ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01539

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 451 del 23/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: PALOMBA FEDERICO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 23/03/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI 23/03/2011
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI 23/03/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 23/03/2011
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 29/03/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01539
presentata da
FEDERICO PALOMBA
mercoledì 23 marzo 2011, seduta n.451

PALOMBA, MESSINA e BARBATO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:


nel 1994 gli uffici dell'Agenzia delle entrate e dell'Agenzia del territorio di Cagliari sono stati accorpati in un'unica sede, denominata «Cittadella Finanziaria», con l'intento di attribuire funzionalità ed efficienza agli uffici stessi e di semplificare i rapporti tra fisco e contribuenti. L'accorpamento ha effettivamente prodotto i risultati aspettati, con generale soddisfazione degli utenti e dei dipendenti degli stessi uffici, oltre che delle istituzioni locali;

nel 2003 l'Agenzia delle entrate ha presentato un progetto di trasferimento dei suoi uffici, separandoli da quelli dell'Agenzia del territorio, provocando una protesta generalizzata perché a Cagliari tutti i contribuenti trovavano incomprensibile modificare una situazione logistica ottimale;


un anno più tardi, nel 2004, si è espressa sulla questione la VI commissione (Finanze) della camera dei deputati, la quale, nelle sedute 454 e 467, nell'esercizio delle proprie funzioni di indirizzo, votando ben due risoluzioni (no 7/0041 no 7/00432) ha impegnato il Governo «ad evitare progetti di scorporo, come quello degli uffici finanziari di Cagliari, e anzi a favorire progetti di aggregazione e accorpamento per favorire semplificazioni dei rapporti con i contribuenti». Tali risoluzioni evidenziavano peraltro che le riduzioni dei costi per gli uffici periferici non potessero contemplare lo scorporo degli uffici stessi e che comunque qualsiasi progetto di tal genere, oltre alla necessità di essere corredato da una analisi di costi-benefici, per le ricadute che i trasferimenti possono comportare sui contribuenti, dovessero prevedere un parere preventivo degli enti locali, delle organizzazioni sindacali e delle organizzazioni dei professionisti interessati;

dopo una indagine conoscitiva avviata dalla stessa Commissione finanze della Camera, che ha ascoltato a Cagliari i rappresentanti di tutte le istituzioni locali e quelli degli ordini professionali (che hanno confermato l'opportunità di mantenere la sede in via Pintus) il trasferimento non ha avuto luogo;


nonostante ciò, dopo qualche anno, l'Agenzia del territorio ha deciso unilateralmente di riavviare le procedure di trasferimento degli uffici senza sentire preventivamente né gli enti locali, né le organizzazioni sindacali, né i rappresentanti degli ordini professionali. E soprattutto senza dare alcuna informazione finalizzata a giustificare almeno l'economicità dell'operazione;


in data 16 dicembre 2009 il comitato di gestione dell'Agenzia, a firma del presidente, Gabriella Alemanno, ha infatti deliberato di stipulare un nuovo contratto di locazione (per via Jenner) con la società Antonio Puddu costruzioni e ben dopo un mese e mezzo, cioè il 4 febbraio 2010, la commissione per la valutazione delle offerte relative alle ricerche di mercato, istituita dal direttore regionale della Sardegna, ha ritenuto di accogliere l'offerta della stessa ditta, che reca, tra l'altro, a supporto, una motivazione molto vaga della scelta;


in una riunione, convocata dal prefetto di Cagliari, la CGIL, la CISL, la UIL, il SALFI, l'USB, l'UGL, la RSU dell'ufficio provinciale del territorio, l'Adiconsum, la Federconsumatori, l'Adoc, Cittadinanzattiva, i presidenti degli ordini professionali dei notai, commercialisti, geometri nonché il garante del contribuente, ben 15 soggetti diversi, hanno ribadito la necessità che la Cittadella Finanziaria non venga smantellata perché risponde appieno alle esigenze dell'utenza e alla proficuità dei servizi forniti dal Fisco. In tale riunione il dottor Bruno Corda, vice prefetto che nel corso della riunione ha sostituito il prefetto, ha sollecitato l'Agenzia a dare tutte le informazioni richieste, sottolineando che la trasparenza era sempre dovuta quando occorreva fornire la dimostrazione della bontà delle scelte fatte e che l'assenza di trasparenza rendeva meno sicura l'economicità. Inoltre ha rappresentato la necessità di un'analisi dei costi-benefici per verificare le ricadute dei costi sull'utenza che, per via Jenner, parevano consistenti, a differenza dei costi che si sostengono in via Pintus;


incurante dei consigli ricevuti dal vice-prefetto, l'Agenzia ha rivendicato il diritto-dovere di non trasmettere tutte le notizie richieste, non preoccupandosi di dare il necessario contenuto alla asserita economicità e lasciando l'intera operazione priva di motivazioni. In particolare, non ha dato le risposte relative ai motivi del mancato accoglimento dell'offerta che sarebbe stata fatta dal proprietario degli uffici finora utilizzati (che occupano 2 fabbricati denominati B2 e B3) per il solo fabbricato B2, offerta che risulterebbe pari a 850.000 euro sembra coincidere nei metri quadri a quelli richiesti nel bando di ricerca dei locali. Tale offerta, quindi, comportava la permanenza nella sede ottimale di via Pintus;


alle proteste delle parti sociali si è aggiunta anche la perplessità del sindaco di Cagliari, dottor Emilio Floris che, in un'intervista, alla domanda finalizzata a conoscere il suo pensiero in ordine al trasferimento, ha detto: «Quello che risulta incomprensibile è il tentativo di smembrare gli uffici. L'obiettivo è accorpare, anche per l'Amministrazione che guido, per dare un servizio più efficiente agli utenti. Per questa ragione sarebbe comprensibile se si spendesse di più per cercare di accorpare gli uffici, ma spendere di più per smembrare gli uffici è francamente incomprensibile. È un enigma»;


