ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01500

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 445 del 08/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: FRANCESCHINI DARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/03/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
BACHELET GIOVANNI BATTISTA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
DE BIASI EMILIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
LEVI RICARDO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
LOLLI GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
MELANDRI GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
NICOLAIS LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
ROSSA SABINA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
RUSSO ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011
SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 08/03/2011
Stato iter:
09/03/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/03/2011
Resoconto PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 09/03/2011
Resoconto GELMINI MARIASTELLA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 09/03/2011
Resoconto FRANCESCHINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/03/2011

SVOLTO IL 09/03/2011

CONCLUSO IL 09/03/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01500
presentata da
DARIO FRANCESCHINI
martedì 8 marzo 2011, seduta n.445


FRANCESCHINI, GHIZZONI, MARAN, VENTURA, VILLECCO CALIPARI, AMICI, BOCCIA, LENZI, QUARTIANI, GIACHETTI, ROSATO, BACHELET, COSCIA, DE BIASI, DE PASQUALE, DE TORRE, LEVI, LOLLI, MAZZARELLA, MELANDRI, NICOLAIS, PES, ROSSA, ANTONINO RUSSO e SIRAGUSA. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

il Presidente del Consiglio dei ministri, in occasione del recente congresso dei Cattolici riformisti, ha affermato, citando il programma elettorale nel 1994 (a suo dire valido ancora oggi) che: «Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli liberamente, e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli che i genitori vogliono inculcare ai loro figli, educandoli nell'ambito della loro famiglia»;

di fronte all'ondata di critiche il Presidente del Consiglio dei ministri è corso ai ripari, dichiarando di essere stato frainteso e il Ministro interrogato si è sentito in dovere di precisare e di interpretare le parole del Presidente del Consiglio dei ministri, affermando che: «Il pensiero di chi vuol leggere nelle parole del Premier un attacco alla scuola pubblica è figlio della erronea contrapposizione tra scuola statale e scuola paritaria». «Per noi, e secondo quanto afferma la Costituzione italiana, la scuola può essere sia statale, sia paritaria. In entrambi i casi è un'istituzione pubblica, cioè al servizio dei cittadini»;

l'Esecutivo, come abitudine ormai frequente, può anche reinterpretare e giustificare le parole del proprio Presidente del Consiglio dei ministri, ma i dati sui tagli alla scuola statale inflitti dal Governo, di fatto, dimostrano chiaramente la volontà di indebolirne la funzione: infatti, l'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, ha disposto una draconiana decurtazione di poco meno di 8 miliardi di euro in tre anni, pari alla cancellazione di posti di personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario (ata) pari a 42.105 cattedre e 15.167 posti di ata nell'anno scolastico 2009/10, a cui si aggiungono, nell'anno scolastico 2010/11, 25.560 posti di docenti e 15.167 ata e dal prossimo settembre 2011 oltre 34 mila posti, di cui circa 19.700 del personale docente e 15 mila ata;

le richiamate dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri, per un verso, appaiono agli interroganti come un rozzo tentativo per recuperare credibilità nei confronti di alcuni ambienti, dall'altro denotano un approccio del tutto distorto riguardo al ruolo della scuola e delle stesse famiglie, che in nessun caso, né l'una, né le altre possono essere ridotte ad agenzie finalizzate a «inculcare» valori, anziché rispettivamente a istruire ed educare;

non sembra accettabile un giudizio così ideologicamente sommario e superficiale, che evidenzia un disprezzo per il lavoro e per l'impegno di centinaia di migliaia di docenti e personale scolastico, che quotidianamente svolgono con passione e grande professionalità la difficile funzione educativa e si fanno carico di rendere realmente esigibile il diritto allo studio previsto dalla Costituzione, pur nelle difficoltà crescenti determinate da una politica governativa che nega il valore del sapere e la sua funzione sociale e democratica -:

sulla base di quali elementi si possano esprimere giudizi tanto screditanti per la scuola statale e per l'operato del personale scolastico ivi impegnato. (3-01500)