ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01828

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 521 del 20/09/2011
Firmatari
Primo firmatario: MOSELLA DONATO RENATO
Gruppo: MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Data firma: 20/09/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/09/2011
Stato iter:
21/09/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/09/2011
Resoconto MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 21/09/2011
Resoconto SACCONI MAURIZIO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 21/09/2011
Resoconto MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/09/2011

SVOLTO IL 21/09/2011

CONCLUSO IL 21/09/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01828
presentata da
DONATO RENATO MOSELLA
martedì 20 settembre 2011, seduta n.521

MOSELLA. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

secondo i dati dell'ultimo rapporto Istat sulla situazione del Paese il 24,7 per cento della popolazione, circa 15 milioni di persone, è a rischio povertà o esclusione sociale, a fronte di una media europea pari al 23,1 per cento;

nell'Italia meridionale si concentrano i livelli più alti: al Sud vive il 57 per cento delle persone a rischio povertà o esclusione sociale, pari a circa 8,5 milioni di individui, che si trovano in una condizione di disagio tra quelle utilizzate come indicatori dalla «Strategia Europa 2020»;

l'Employment outlook 2011 dell'Ocse, sottolineando come i salari italiani siano tra i più bassi nei Paesi avanzati, ha messo in evidenza come nel nostro Paese sia aumentato il rischio di povertà: «rispetto ad altri Paesi Ocse, in Italia il sistema di tasse e trasferimenti gioca un ruolo minore nel proteggere le famiglie contro le conseguenze di grandi contrazioni del reddito da lavoro». Pertanto, «lo shock negativo sui redditi da lavoro subito da non pochi italiani durante la crisi si è probabilmente tradotto in un aumento del rischio di povertà e di difficoltà finanziarie»;

le condizioni di marginalità e di esclusione sociale investono tanto cittadini italiani quanto persone residenti sul nostro territorio munite di regolare permesso di soggiorno;

alcuni strumenti adottati, come, ad esempio, la social card, non si sono rivelati efficaci nell'affrontare il problema in modo strutturato, a causa delle difficoltà di funzionamento, dell'esiguità delle risorse a disposizione, degli elevati costi di gestione e della copertura non coerente con le sacche di povertà presenti sull'intero territorio nazionale;

la concessione di sussidi economici non rappresenta che una misura di un più ampio e moderno piano di contrasto alle povertà che dovrebbe comprendere un ventaglio di servizi alla persona, dalle prestazioni mediche, ai servizi assistenziali, al sostegno psicologico e sociologico;

la previsione di tali servizi garantirebbe l'accesso a strumenti di sostegno essenziali, altrimenti inaccessibili da parte di coloro che vivono condizioni di povertà;

il piano di contrasto alle condizioni di povertà dovrebbe tradursi, in ossequio al principio di eguaglianza sancito dalla nostra Carta costituzionale, in un programma in grado di assicurare uniformità di trattamento nell'intero territorio nazionale ed in favore di tutte le persone, non solo cittadini, che vivono condizioni di marginalità;

le iniziative di contrasto alla povertà realizzate da enti locali o dal tessuto associativo, pur lodevoli, non esimono il legislatore dal dovere di intervenire con misure organiche per dare sostegno ed assistenza a coloro che vivono condizioni di estremo disagio -:

se il Governo non ritenga opportuno promuovere, nel rispetto delle competenze e delle attribuzioni costituzionalmente previste, un piano organico di contrasto alla povertà che si traduca nell'individuazione di risorse finanziarie e nella previsione di servizi reali alle persone esposte al rischio di esclusione sociale. (3-01828)