ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02422

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 674 del 31/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: FOTI ANTONINO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 31/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 31/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 31/07/2012
Stato iter:
01/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/08/2012
Resoconto FOTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2012
Resoconto FORNERO ELSA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 01/08/2012
Resoconto FOTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/08/2012

SVOLTO IL 01/08/2012

CONCLUSO IL 01/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02422
presentata da
ANTONINO FOTI
martedì 31 luglio 2012, seduta n.674

ANTONINO FOTI e VINCENZO ANTONIO FONTANA. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

nel corso della XVI legislatura sono state intraprese importanti proposte legislative su iniziativa parlamentare, che hanno perseguito la finalità di promuovere l'autoimprenditoria giovanile, sia attraverso l'utilizzo di una parte del sostegno al reddito, trasformato in opportunità per avviare nuove micro-imprese, sia attraverso la previsione di un percorso protetto caratterizzato da una sorta di «legalità leggera», basata su agevolazioni, incentivi e sgravi, finalizzata proprio a sostenere tali attività imprenditoriali nella loro fase iniziale;

a tale riguardo, si segnala, in particolare, che la Camera dei deputati ha approvato un provvedimento (atto Camera n. 2424), il cui iter di esame risulta, tuttavia, attualmente ancora in corso da diverso tempo presso il Senato della Repubblica (in quanto la Commissione lavoro, previdenza sociale sarebbe in attesa del parere della Commissione bilancio di quel ramo del Parlamento);

è stato concluso l'esame dalle Commissioni riunite X-XI di questo ramo del Parlamento - ed è in attesa del parere delle altre Commissioni - di una proposta di legge che unifica una serie di provvedimenti che prevedono interventi per il sostegno dell'imprenditoria e dell'occupazione giovanile e femminile, di cui si prevede una conclusione sollecita e condivisa;

alla luce delle ampie discussione svoltesi nelle aule parlamentari su tali provvedimenti - e anche in considerazione dei numerosi elementi di conoscenza acquisiti nell'ambito di un'importante indagine conoscitiva svolta presso l'XI Commissione sulle dinamiche di accesso al mercato del lavoro - è apparso evidente come, per rilanciare i livelli occupazionali e fronteggiare la crisi economica in atto, che colpisce in modo particolare i soggetti più deboli della società - quali donne, disoccupati e giovani precari - appaia fondamentale individuare forme di intervento alternative che sappiano stimolare lo spirito d'iniziativa autonoma dei soggetti che incontrano difficoltà nell'accedere al mondo del lavoro attraverso i tradizionali canali d'ingresso;

un intervento volto a rilanciare in maniera forte il lavoro autonomo risulta oggi tanto più essenziale quanto più drammatico appare il conflitto generazione in atto tra lavoratori iper-garantiti e giovani precari esclusi da qualsiasi forma di sostegno o tutela previdenziale-assistenziale, nell'ambito di un mercato del lavoro d'impronta duale, dal quale, peraltro, più di due milioni di giovani risultano radicalmente esclusi, perché, oltre che disoccupati, risultano non coinvolti in alcuna attività di studio o formazione;

il basso livello di attività dei giovani, legato alla più lunga durata dei percorsi formativi, la tendenza al completamento «tardivo» del percorso universitario e la funzione di ammortizzatore sociale che la famiglia italiana si è ormai abituata a svolgere, unitamente al malfunzionamento delle attività di orientamento e formazione, farebbero propendere per l'individuazione di forme differenziate di accesso al lavoro, che consentano di rivalutare modelli di lavoro anche manuali, abitualmente poco considerati e relegati ai margini rispetto al circuito classico del rapporto di lavoro dipendente;

è convinzione degli interroganti che per contrastare il clima di sfiducia e scoraggiamento che sembra pervadere le giovani generazioni - anche tenuto conto degli evidenti vincoli di bilancio che impediscono, allo stato, di prefigurare interventi espansivi di spesa pubblica - sia necessario un intervento che, lungi dal predisporre forme di sostegno passive e assistenziali, promuova la voglia di rendersi protagonisti di tali soggetti, fornendo gli strumenti necessari ad attivare forme embrionali di imprese che siano capaci in futuro di generare reddito e occupazione. Ciò, peraltro, risulterebbe in piena coerenza linea con il tessuto produttivo del nostro Paese, contraddistinto da un'ampia diffusione di piccolissime imprese e dal carattere artigianale di molte lavorazioni, che ha storicamente portato ad un'ampia diffusione di lavoro indipendente -:

se non si convenga sull'opportunità di adottare con urgenza misure volte a favorire la ripresa dei livelli di occupazione, sviluppando la cosiddetta «imprenditorialità diffusa», composta principalmente da micro-imprese, prestando una particolare attenzione al sostegno ai soggetti più colpiti dalla crisi economica, nei confronti dei quali potrebbe essere opportuno - sulla scia del lavoro già intrapreso a livello parlamentare, che potrebbe essere preso come utile riferimento per l'approvazione dei relativi provvedimenti - configurare un regime speciale e agevolato di interventi, eventualmente trasformando le misure di sostegno al reddito in forme di prestito anticipato che favoriscano l'avvio di iniziative autonome. (3-02422)