ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02258

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 628 del 08/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: COMPAGNON ANGELO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 08/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MEREU ANTONIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 08/05/2012
BONCIANI ALESSIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 08/05/2012
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 08/05/2012
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 08/05/2012
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 08/05/2012
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 08/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/05/2012
Stato iter:
09/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/05/2012
Resoconto COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 09/05/2012
Resoconto PASSERA CORRADO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 09/05/2012
Resoconto COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/05/2012

SVOLTO IL 09/05/2012

CONCLUSO IL 09/05/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02258
presentata da
ANGELO COMPAGNON
martedì 8 maggio 2012, seduta n.628

COMPAGNON, MEREU, BONCIANI, CICCANTI, RAO, NARO e VOLONTÈ. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

in occasione del ponte del 1o maggio 2012, Poste Italiane ha deciso, nell'ambito della regione Friuli Venezia Giulia, di tenere chiusi 56 sportelli per l'intera giornata;

le chiusure per l'intera giornata hanno coinvolto 44 uffici postali in provincia di Udine e 12 in quella di Pordenone, mentre le chiusure pomeridiane hanno interessato 29 sportelli, dei quali: 3 nella provincia di Trieste, 2 a Gorizia, 8 a Pordenone e 16 a Udine;

tale sconcertante determinazione aziendale ha provocato un gravissimo disagio all'utenza, specie quella economicamente e socialmente più fragile come gli anziani;

appena il 7 marzo 2012, a Roma si è tenuto un incontro tra il presidente della regione Renzo Tondo e l'amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi, su problemi e prospettive del servizio reso in Friuli Venezia Giulia da Poste Italiane, che sembrava aver portato ad un accordo di massima in grado di superare i latenti problemi di copertura territoriale ed oraria e rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini e delle amministrazioni locali, soprattutto nelle aree di montagna, dove tali uffici svolgono un ruolo sociale di rilevante importanza;

nonostante le predette intese intercorse, esiste, tuttavia, il fondato timore che la scelta aziendale di chiudere gli sportelli durante il ponte del 1o maggio possa rappresentare in realtà un test per ridimensionare ulteriormente ed in via definitiva la presenza postale sul territorio regionale, con conseguenze esiziali, specie con l'approssimarsi della scadenza dell'imposta municipale unica e con l'apertura obbligatoria dei conti correnti per molti pensionati;

in passato, gli interroganti hanno sensibilizzato più volte il precedente Governo sui disservizi postali in Friuli Venezia Giulia, tanto in relazione a controverse rimodulazioni degli orari estivi in numerosi comuni delle aree marginali e montane della regione, quanto in relazione a gravi problemi del sistema informatico (interrogazioni a risposta orale n. 3-00864 del 22 gennaio 2010 e n. 3-01093 del 1o giugno 2010; interpellanze n. 2-01114 del 7 giugno 2011 e n. 2-01100 del 30 maggio 2011);

analoghi disservizi si sono riscontrati anche in altre regioni -:

quali immediati, concreti e definitivi interventi si intenda mettere in atto per garantire un assetto rispondente alle crescenti esigenze dei cittadini residenti in Friuli Venezia Giulia e non solo, specie anziani, e per assicurare la continuità di un servizio pubblico essenziale, quale quello postale, con particolare riguardo alla generalità delle zone marginali e montane italiane, colpite ormai da anni da un irreversibile fenomeno di spopolamento. (3-02258)