ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01888

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 534 del 13/10/2011
Firmatari
Primo firmatario: CICCIOLI CARLO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 13/10/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 13/10/2011
Stato iter:
21/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/02/2012
Resoconto ZOPPINI ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 21/02/2012
Resoconto CICCIOLI CARLO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/02/2012

SVOLTO IL 21/02/2012

CONCLUSO IL 21/02/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01888
presentata da
CARLO CICCIOLI
giovedì 13 ottobre 2011, seduta n.534

CICCIOLI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

il signor Durdevic Miljenko, nato a Sebenico (Croazia) il 18 agosto 1952, di origine serba ma cittadino croato, residente a Cupra Marittima (Ascoli Piceno), è attualmente detenuto in stato di custodia cautelare nel carcere di Ascoli Piceno, in seguito ad un mandato di cattura spiccato dalla procura di Ascoli su una vicenda accaduta in Croazia nel 1998 conseguente alla sua attività di avvocato in quel Paese; tale ordine di custodia cautelare è stato confermato dalla corte di appello di Ancona con ordinanza del presidente facente funzioni della stessa corte di appello o di convalida dell'arresto di Durdevic Miljenko eseguito in data 17 settembre 2011 e di applicazione all'estradando della misura della custodia cautelare in carcere (R.N. 12/2001 Estr. corte di appello di Ancona); a seguito di ciò veniva convalidato l'arresto eseguito ad iniziativa della squadra mobile della questura di Ascoli Piceno a fini estradizionali sul presupposto della esistenza del provvedimento n. K-12/01 del 6 ottobre 2004 emesso dal tribunale di Sibenik (Croazia) per il reato di truffa asseritamente commesso il 5 maggio 1998 in Zara (Croazia) previsto e punito dall'articolo 224, paragrafo 4 del codice penale croato, per avere in qualità di avvocato sottratto l'ammontare di HRK 138.250,00 a scapito dei suoi clienti italiani, denaro destinato alla partecipazione a un'asta pubblica per l'acquisizione di una barca da pesca, con il quale provvedimento è stato condannato ad anni due e mesi quattro di reclusione;

il signor Durdevic Miljenko ha esercitato per circa 20 anni le funzioni di procuratore della Repubblica di Sibenik e nel 1990 a seguito del conflitto bellico tra Serbia e Croazia veniva rimosso dalla carica a causa delle sue origini serbe;

nella veste di procuratore della Repubblica Durdevic Miljenko ha avuto sotto il suo diretto controllo anche la polizia segreta croata svolgendo funzioni di coordinamento dei relativi servizi sul territorio sottoposto alla sua giurisdizione;

soltanto dopo la cessazione della carica di procuratore della Repubblica il suddetto Durdevic ha iniziato ad esercitare in Croazia l'attività libero professionale di avvocato e dopo qualche anno è stato sottoposto ad ingiusto processo, che egli ritiene di matrice sostanzialmente politica, nel quale è stato condannato per un reato completamente diverso da quelli per i quali era stato imputato e senza neppure che i presunti truffati abbiano mai denunciato di aver subito alcuna truffa ad opera del signor Durdevic;

per il trattamento giudiziario patito e per censurare le gravissime violazioni dei propri diritti il signor Durdevic Miljenko ha proposto anche ricorso alla Corte di giustizia dell'Aia contro lo stato Croato per la persecuzione e ritorsione mediante restrizione in cella carceraria in compagnia di detenuti, che egli, nella pregressa veste di procuratore della Repubblica, aveva fatto processare e condannare a gravi pene detentive, e così facendo è stato esposto anche al rischio di perdere la vita;

il signor Durdevic risiede permanentemente in Italia, nel comune di Cupra Marittima sin dal 1999, è coniugato con cittadina italiana, ed ha due figli nati in Italia con i quali convive stabilmente, ed esercita attività di consulenza legale in Italia; tale sua condizione famigliare, di residenza e professionale era ed è ben conosciuta dall'autorità giudiziaria Croata sin dall'avvio del singolare processo;

sia prima che dopo la pronuncia della cosiddetta sentenza di condanna il signor Durdevic è sempre rimasto presso la sua residenza in Cupra Marittima, ed addirittura l'autorità di Sibenik in data 24 febbraio 2005 gli ha anche rinnovato la patente guida internazionale in forza del permesso di permanenza in Italia che è stato rilasciato dall'autorità croata con il consenso di quella giudiziaria dello stesso Paese;

contrariamente a quanto è stato asserito col provvedimento impugnato il signor Durdevic Miljenko è in possesso soltanto di carta d'identità rilasciata dal comune di Cupra Marittima non valida per l'espatrio (copia di tale documenti è presente agli atti del fascicolo della corte d'appello di Ancona), e tali rilascio ha avuto luogo dopo che la Croazia aveva rinnovato il permesso di permanenza in Italia al signor Durdevic e nonostante vi fosse la pendenza penale in questione;

con nota del 21 settembre 2011 il Ministero della giustizia ha richiesto alla corte d'appello di Ancona il mantenimento delle misura della custodia cautelare in carcere, ritenendo che «non sussistono, allo stato, ragioni ostative all'estradizione del sunnominato verso la Croazia» -:

se, il Ministero della giustizia, nel richiedere il mantenimento della custodia cautelare in carcere per il signor Durdevic, abbia preso adeguatamente in considerazione quanto segnalato in premessa, con particolare riferimento alle doglianze concernenti la matrice asseritamente politica della vicenda processuale che ha portato alla condanna dello stesso Durdevic.
(3-01888)