ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01852

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 525 del 27/09/2011
Firmatari
Primo firmatario: RUVOLO GIUSEPPE
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Data firma: 27/09/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 27/09/2011
Stato iter:
28/09/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/09/2011
Resoconto RUVOLO GIUSEPPE POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
 
RISPOSTA GOVERNO 28/09/2011
Resoconto ROMANI PAOLO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 28/09/2011
Resoconto RUVOLO GIUSEPPE POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/09/2011

SVOLTO IL 28/09/2011

CONCLUSO IL 28/09/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01852
presentata da
GIUSEPPE RUVOLO
martedì 27 settembre 2011, seduta n.525

RUVOLO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

l'ultima indagine dello Svimez sulla condizione del Meridione d'Italia restituisce un quadro estremamente preoccupante, a conferma di quanto la crisi globale stia penalizzando fortemente quest'area del Paese;

in tale indagine si conferma che nel 2011 il prodotto interno lordo italiano dovrebbe far registrare un incremento dello 0,6 per cento e che il Nord e il Sud continueranno a prendere strade diverse: il prodotto interno lordo del Centro-Nord è previsto allo 0,8 per cento, quello del Mezzogiorno allo 0,1 per cento, con la conseguenza che, per «il secondo anno consecutivo, nel Mezzogiorno si registrerà una stagnazione economica, dopo il forte calo del prodotto interno lordo nel biennio di crisi 2008-2009»;

tutte le regioni meridionali presentano valori inferiori al dato medio nazionale e oscillano tra un valore minimo del -0,1 per cento della Calabria e un valore massimo del + 0,5 per cento di Basilicata e Abruzzo; in mezzo, Molise e Campania segnano + 0,1 per cento, la Puglia + 0,3 per cento, Sicilia e Sardegna ferme allo zero per cento;

lo stesso discorso vale per il tasso di disoccupazione che cresce in tutto il Paese, ma che colpisce in maniera particolare, ancora una volta, il Mezzogiorno, con una vera e propria emergenza che riguarda i giovani. Nel Sud il tasso di occupazione giovanile (15-34 anni) è giunto nel 2010 ad appena il 31,7 per cento (nel 2009 era del 33,3 per cento): praticamente al Sud lavora meno di un giovane su tre;

altrettanto drammatica è la situazione per le giovani donne, ferme nel 2010 al 23,3 per cento, 25 punti in meno rispetto al Nord del Paese (56,5 per cento);

tale situazione è ben presente al Governo che ha approvato un piano per il Sud nella consapevolezza che ogni ipotesi di ripresa e di rilancio economico del Paese non può essere prospettata se non attraverso la possibilità di fare svolgere al Mezzogiorno un ruolo primario;

è innegabile che tra le risorse possibili sulle quali puntare per il rilancio economico e la ripresa dell'occupazione nel Sud vi sia, proprio per la posizione geografica di tale territorio, la produzione di energia da fonti rinnovabili;

in tal senso appare necessario prospettare delle politiche che incrementino gli investimenti e siano di sostegno a tale produzioni -:

quali siano i programmi e i finanziamenti che si intendono destinare al Mezzogiorno per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili alternative e se siano stati fatti studi di settore sulla ricaduta positiva a livello occupazione che si potrebbe determinare in questo settore.
(3-01852)