ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02312

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 644 del 05/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: DOZZO GIANPAOLO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 05/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOSSI UMBERTO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
ALESSANDRI ANGELO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
ALLASIA STEFANO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
BONINO GUIDO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
CAVALLOTTO DAVIDE LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
CHIAPPORI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
D'AMICO CLAUDIO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
DAL LAGO MANUELA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
DESIDERATI MARCO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
DI VIZIA GIAN CARLO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
FABI SABINA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
FOLLEGOT FULVIO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
ISIDORI ERALDO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
MAGGIONI MARCO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
MARONI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
MARTINI FRANCESCA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
MERONI FABIO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
MOLGORA DANIELE LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
REGUZZONI MARCO GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
RONDINI MARCO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
TOGNI RENATO WALTER LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
VANALLI PIERGUIDO LEGA NORD PADANIA 05/06/2012
VOLPI RAFFAELE LEGA NORD PADANIA 05/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/06/2012
Stato iter:
06/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/06/2012
Resoconto RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA
 
RISPOSTA GOVERNO 06/06/2012
Resoconto CLINI CORRADO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 06/06/2012
Resoconto RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/06/2012

SVOLTO IL 06/06/2012

CONCLUSO IL 06/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02312
presentata da
GIANPAOLO DOZZO
martedì 5 giugno 2012, seduta n.644

DOZZO, BOSSI, LUSSANA, FOGLIATO, MONTAGNOLI, FEDRIGA, FUGATTI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CAVALLOTTO, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, D'AMICO, DAL LAGO, DESIDERATI, DI VIZIA, DUSSIN, FABI, FAVA, FOLLEGOT, FORCOLIN, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, ISIDORI, LANZARIN, MAGGIONI, MARONI, MARTINI, MERONI, MOLGORA, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, POLLEDRI, RAINIERI, REGUZZONI, RIVOLTA, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
già con precedenti atti (interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-04957, interrogazione a risposta in Commissione n. 5-00228, risoluzione in Commissione n. 7-00531) sono state evidenziate le criticità ed i possibili profili ostativi che fanno giudicare non fattibile il progetto di realizzazione del deposito di gas a Rivara, nella regione Emilia-Romagna;

il drammatico evento sismico, che dal 20 maggio 2012 sta colpendo l'area emiliana e lombarda compresa nelle province di Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo, ha purtroppo dimostrato come gli allarmi e i pericoli per la sicurezza delle popolazioni, causati dalla delicatezza geologica del territorio, peraltro già chiaramente sottolineati negli atti sopra menzionati, siano concreti ed ora anche assolutamente incontrastabili;

le infrastrutture di stoccaggio del gas svolgono un ruolo strategico per il Paese ai fini della garanzia della sicurezza delle forniture, sia in caso di eventi climatici eccezionali, sia in caso di rischi di interruzione delle importazioni;

tuttavia, il progetto per la realizzazione del deposito di gas a Rivara, nella regione Emilia-Romagna, diversamente da tutti gli altri casi sopra richiamati di realizzazione di depositi sotterranei nel territorio nazionale in trappole naturali già originariamente sedi di giacimenti di gas, prevede lo stoccaggio di gas in un acquifero profondo con permeabilità per fatturazione naturale, ad una profondità di circa 2.500-2.800 metri, in una parte del territorio ove il gas non c'è mai stato ovvero, qualora vi fosse stato in anni remoti, l'attuale assenza dimostra la non tenuta della trappola;

il progetto è stato presentato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare già nel 2006, ai fini della procedura di valutazione di impatto ambientale, che si è conclusa con un esito «interlocutorio negativo»; successivamente, nel 2010, il progetto è stato ripresentato al medesimo Ministero, con una serie di integrazioni ai fini di una nuova valutazione;

il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non ha inteso fino ad oggi approvare il progetto, ritenendo indispensabili ulteriori approfondimenti e indagini, per i quali, secondo la legislazione vigente (titolo II, articolo 3, comma 7, del decreto del Ministero dello sviluppo economico del 21 gennaio 2011 e successivo decreto attuativo n. 50918 del 4 febbraio 2011), è richiesta l'autorizzazione dal Ministero dello sviluppo economico, d'intesa con la regione Emilia-Romagna;

il progetto riscontra la contrarietà di tutti gli enti locali competenti e della regione Emilia-Romagna;

le problematiche principali connesse all'esercizio degli stoccaggi in acquifero sono riconducibili al rischio di fughe di gas, in quando non si può prescindere dal superamento delle pressioni iniziali della formazione;

peraltro, nel caso di Rivara la diversità di pressione emersa nelle indagini e nei progetti fino ad ora elaborati, tra gli strati inferiori e superiori della trappola del gas, rende possibili movimenti tettonici della roccia, che verrebbero accentuati dalle attività di pressione e decompressione del metano iniettato;

pertanto, esistono fondate, ed ora dimostrate, ragioni di tipo sismologico che fanno ritenere non fattibile in sicurezza il deposito di gas a Rivara, ragioni che, in particolare, sono dovute al fatto che:


a) la struttura geologica, in cui si intende immettere il gas, genera già spontaneamente frequenti terremoti, sia alla sua estremità orientale, dove sono risultati addirittura catastrofici (nel 1500 la città di Ferrara fu semidistrutta), sia alla sua estremità occidentale, dove sono piuttosto energici (l'ultimo episodio risale ad una decina d'anni fa con epicentro nel basso reggiano), mentre nella parte centrale dove si vuole costruire il deposito, a pochi chilometri di distanza dal sito prescelto, si trovano gli ipocentri di sismi, uno di intensità 5o-6o grado della scala Mercalli con ipocentro proprio a Rivara, nel 1987, altri d'intensità più modesta, uno dei quali recentemente è risultato posto alla profondità in cui si vuole immagazzinare il gas;


b) i depositi di gas generano sempre sismicità indotta e non esistono attualmente al mondo modelli (supportati da basi sperimentali a scala reale e convalidati da una considerevole casistica storica) che prevedano l'intensità dei terremoti, in una struttura che già spontaneamente genera terremoti, che possono essere provocati dalla compressione e dalla decompressione di miliardi di metri cubi di metano che in essa vengono iniettati ed estratti con frequenza semestrale;

oltretutto in provincia di Modena esistono due grandissimi giacimenti, rispettivamente a Spilamberto ed a Novi, in via d'esaurimento, uno dei quali, quello di Novi, è posto a solo una decina di chilometri da Rivara per cui, se la posizione di Rivara è ritenuta «strategica» per il Governo, lo è altrettanto quella di Novi e non si discosta molto quella di Spilamberto;

come apparso nelle agenzie di stampa di qualche giorno fa, tutte le organizzazioni produttive del territorio emiliano interessato dal progetto di deposito del gas a Rivara, tra cui la Coldiretti, lanciano l'allarme sugli effetti alla stabilità del territorio provocati dal sisma del mese di maggio 2012 e sostengono la contestuale proposta del Ministro interrogato di un piano per mettere in sicurezza il suolo, chiedendo il rigetto definitivo della richiesta del centro di stoccaggio gas di Rivara -:
se il Ministro interrogato, alla luce degli eventi sismici in atto, non intenda rivedere la posizione incerta fino ad oggi assunta dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sulla realizzabilità del deposito di gas a Rivara e prendere una decisione esplicita, dichiarando definitivamente la non fattibilità del progetto, anche in considerazione degli effetti di sismicità indotta che potrebbero derivare dalla realizzazione del citato deposito. (3-02312)