ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01966

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 558 del 06/12/2011
Firmatari
Primo firmatario: SCILIPOTI DOMENICO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Data firma: 06/12/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 06/12/2011
Stato iter:
07/12/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/12/2011
Resoconto SCILIPOTI DOMENICO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
 
RISPOSTA GOVERNO 07/12/2011
Resoconto GIARDA DINO PIERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 07/12/2011
Resoconto SCILIPOTI DOMENICO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/12/2011

SVOLTO IL 07/12/2011

CONCLUSO IL 07/12/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01966
presentata da
DOMENICO SCILIPOTI
martedì 6 dicembre 2011, seduta n.558

SCILIPOTI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

la gravità della crisi economica sta riversandosi pesantemente sulle famiglie e sulle piccole e medie imprese italiane;

la responsabilità del sistema bancario e dei potentati economici internazionali in questa crisi è indubbia, come è indubbio che la crisi stessa non è stata determinata dal precedente Governo Berlusconi ma da operazioni di carattere finanziario che travalicano le stesse responsabilità dei singoli Stati sovrani;

con numerosi ordini del giorno, presentati e approvati nel corso della XVI legislatura, era stato richiesto, a sostegno delle famiglie e della ripresa economica nel Paese, che si avviasse un tavolo di concertazione tra l'Associazione bancaria italiana e le associazioni dei consumatori rappresentative a livello nazionale, aventi i requisiti elencati al comma 2 dell'articolo 137 del codice del consumo di cui al decreto legislativo 6 dicembre 2005, n. 206, allo scopo di concordare un intervento normativo atto a:

a) salvaguardare tutti i diritti nascenti nei rapporti instaurati prima del 26 febbraio 2011, data d'entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225 (legge n. 10 del 2011);

b) definire le modalità in ordine alle operazioni bancarie regolate in conto corrente, necessarie per addivenire ad accordi transattivi quadro tra la stessa Associazione bancaria italiana e le associazioni dei consumatori rappresentative a livello nazionale, aperti all'adesione delle banche e degli utenti o loro rappresentanti e volti ad agevolare la risoluzione di criticità riferibili a rapporti posti in essere prima e dopo la data di entrata in vigore della menzionata legge di conversione n. 10 del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225;

in questo modo si cercava di determinare un passaggio fondamentale affinché l'onere della ripresa e della riduzione del debito fosse addossata al sistema bancario che ha tratto tutti i benefici delle benevolenze legislative e della vigilanza bancaria, senza essere gravato da sacrifici che invece sono «scaricati» sui tutti i cittadini incolpevoli della crisi che si sta attraversando;

in questa situazione di crisi non è possibile, se veramente si vuole coniugare pareggio di bilancio e rilancio dello sviluppo, non addivenire a provvedimenti che consentano agli italiani di uscire dal buco nero in cui sono piombati, consentendo loro di potersi riprendere economicamente rilanciando al contempo i consumi e la ripresa del sistema produttivo nazionale -:

se si intenda, allo scopo di favorire la ripresa economica e aiutare le piccole e medie imprese e le famiglie italiane, prevedere una norma per le persone giuridiche e per le persone fisiche che, in deroga alle disposizioni vigenti in materia di riscossione, preveda dilazioni nei pagamenti dovuti a Equitalia, con azzeramento delle sanzioni e degli interessi di mora e la contemporanea sospensione dei provvedimenti di recupero attivo da parte della medesima società, e se si possa prevedere, nel caso fosse reintrodotta l'imposta comunale sugli immobili sulla prima casa, l'esenzione della stessa per gli alloggi acquistati con un mutuo non ancora estinto. (3-01966)