ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02192

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 616 del 03/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBARO CLAUDIO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 03/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/04/2012
Stato iter:
04/04/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/04/2012
Resoconto BARBARO CLAUDIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 04/04/2012
Resoconto CANCELLIERI ANNA MARIA MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 04/04/2012
Resoconto BARBARO CLAUDIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/04/2012

SVOLTO IL 04/04/2012

CONCLUSO IL 04/04/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02192
presentata da
CLAUDIO BARBARO
martedì 3 aprile 2012, seduta n.616

BARBARO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

con la delibera del consiglio comunale del 17 maggio 2004, il comune di Pontinia (Latina) ha dichiarato il dissesto finanziario ai sensi e per gli effetti dell'articolo 244 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

a causa del dichiarato dissesto finanziario e non potendo disporre di aumenti di spesa corrente, gli amministratori in carica hanno continuato a percepire fino alla cessazione anticipata del mandato amministrativo (2006) le indennità di funzione, secondo quanto stabilito dalla tabella A del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'interno 4 aprile 2000, n. 119, ridotte del 50 per cento, secondo la delibera della giunta comunale 21 febbraio 2000, n. 32;

la legge n. 266 del 2005 ha stabilito, all'articolo 1, comma 54, che «per esigenze di coordinamento della finanza pubblica, sono rideterminati in riduzione nella misura del 10 per cento rispetto all'ammontare risultante alla data del 30 settembre 2005» gli emolumenti di cui all'articolo 82 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

il 21 novembre del 2005 il Ministero dell'interno ha approvato il bilancio comunale riequilibrato, mentre la giunta comunale ha confermato la riduzione del 50 per cento delle indennità di funzione, stabilendo, quindi, una decurtazione superiore al 10 per cento, che è assorbita nella riduzione del 50 per cento delle indennità, nel rispetto di quanto stabilito dalla legge finanziaria per il 2006;

con atto del consiglio comunale 20 aprile 2007, n. 29, di approvazione del bilancio di previsione dell'esercizio 2007, i nuovi amministratori, entrati in carica a seguito delle elezioni amministrative del 2006, hanno deliberato le indennità di sindaco, assessori e consiglieri nella loro misura massima prevista dal decreto del Ministero dell'interno n. 199 del 2000, decurtate del 10 per cento, aumentando la spesa corrente dell'ente dissestato;

come stabilite dalla nuova amministrazione, a partire dal 2006 le indennità risultano raddoppiate rispetto a quanto disposto con la delibera della giunta comunale 21 febbraio 2000, n. 32, confermata nel 2005, in aperta violazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 54, della legge finanziaria per il 2006 e dall'articolo 82 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, come modificato dall'articolo 2, comma 25, della legge n. 244 del 2007;

da allora nessuna contestazione è stata avanzata dal revisore contabile del comune e né dal responsabile del settore finanziario;

recentemente (8 luglio 2011) la Corte dei conti ha inviato al segretario comunale una nota richiedendo di mettere in mora sia quanti concorsero all'approvazione della delibera n. 29 del 20 aprile 2007, sia il segretario comunale, il responsabile del settore finanziario e il revisore dei conti dal 2007 la 2011 e di quantificare in modo analitico le somme erogate in più a titolo di indennità dal 2007 ad oggi -:
se il Governo sia a conoscenza dell'aumento delle indennità da parte degli amministratori subentrati nel 2006 al comune di Pontinia e se questo aumento sia compatibile con le prescrizioni eventualmente disposte ai sensi dell'articolo 261 del decreto legislativo n. 267 del 2000, tenuto conto della dichiarazione di dissesto finanziario, e quali iniziative di carattere normativo intenda adottare anche al fine di prevenire abusi in tale ambito.
(3-02192)