ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02065

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 579 del 31/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: DUILIO LINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
MELIS GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
BOBBA LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
MIGLIOLI IVANO PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
MOSCA ALESSIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
RAMPI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
SANTAGATA GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 31/01/2012
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 01/02/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 31/01/2012
Stato iter:
01/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/02/2012
Resoconto BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 01/02/2012
Resoconto FORNERO ELSA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 01/02/2012
Resoconto DUILIO LINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 01/02/2012

DISCUSSIONE IL 01/02/2012

SVOLTO IL 01/02/2012

CONCLUSO IL 01/02/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02065
presentata da
LINO DUILIO
martedì 31 gennaio 2012, seduta n.579

DUILIO, BELLANOVA, MELIS, LENZI, MARAN, QUARTIANI, GIACHETTI, DAMIANO, BERRETTA, BOBBA, BOCCUZZI, CODURELLI, GATTI, GNECCHI, MADIA, MATTESINI, MIGLIOLI, MOSCA, RAMPI, SANTAGATA, SCHIRRU e VICO. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
l'Istituto nazionale della previdenza sociale, con lettere (a quanto sinora risulta) del mese di dicembre 2011, ha indirizzato a numerosi titolari di pensione la richiesta di ripetizione di indebito per somme erroneamente corrisposte per periodi che vanno dal gennaio 1993 alla prima metà del 2003;
la motivazione addotta a fondamento di tale pretesa è stata genericamente indicata nella (tautologica) espressione «a seguito della revisione delle operazioni di calcolo è risultato che l'importo della pensione spetta in misura inferiore a quella corrisposta»;
la lettera di richiesta, con formula burocraticamente asettica, si limita ad informare che può essere presentato ricorso amministrativo «esclusivamente on line» entro novanta giorni dal ricevimento della comunicazione, in via diretta se il titolare possiede codice pin ovvero tramite i patronati e gli intermediari autorizzati dall'Inps;
dinanzi ad un mancato esito del ricorso amministrativo, il destinatario della richiesta può proporre azione giudiziaria da notificare all'Inps;
in caso di mancato riscontro, l'istituto procederà al recupero coattivo del credito;
la richiesta non tiene in alcun conto della situazione reddituale, sociale e familiare dei titolari di pensione, nonostante sia ampiamente consolidata, in alcune fattispecie, l'applicazione del principio del cosiddetto affidamento, secondo il quale la pretesa della pubblica amministrazione, fondata sul principio dell'autotutela della stessa in caso di errore, deve conciliarsi con la situazione reale del cittadino che sul reddito pensionistico faccia affidamento per condurre una vita minimamente libera e dignitosa;
la stessa richiesta, peraltro solo genericamente motivata, non menziona alcuna possibilità di rateazione, pur in presenza di una pretesa in molti casi di assoluta consistenza;
l'istituto previdenziale, interessato per le vie brevi nell'ufficio del presidente, non ha ritenuto di fornire riscontro alle informazioni richieste;
organi di stampa riferiscono situazioni diffuse di allarme sociale per il comportamento dell'Inps (allarme sociale sfociato in almeno un caso, sempre secondo organi stampa, nel suicidio di una persona anziana raggiunta dalla comunicazione in parola) -:
quali urgenti iniziative intenda assumere per acquisire gli elementi utili alla definizione delle dimensioni e la diffusione del fenomeno e per individuare le ragioni che hanno determinato i suddetti errori di calcolo - in molti casi risalenti a circa venti anni addietro - anche al fine di adottare gli opportuni atti di indirizzo all'istituto previdenziale o apposite iniziative normative, volti a rimediare al procurato allarme sociale che si è determinato, nonché per attutire se non eliminare non sopportabili decurtazioni reddituali a molte persone e famiglie che percepiscono pensioni di importi comunque modesti.
(3-02065)