ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01410

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 419 del 18/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: BRUGGER SIEGFRIED
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 18/01/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZELLER KARL MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 18/01/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 18/01/2011
Stato iter:
19/01/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/01/2011
Resoconto BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
 
RISPOSTA GOVERNO 19/01/2011
Resoconto MATTEOLI ALTERO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 19/01/2011
Resoconto BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/01/2011

SVOLTO IL 19/01/2011

CONCLUSO IL 19/01/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01410
presentata da
SIEGFRIED BRUGGER
martedì 18 gennaio 2011, seduta n.419

BRUGGER e ZELLER. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
da domenica 12 dicembre 2010, con l'entrata in vigore del nuovo orario invernale dei treni, sono state tagliate tutte le fermate dei treni eurocity delle ferrovie tedesche DB, austriache OBB e Le Nord nell'ambito del territorio regionale del Trentino-Alto Adige;

la decisione n. 659 del 6 dicembre 2010 dell'Ufficio per la regolamentazione dei servizi ferroviari, l'organo competente del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, prevede il taglio di tutte le fermate intermedie prima dei capolinea dei treni in arrivo da Monaco e da Innsbruck, diretti a Bologna, Verona, Milano, Venezia;

il danno per l'utenza è enorme: non solo vengono penalizzati i tanti pendolari che si recano per lavoro a Innsbruck e a Monaco, ma vengono fortemente danneggiati anche i turisti che specialmente in questa stagione si indirizzano verso l'Alto Adige per la stagione sciistica;

la decisione ha stabilito che il servizio ferroviario internazionale tra Germania, Austria e Italia sulla direttrice del Brennero non costituisce tratta internazionale;

la motivazione fornita a giustificazione di questa decisione si basa sul fatto che il «servizio di trasporto passeggeri svolto dalle compagnie austriache e tedesche comprometterebbe l'equilibrio economico dei contratti di servizio pubblico in termini di redditività dell'operatore Trenitalia»;

in verità l'operatore ferroviario Trenitalia non subisce alcun danno economico in virtù dell'accordo contrattuale esistente sulla base di una tariffa del tipo «gross cost», cioè un prezzo treno/chilometro sulla base del quale gli introiti tariffari non afferiscono all'impresa cui è affidato il servizio, ma sono versati alla provincia autonoma di Bolzano, che, a sua volta, provvede a compensare Trenitalia;

in sostanza l'intervento in questione non è altro che un'azione di tutela degli interessi di Trenitalia, che non offre lo stesso servizio agli utenti, ma non vuole che siano altre compagnie a svolgerli;

la decisione presa è fortemente lesiva del principio di libera concorrenza e in aperto contrasto con i principi ispiratori della politica europea relativa alla mobilità transnazionale. In particolare, la politica dei trasporti ferroviari transalpini deve orientarsi alla conservazione e al potenziamento dei servizi di trasporto regionale, che non devono essere sacrificati in seguito allo sviluppo dei servizi di lunga percorrenza;

in data 10 dicembre 2010 l'Ufficio per la regolamentazione dei servizi ferroviari ha adottato un provvedimento di sospensione della decisione n. 659 del 6 dicembre 2010 della durata di tre mesi;

la decisione in questione, come si legge dal comunicato stampa del Ministro interrogato di venerdì 10 dicembre 2010, è stata adottata per far in modo che: «in questi tre mesi di moratoria le imprese coinvolte trovino un accordo sulle fermate da effettuarsi»;

in data 16 dicembre 2010 la Commissione europea, Direzione generale mobilità e trasporti, ha inviato al Governo italiano una lettera con la quale comunica di essere stata informata della decisione n. 659 del 6 dicembre 2010 dell'Ufficio per la regolamentazione dei servizi ferroviari e delle severe restrizioni al diritto di DB, OBB e Le Nord di far salire e scendere passeggeri in stazioni situate sul territorio italiano sulla base di una richiesta presentata. La Commissione europea, nella lettera, precisa di essere stata anche informata della successiva decisione dell'Ufficio per la regolamentazione dei servizi ferroviari di sospensione per tre mesi degli effetti della decisione del 6 dicembre 2010;

nella lettera la Commissione europea manifesta di nutrire severi dubbi in merito alla conformità di queste decisioni alla direttiva 2007/58/CE, che disciplina l'apertura del mercato dei servizi e di trasporto internazionale di passeggeri, elenca i motivi e conclude facendo presente che la Commissione europea potrebbe considerare che l'Italia sia venuta meno agli obblighi che le incombono sulla base della direttiva 91/440/CEE, come modificata dalla direttiva 2007/58/CE e decidere di inviare una lettera di messa in mora in applicazione dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea -:
se non ritenga il Governo, vista anche la lettera pre-infrazione inviata dalla Commissione europea, di dover intervenire immediatamente, ritirando la decisione assunta il 6 dicembre 2010 citata in premessa, che comporta gravi danni alla popolazione locale non solo per quanto riguarda la mobilità individuale, ma anche per l'economia di questi territori, garantendo, indipendentemente dal vettore ferroviario, gli esistenti collegamenti ferroviari nazionali ed internazionali. (3-01410)