ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02295

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 640 del 29/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 29/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 29/05/2012
PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 29/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 29/05/2012
Stato iter:
30/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/05/2012
Resoconto DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 30/05/2012
Resoconto BALDUZZI RENATO MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 30/05/2012
Resoconto DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/05/2012

SVOLTO IL 30/05/2012

CONCLUSO IL 30/05/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02295
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
martedì 29 maggio 2012, seduta n.640

DI PIETRO, DI GIUSEPPE e PALAGIANO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

nonostante la sua gestione fallimentare in merito al bilancio sanitario della regione Molise e all'altrettanto fallimentare attuazione del conseguente piano di rientro, il presidente della regione, Michele Iorio, continua a ricoprire l'incarico di commissario ad acta per la gestione del sistema sanitario locale;

lo stesso tavolo tecnico del 3 aprile 2012, che doveva verificare gli adempimenti previsti nel piano di rientro dal disavanzo sanitario per la regione Molise, ha confermato le fortissime criticità nell'attuazione del piano di rientro regionale e nei conseguenti programmi operativi;

i risultati a cui è giunto il suddetto tavolo tecnico sulla sanità molisana sono stati, peraltro, confermati il 18 aprile 2012 alla Camera dei deputati dal Ministro interrogato nel corso di una risposta a una precedente - l'ennesima - interrogazione a risposta immediata presentata dal primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo;

nella risposta alla suddetta interrogazione, il Ministro interrogato aveva, tra l'altro, evidenziato che, in conseguenza dell'accertata gestione fallimentare del commissario ad acta Iorio, il Governo avrebbe preso le decisioni conseguenti, aggiungendo: «Cosa manca per poter prendere queste decisioni? Abbiamo un verbale della riunione del 3 aprile, ma attendo la relazione e la conseguente proposta della Ragioneria generale dello Stato - si tratta del tavolo tecnico per gli adempimenti - e in forza e a seguito di questa relazione proporrò, per la parte di mia competenza, perché sono coproponente in Consiglio dei ministri, le conseguenti decisioni»;

a rendere ancora più inconciliabile il ruolo del presidente Iorio quale commissario ad acta è intervenuta la sentenza del tribunale amministrativo regionale del Molise che il 17 maggio 2012, che ha annullato il risultato delle elezioni regionali del 2011 nelle quali è stato eletto il presidente della regione Molise, in conseguenza di presunte illegittimità o irregolarità che si sarebbero verificate nella fase di ammissione di alcune liste e di alcuni candidati e nelle fasi successive dello scrutinio e della compilazione dei verbali;

si ricorda, peraltro, che, alla luce delle attribuzioni assegnate ai commissari ad acta, il presidente Iorio ha in corso l'adozione del piano sanitario 2012-2014, ossia la pianificazione delle scelte strategiche di riassetto della sanità regionale per il prossimo triennio, proprio in virtù del suo ruolo istituzionale, anche se la sentenza del tribunale amministrativo regionale ha messo in discussione le stesse elezioni regionali e, conseguentemente, lo stesso incarico del presidente della regione;

la recente sentenza del tribunale amministrativo regionale non fa altro che indebolire ulteriormente il ruolo istituzionale del presidente Iorio, già alle prese con procedimenti giudiziari. Va ricordata in tal senso la condanna del 22 febbraio 2012 in primo grado - con pena sospesa - dal tribunale di Campobasso ad un anno e sei mesi di reclusione per abuso d'ufficio e all'interdizione dai pubblici uffici per il medesimo periodo, nell'ambito dell'inchiesta «Bain and co.», società dove lavora Davide Iorio, figlio del presidente della regione Molise, cui sono state illegittimamente affidate due consulenze; nonché l'avviso di garanzia notificato sempre al presidente della regione dalla procura di Campobasso, in merito alla ricostruzione post terremoto del 2002, in quanto indagato per abuso d'ufficio e indebita percezione di soldi ai danni dello Stato, in merito ai fatti avvenuti tra il 2003 e il 2011. Complessivamente il presidente Iorio risulta indagato in oltre otto inchieste da parte della procura di Campobasso;

inoltre, le imprese che vantano crediti dalla regione Molise rischiano fortemente di dover pagare le colpe e la cattiva gestione del presidente Iorio. L'atteso decreto ministeriale sulla compensazione dei crediti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione dovrebbe, infatti, prevedere che questa misura di compensazione tra debiti e crediti non si attui in quelle regioni che sono sottoposte a piani di rientro dai deficit sanitari o che siano state commissariate. Una discriminazione assurda che, se confermata, penalizzerebbe le imprese molisane e quelle che vantano crediti dalla regione -:

se il Governo non intenda rimuovere il presidente della regione Molise dal suo incarico di commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro del disavanzo sanitario, alla luce dei risultati del tavolo tecnico del 3 aprile 2012, e se - alla luce della recente sentenza del tribunale amministrativo regionale - il piano sanitario regionale 2012-2014 in corso di adozione possa essere adottato dal presidente della regione Molise nelle sue vesti di commissario ad acta, in difetto di legittimità istituzionale. (3-02295)