;

la Commissione agricoltura della Camera dei deputati, il 18 luglio 2012, ha approvato, con parere favorevole del Governo, all'esito del dibattito sulle risoluzioni Delfino n. 7-00860, Zucchi n. 7-00912, Beccalossi n. 7-00920 e Biava n. 7-00934, la risoluzione conclusiva Delfino n. 8-00194 che impegna l'Esecutivo «a riscuotere le somme ancora dovute con la massima efficacia mediante Equitalia spa, in qualità di incaricata dell'esercizio dell'attività di riscossione nazionale dei tributi e contributi» -:

considerato l'impatto sulla finanza pubblica derivante dalla mancata riscossione dei prelievi supplementari dovuti dai produttori eccedentari, e quindi sulla collettività, e vista la gravità e l'urgenza della questione, quali iniziative tempestive ed efficaci siano state già adottate e intenda adottare il Governo per dare tempestiva attuazione all'impegno assunto con la risoluzione Delfino n. 8-00194 approvata dalla Commissione agricoltura il 18 luglio 2012. (3-02448)