ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01635

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 470 del 03/05/2011
Firmatari
Primo firmatario: GRAZIANO STEFANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/05/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
BOFFA COSTANTINO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
BONAVITACOLA FULVIO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
CIRIELLO PASQUALE PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
CUOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
D'ANTONA OLGA PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
NICOLAIS LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
SANTAGATA GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011
VACCARO GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 03/05/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 03/05/2011
Stato iter:
04/05/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/05/2011
Resoconto GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 04/05/2011
Resoconto PRESTIGIACOMO STEFANIA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 04/05/2011
Resoconto BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/05/2011

SVOLTO IL 04/05/2011

CONCLUSO IL 04/05/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01635
presentata da
STEFANO GRAZIANO
martedì 3 maggio 2011, seduta n.470

GRAZIANO, BRATTI, MARAN, LENZI, QUARTIANI, GIACHETTI, MARIANI, BOFFA, BONAVITACOLA, BOSSA, CIRIELLO, CUOMO, D'ANTONA, IANNUZZI, MAZZARELLA, NICOLAIS, PEDOTO, MARIO PEPE (PD), PICCOLO, PICIERNO, SANTAGATA, SARUBBI e VACCARO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
l'irrisolta emergenza rifiuti in Campania è tornata in questi giorni all'attenzione degli organi di stampa e dell'opinione pubblica. Le illusioni e le promesse propagandistiche sono state sconfessate dalla realtà di una situazione di crisi profonda, sia dal punto di vista delle strutture di gestione dei rifiuti urbani, sia dal punto di vista istituzionale, permanendo immutate le cause che l'hanno determinata;

la strategia governativa della fine dell'emergenza, che, avviando una serie di misure straordinarie con il decreto-legge n. 90 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 123 del 2008, puntava sull'apertura di nuovi termovalorizzatori, sul raggiungimento di livelli elevati di raccolta differenziata e sull'individuazione di nuove discariche provinciali, è rimasta sulla carta;

la provincializzazione dei rifiuti, prevista dalle disposizioni del decreto-legge n. 195 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 2010, che ha affidato ai presidenti delle province le funzioni e i compiti in materia di programmazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti, è risultata fallimentare;

nulla di quanto previsto finora dal Governo per attuare la proclamata uscita dall'emergenza è stato attuato. Anzi, dinanzi all'accertata insufficienza del sistema di gestione dei rifiuti urbani nella regione, le misure relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione nelle attività di gestione del ciclo dei rifiuti, previste dal decreto-legge n. 196 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 1 del 2011, hanno attribuito al presidente della regione il compito di individuare ulteriori nuove aree dove realizzare urgentemente siti da destinare a discarica, ad impianti di trattamento o di smaltimento dei rifiuti, nonché aree occorrenti alla realizzazione urgente di impianti destinati al recupero, alla produzione e alla fornitura di energia mediante trattamenti termici di rifiuti. Il Governo si è così sottratto alla responsabilità di costruire un contesto favorevole ad un ciclo integrato dei rifiuti;

niente degli accordi sottoscritti a Roma a gennaio 2011, nell'ambito della riunione interistituzionale sui rifiuti in Campania tra la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministro interrogato, la regione Campania, il comune e la provincia di Napoli è stato realizzato: la provincia doveva individuare una nuova discarica, il comune creare due siti di trasferenza, la regione velocizzare l'iter per inceneritori e impianti;

prova evidente dei limiti di un Governo che dichiara per decreto la cessazione di un'emergenza ormai ordinaria e dell'immobilismo delle istituzioni deputate ad affrontare la gestione di un ciclo integrato dei rifiuti che non decolla sono le vie del centro colme di enormi ammassi di rifiuti dati alle fiamme;

non è retorica polemica denunciare il fallimento di un quadro normativo confuso, di un sistema di competenze derogatorio e della fragile gestione attuale: un sistema di smaltimento dei rifiuti eccessivamente dipendente da discariche, alcune delle quali, peraltro, hanno esaurito il loro compito e altre sono oggetto di inchieste, un unico termovalorizzatore, quello di Acerra, funzionante a metà, una raccolta differenziata insufficiente, un processo di smaltimento ingolfato;

le ricadute sulla collettività restano drammaticamente immutate. Le condizioni ambientali e sanitarie sono seriamente compromesse e l'allarme sociale di cittadini giunti all'esasperazione si percepisce percorrendo le strade della città, così come si percepiscono tanta indignazione e rabbia, solo un'amara ironia prende il posto della disperazione;

il danno economico di una tassa sui rifiuti più alta rispetto alla media italiana per un servizio non dato è illogico, oltre che ingiusto, in quanto riversa sui cittadini l'incapacità istituzionale di trovare soluzioni adeguate. Da ultimo il decreto-legge n. 225 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 10 del 2011, ha previsto la copertura integrale dei costi diretti e indiretti dell'intero ciclo di gestione dei rifiuti, anche in assenza di una dichiarazione dello stato di emergenza e anche in deroga alle disposizioni in materia di sospensione, sino all'attuazione del federalismo fiscale, del potere di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote ovvero delle maggiorazioni di aliquote attribuiti agli enti territoriali -:
alla luce delle criticità segnalate, quali azioni urgenti il Ministro interrogato ritenga di assumere al fine di avviare una seria politica che ponga in essere, in accordo con gli enti locali competenti, una corretta gestione dei rifiuti, nonché, svolgendo un ruolo più attivo, al fine di verificare la predisposizione e l'adozione di piani di gestione integrata dei rifiuti che abbiano piena compatibilità ambientale, sociale ed economica. (3-01635)