il 29 novembre 2010 i sindacati della funzione pubblica (FPCGIL, FPCISL, UILPA, UGL/INTESA, SALFI e USB) hanno scritto una lettera appello al ministro dell'economia e delle finanze e al presidente della Repubblica chiedendo di scongiurare lo smantellamento della Cittadella Finanziaria consentendo la permanenza degli uffici dell'Agenzia del territorio nella sede attuale evitando che questa inspiegabile, ingiusta e antieconomica operazione;


ciò nonostante la direzione dell'Agenzia si è dimostrata sorda alle istanze delle istituzioni, degli ordini professionali, dei rappresentanti del lavoratori e degli utenti e il 10 marzo 2011 ha dato il via alle operazioni di trasferimento della sede;


nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali della funzioni pubblica (FPCGIL, FPCISL, UILPA, UGL/INTESA, SALFI e USB) hanno incontrato le associazioni delle categorie professionali di notai, ingegneri, architetti, geometri, periti agrari, periti industriali e le associazioni dei consumatori per discutere la vertenza e programmare le iniziative di protesta. In particolare, gli ordini professionali hanno manifestato preoccupazione per gli effetti di tale trasferimento, dal momento che il 30 aprile scadranno i termini, fissati dal decreto-legge 78/2010, per l'accatastamento dei cosiddetti «fabbricati fantasma». L'interruzione del servizio in questa fase avrà infatti conseguenze pesantissime sui professionisti, impossibilitati a garantire i tempi, e soprattutto sui cittadini che si troveranno a dover pagare sanzioni per la ritardata presentazione delle pratiche di accatastamento. Anche l'ordine dei notai ha espresso sconcerto per l'impossibilità di poter accedere ai documenti necessari per la corrispondenza tra il catasto e la conservatoria che porterà al blocco o comunque a forti ritardi nella stipula degli atti e dei mutui, con conseguenze facilmente deducibili a carico dei cittadini in attesa di finanziamenti. I sindacati hanno infine espresso forte contrarietà per le modalità e per le ragioni del trasferimento e hanno evidenziato la lesione dei diritti di cittadinanza che il trasferimento produrrebbe per i costi che verranno sostenuti dai cittadini della provincia di Cagliari, del Medio Campidano e del Sulcis Iglesiente;


tutte le parti hanno in definitiva stigmatizzato il comportamento della direzione che appare arrogante agli interroganti e la scarsissima considerazione dimostra nei confronti dei diritti e degli interessi dei sardi, annunciando una serie di iniziative contro il trasferimento degli uffici dell'Agenzia del territorio;


anche la provincia di Cagliari ha manifestato il proprio dissenso rispetto al comportamento della direzione e nei prossimi giorni ha convocato una conferenza di servizi alla quale dovrebbero partecipare anche i rappresentanti dell'Agenzia. In ogni caso il presidente Graziano Milia non ha escluso di impugnare dinanzi al tribunale amministrativo regionale il provvedimento;


come segnalato dalla stampa locale, con una lettera del 14 marzo 2011 le sigle della funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil, Usb, Salfi, Ugl e le Rsu dell'Agenzia hanno invocato l'intervento del servizio prevenzione e sicurezza del lavoro della Asl 8, e del servizio ispettivo della direzione provinciale del Lavoro denunciando che il trasferimento dell'Agenzia del territorio dalla Cittadella finanziaria in via Jenner, iniziato - come detto - il 10 marzo 2011 è tutt'ora in corso, sta avvenendo «in palese violazione delle norme sulla tutela della salute e della sicurezza nei posti di lavoro». Secondo le organizzazioni dei lavoratori la direzione regionale avrebbe infatti utilizzato il «personale per attività diverse dal profilo di competenza». In pratica, gli impiegati dell'Agenzia sarebbero utilizzati «come manovali per il trasloco». Le organizzazioni sindacali lamentano altresì «la mancata predisposizione delle misure necessarie alla tutela della salute e sicurezza per i lavoratori» e il fatto che «la direzione ha avviato il trasferimento senza che fossero attivate le procedure previste dal sistema di partecipazione del contratto collettivo nazionale di lavoro»;

gli ordini professionali di notai, ingegneri, architetti, geometri, periti agrari e industriali, assieme ai sindacati e alle associazioni dei consumatori, stanno valutando se denunciare la direzione regionale per interruzione di pubblico servizio. Il bacino di utenza dell'Agenzia infatti abbraccia circa metà dell'intera Sardegna: le province di Cagliari, Sulcis-Iglesiente e Medio Campidano con un totale di oltre 600 mila utenti -:


se sia a conoscenza di questa inaccettabile situazione, posta in essere in maniera unilaterale e ad avviso degli interroganti arrogante nonostante il pronunciamento contrario del Parlamento italiano e il coro di proteste delle istituzioni locali, dei sindacati e delle associazioni dei liberi professionisti del settore e degli utenti;


se la decisione sia da attribuire alla responsabilità delle istituzioni centrali o ad altra sede, e quale del Ministero;


quali iniziative intenda porre in essere per bloccare immediatamente il trasferimento degli uffici dell'Agenzia del territorio di Cagliari in via Jenner che appare assolutamente priva di senso ed evitare così lo smantellamento della Cittadella Finanziaria di Cagliari che, sin dalla sua realizzazione nel 1994, ha reso gli uffici dell'erario molto più efficienti e fruibili ai cittadini di tutta la Sardegna meridionale, eventualmente assumendo le conseguenti decisioni nei confronti di chi avesse assunto la decisione senza o contro il volere dell'autorità centrale.(3-01539)