ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01453

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 431 del 08/02/2011
Firmatari
Primo firmatario: OCCHIUTO ROBERTO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 08/02/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZINZI DOMENICO UNIONE DI CENTRO 08/02/2011
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO 08/02/2011
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 08/02/2011
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 08/02/2011
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 08/02/2011
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO 08/02/2011
RIA LORENZO UNIONE DI CENTRO 08/02/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 08/02/2011
Stato iter:
09/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/02/2011
Resoconto OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 09/02/2011
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 09/02/2011
Resoconto OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/02/2011

SVOLTO IL 09/02/2011

CONCLUSO IL 09/02/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01453
presentata da
ROBERTO OCCHIUTO
martedì 8 febbraio 2011, seduta n.431

OCCHIUTO, ZINZI, GALLETTI, COMPAGNON, CICCANTI, NARO, VOLONTÈ e RIA. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante «Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica», convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, stabilisce all'articolo 14, comma 2, che i trasferimenti erariali, comprensivi della compartecipazione irpef, dovuti alle province dal Ministero dell'interno sono ridotti di 300 milioni di euro per l'anno 2011 e di 500 milioni di euro per l'anno 2012;

l'articolo 14, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, demanda alla Conferenza Stato-città ed autonomie locali di fissare criteri e modalità di riparto, secondo principi che tengano conto dell'adozione di misure idonee ad assicurare il rispetto del patto di stabilità interno, della minore incidenza percentuale della spesa per il personale rispetto alla spesa corrente complessiva e del conseguimento di adeguati indici di autonomia finanziaria;

la norma citata prevede che, in caso di mancata deliberazione della Conferenza Stato-città ed autonomie locali, entro i 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge 30 luglio 2010, n. 122, di conversione del suddetto decreto, il Ministero dell'interno, entro i successivi 30 giorni, emani il decreto di riparto di riduzione dei trasferimenti secondo un criterio proporzionale;

per l'anno 2011 il decreto ministeriale ha previsto una riduzione di trasferimenti in modo proporzionale a ciascuna provincia, per un ammontare pari al 22,934 per cento, rispetto all'importo assunto a base di riferimento per la riduzione, quest'ultimo costituito dal totale generale di trasferimenti erariali attribuiti in spettanza alla data del 16 novembre 2010, con la sola esclusione delle somme relative alla restituzione dell'addizionale energetica dell'anno 2004;

il criterio di riduzione proporzionale, pari a 22,934 per cento per ogni provincia, previsto dal citato decreto ministeriale, ha determinato un considerevole squilibrio oggettivo tra le medesime province, in quanto alcune concorrono al risanamento dei conti pubblici con un'incidenza media pro capite di 3 euro, mentre altre concorrono con un'incidenza di 18 euro pro capite;

pertanto, il decreto ministeriale appare in contrasto con quanto previsto dalla legge n. 122 del 2010, che, ai fini delle decurtazioni, fa riferimento esclusivamente ai trasferimenti erariali e alle compartecipazioni irpef, mentre nel decreto sono state inclusi anche i trasferimenti relativi alle funzioni trasferite con decreto-legge n. 112 del 2008 (strade competenza Anas - mercato del lavoro);

in particolare, dal quadro di riparto pubblicato dal Ministero dell'interno, si evince una sperequazione tra le province, in quanto alcune concorrono alla riduzione dei trasferimenti con una percentuale altissima, mentre altre in maniera minore;

sarebbe, quindi, auspicabile un criterio più oggettivo ed equo, al fine di concorrere, da parte di tutti, al risanamento dei conti pubblici -:

se i tagli citati abbiano interessato anche il fondo di perequazione e quali iniziative urgenti intenda assumere per apportare i necessari e opportuni correttivi al criterio adottato con il decreto ministeriale del 9 dicembre 2010, al fine di pervenire ad un riparto più equo tra le province, che tenga conto esclusivamente dei trasferimenti erariali, compresa la compartecipazione irpef, e non anche delle spettanze relative alle funzioni trasferite, che, peraltro, non sono state adeguate al tasso di inflazione programmato, tenuto conto che le suddette decurtazioni comporterebbero un mancato espletamento delle stesse funzioni. (3-01453)