ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01392

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 415 del 11/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: PERINA FLAVIA
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Data firma: 11/01/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/01/2011
Stato iter:
12/01/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/01/2011
Resoconto PERINA FLAVIA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 12/01/2011
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 12/01/2011
Resoconto PERINA FLAVIA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/01/2011

SVOLTO IL 12/01/2011

CONCLUSO IL 12/01/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01392
presentata da
FLAVIA PERINA
martedì 11 gennaio 2011, seduta n.415

PERINA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

le recenti delibere dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (n. 606/10/CONS e n. 607/10/CONS) hanno l'obiettivo di chiarire gli obblighi a carico degli operatori di servizio audiovisivo (tra i quali: controllo preventivo dei contenuti, obbligo di rettifica, rispetto delle fasce orarie protette per i minori) e contestualmente di definirne i relativi campi di applicabilità;

sebbene i nuovi oneri siano esplicitamente esclusi per «quei servizi i cui ricavi annui derivanti da pubblicità, televendite, sponsorizzazioni, contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati, provvidenze pubbliche e da offerte televisive a pagamento, non superino centomila euro», vale a dire web-tv e web-radio di piccole dimensioni, tale esclusione non riguarderebbe le piattaforme cosiddette ugc (user generated content), qualora vi siano «congiuntamente responsabilità editoriale, in qualsiasi modo esercitata, e sfruttamento economico da parte dei soggetti che provvedono all'aggregazione dei contenuti»;

entro i suddetti criteri sembrano rientrare servizi quali Youtube, Vimeo e Dailymotion; se è evidente che per gli stessi sussista il criterio dello «sfruttamento economico», pare affermarsi la tesi (espressa pubblicamente dal consigliere dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Stefano Mannoni, ad esempio) secondo la quale gli algoritmi che tali siti usano per la gerarchizzazione dei contenuti caricati sulle loro piattaforme corrisponderebbe ad una firma di controllo editoriale; in tal senso, le piattaforme ugc più evolute sarebbero equiparate alle web-tv e quindi tenute al rispetto degli obblighi previsti dalle delibere dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni;

l'approccio di cui sopra, relativamente alle piattaforme ugc, appare in contrasto, tanto con il diritto comunitario, quanto con l'articolo 4 del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (cosiddetto decreto Romani), decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44, che escludeva esplicitamente l'applicabilità degli obblighi ai «servizi consistenti nella fornitura o distribuzione di contenuti audiovisivi generati da utenti privati a fini di condivisione o di scambio nell'ambito di comunità di interesse»;

qualora fossero effettivamente le delibere dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a prevalere sul piano giuridico, si aprirebbero tre questioni sostanziali:

a) la libertà degli utenti della rete risulterebbe colpita, a fronte di un accresciuto controllo pubblico sui contenuti del web; ne scaturirebbe la necessità per le piattaforme di «moderare» con severità i contributi caricati dai privati, onde evitare denunce e sanzioni;

b) la portata della regolamentazione per le piattaforme ugc rischierebbe di compromettere la profittabilità della presenza in Italia delle stesse, considerata la differenza sostanziale che intercorre tra il controllo contenutistico della programmazione di un'emittente tv e il filtro di milioni di file costantemente caricati da milioni di utenti;

c) verrebbe limitato l'accesso degli utenti italiani a servizi liberi nel mondo -:

se non ritenga opportuno adottare ogni iniziativa di competenza al fine di evitare che dall'applicazione della disciplina complessiva derivino le criticità segnalate in premessa, con particolare riferimento alle più importanti piattaforme ugc (user generated content) presenti sulla rete. (3-01392)