ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02066

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 579 del 31/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIANNI PIPPO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Data firma: 31/01/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 31/01/2012
Stato iter:
01/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/02/2012
Resoconto GIANNI PIPPO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
 
RISPOSTA GOVERNO 01/02/2012
Resoconto FORNERO ELSA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 01/02/2012
Resoconto GIANNI PIPPO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/02/2012

SVOLTO IL 01/02/2012

CONCLUSO IL 01/02/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02066
presentata da
PIPPO GIANNI
martedì 31 gennaio 2012, seduta n.579

GIANNI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

la disoccupazione nel Sud sta raggiungendo livelli insostenibili; gli ultimi dati ufficiali ci rappresentano una situazione drammatica, con il rischio di estinzione dell'intero comparto industriale;

ai 248 mila disoccupati ufficiali in Sicilia se ne devono aggiungere, secondo il rapporto Svimez, altri 326 mila nascosti;

nel 2010 in Sicilia, se si considerano anche coloro che, pur non facendo azioni dirette di ricerca di occupazione, sono disponibili a lavorare, il tasso di disoccupazione sarebbe più che raddoppiato, passando dal 14,7 ufficiale al 28,9 reale;

la situazione dell'occupazione giovanile e femminile è ancora, se possibile, più drammatica: nel 2010 il tasso di occupazione di giovani (età compresa tra 15 e 34 anni) è sceso nel Mezzogiorno al 39,9 per cento e in Sicilia al 38,8 per cento, contro una media nazionale del 52 per cento;

dal 2008 al 2010 le perdite di occupazione si sono concentrate sulle fasce giovanili e, per quanto riguarda l'occupazione giovanile, solo una giovane donna su cinque in Sicilia lavora;

questi dati, già di per sé drammatici, diventano grotteschi se inseriti dentro una situazione di crisi economica che sta portando molte aziende a chiudere, con prospettive di lavoro sempre più precarie e irraggiungibili per le migliaia di giovani disoccupati del Sud e della Sicilia, in particolare;

a tutto ciò si deve aggiungere il blocco quasi totale dei lavori di realizzazione delle infrastrutture nel Sud, con la chiusura di grandi complessi industriali e con aziende a controllo pubblico, come l'Enel e l'Eni, che prima hanno prodotto inquinamento in varie aree della Sicilia con le loro produzioni e che adesso non chiariscono se, come e quando abbiano intenzione di rilanciare le proprie produzioni nell'isola;

nel caso dell'Enel, tale azienda non chiarisce, ad esempio, cosa si ritenga di fare e come intenda intervenire in centrali elettriche, come quella di Porto Empedocle, Milazzo e Augusta, che risultano essere altamente inquinanti e per le quali si dovrebbe dare avvio a processi di trasformazione produttiva;

nel campo delle produzioni agricole, dopo annate che si sono rivelate disastrose per molti operatori del settore, le ultime decisioni in materia di introduzione dell'imu e del gasolio rischiano di determinare il collasso finale per molte piccole e medie imprese se non saranno attivate agevolazioni atte a facilitare la ripresa della produttività, a partire anche dalla possibilità di prevedere agevolazioni nella realizzazione di piccoli impianti fotovoltaici -:

se non ritenga opportuno, stante la grave crisi occupazionale che rischia di paralizzare il Meridione e la Sicilia in particolare, attivare un coordinamento presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con tutti i ministeri e le istituzioni competenti, nonché con i grandi gruppi industriali a partecipazione statale attualmente presenti con le loro produzioni nel Mezzogiorno, al fine di realizzare un piano straordinario che possa effettivamente ridare speranza e lavoro a popolazioni che, per prime, stanno subendo gli effetti devastanti dell'attuale crisi economica.(3-02066)