ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01434

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 427 del 01/02/2011
Firmatari
Primo firmatario: MORONI CHIARA
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Data firma: 01/02/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 01/02/2011
Stato iter:
02/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/02/2011
Resoconto MORONI CHIARA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 02/02/2011
Resoconto FAZIO FERRUCCIO MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 02/02/2011
Resoconto MORONI CHIARA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/02/2011

SVOLTO IL 02/02/2011

CONCLUSO IL 02/02/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01434
presentata da
CHIARA MORONI
martedì 1 febbraio 2011, seduta n.427

MORONI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

Farmindustria ha stipulato un accordo con Poste italiane per la consegna a domicilio di farmaci destinati ai pazienti affetti da particolari patologie, che devono oggi ritirarli presso le farmacie ospedaliere;

l'accordo sembra garantire un vantaggio per i cittadini, ma presenta, al contrario, molteplici profili di rischio: per i malati, per i conti pubblici e per l'efficienza del mercato farmaceutico;

la consegna domiciliare di farmaci non può essere esposta agli inconvenienti ricorrenti nei servizi di recapito, che Poste italiane gestisce direttamente o affida ad operatori terzi; un farmaco non può - come un pacco qualsiasi - finire «non consegnato» per assenza del destinatario, smistato in un magazzino decentrato, difficilmente raggiungibile e inadatto a conservarlo, e infine, magari, «recuperato» fuori tempo massimo, con possibili rischi di interruzione delle terapie;

la consegna a domicilio non verrebbe, comunque, effettuata da operatori sanitari e, dunque, i dubbi e le richieste di informazioni dei pazienti rimarrebbero senza risposta;

la privacy dei pazienti non sarebbe comunque salvaguardata, perché i portieri degli stabili, i vicini di casa, i corrieri e quanti altri potrebbero essere coinvolti dalle procedure di consegna dei prodotti farmaceutici: sarebbero, di fatto, informati delle condizioni di salute del destinatario e ciò appare gravemente in contrasto con i numerosi adempimenti cui gli operatori sanitari sono sottoposti per garantire la privacy dei pazienti;

se i costi della consegna fossero a carico dei produttori, ciò comporterebbe un'illegittima integrazione verticale del mercato dei farmaci, censurata dalla stessa Corte di giustizia europea; se fossero, invece, a carico del servizio sanitario nazionale sarebbero decisamente superiori a quelli della consegna - ben più sicura, da tutti i punti di vista - tramite le farmacie;

questa modalità di consegna rende più complesso l'effettivo monitoraggio dell'efficacia del farmaco e i risultati terapeutici delle cure -:

se non condivida le perplessità esposte in premessa e se non ritenga di intervenire, per quanto di competenza, nell'interesse dei pazienti, per evitare i rischi connessi alla situazione rappresentata in premessa.(3-01434)