ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01376

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 411 del 21/12/2010
Firmatari
Primo firmatario: DI BIAGIO ALDO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Data firma: 21/12/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/12/2010
Stato iter:
22/12/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/12/2010
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2010
Resoconto MATTEOLI ALTERO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 22/12/2010
Resoconto DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/12/2010

SVOLTO IL 22/12/2010

CONCLUSO IL 22/12/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01376
presentata da
ALDO DI BIAGIO
martedì 21 dicembre 2010, seduta n.411

DI BIAGIO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

in data 17 dicembre 2010 centinaia di automobilisti sono rimasti intrappolati su alcuni tratti della rete autostradale italiana, in particolare sul tratto toscano dell'autostrada A1 e sull'autostrada A24 (Roma-L'Aquila-Teramo) a causa delle abbondanti nevicate, per l'inagibilità del manto stradale e per i molteplici incidenti causati dalle criticità in cui versava l'intera rete;

molti automobilisti sono rimasti letteralmente imprigionati nelle proprie automobili nella notte tra il 17 ed il 18 dicembre 2010 senza alcun tipo di assistenza o di sostegno per i bambini, gli anziani ed i malati;

sul versante ferroviario, molte sono state le criticità ed i disagi che hanno condotto alla paralisi di intere linee, soprattutto nell'area regionale toscana: l'intercity Salerno-Torino partito in data 17 dicembre 2010 dalla città campana e rimasto fermo per quasi 10 ore alla stazione di Livorno centrale a causa del maltempo è giunto a destinazione con oltre 13 ore di ritardo;

inoltre, il 50 per cento dei convogli ferroviari regionali sono stati oggetto di limitazioni e cancellazioni, molti dei quali bloccati presso la stazione di Firenze, senza che venissero messi a disposizione servizi sostitutivi con autobus;

in data 18 dicembre 2010 è stato convocato il comitato operativo della Protezione civile per monitorare la situazione e definire le modalità di intervento per far fronte all'emergenza; malgrado le direttive di emergenza, le operazioni di soccorso attivate a seguito di segnalazioni ed incidenti si sono rivelate lente e poco efficienti;

sotto il profilo informativo, stando alle accuse degli utenti e alle denunce effettuate dagli automobilisti, le autorità referenti sono state piuttosto carenti nell'evidenziare le criticità legate all'imminente ondata di maltempo: infatti, molti automobilisti si sono messi in viaggio senza alcuna precauzione o adeguata attrezzatura;

le accuse in particolare contro la società Autostrade per l'Italia sono state sollevate da centinaia di automobilisti, che hanno riferito di segnalazioni poco chiare ed incongrue rispetto a quanto realmente verificatosi sulla rete stradale;

più di un centinaio di automobilisti, che in data 17 dicembre 2010 sono rimasti bloccati sull'autostrada A24 hanno aderito ad un'azione di risarcimento collettivo contro la società Autostrade spa in relazione «alla grave omissione della società, obbligata a prestare la dovuta assistenza su tutti i tratti autostradali d'Italia»;

secondo quanto riporta la nota informativa degli avvocati patrocinanti, «la società non si sarebbe tempestivamente attivata per prevenire i disagi causati da un allarme maltempo previsto con largo anticipo dai meteorologi e diffuso dalla Protezione civile, ma non si è attrezzata adeguatamente, con mezzi e risorse commisurate alla gravità della situazione, per prestare soccorso ed assistenza agli automobilisti intrappolati nella morsa del freddo e della neve»;

la Protezione civile ha evidenziato la responsabilità delle istituzioni e degli utenti, poiché avrebbero ignorato le segnalazioni di allerta diffuse nei giorni precedenti all'emergenza;

l'ispettorato di vigilanza sulle concessioni autostradali dell'Anas ha aperto una verifica ispettiva atta a verificare l'operato delle società concessionarie nella gestione delle emergenze e individuare le eventuali responsabilità da parte delle società stessa circa il mancato rispetto della normativa vigente;

l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha manifestato l'intenzione di aprire un'istruttoria nei confronti delle società che potrebbero non aver fornito ai viaggiatori le informazioni necessarie a scegliere se partire o meno;

le criticità in merito a quanto accaduto tra il 17 ed il 19 dicembre 2010 sono da rintracciare in molteplici carenze legittimate anche dall'eccessiva frammentazione delle competenze. Su tale fronte sussiste, infatti, una reale dispersione dei centri decisionali segnatamente a livello locale, che impedisce una centralizzazione decisionale ed operativa con evidenti conseguenze;

i disagi e gli incidenti citati in premessa rivelano ulteriormente una scarsa capacità di gestione dell'emergenza da parte delle società e degli enti deputati al controllo, monitoraggio e intervento sul fronte dei trasporti e dei flussi automobilistici, oltre che un'evidente quanto allarmante mancanza di coordinamento tra società operanti nei settori di cui sopra e le realtà deputate a gestire l'emergenza con il risultato di legittimare un rimpallo di attribuzioni ed il conseguente rischio di drammatico ed ingestibile disagio -:
se il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - sulla base delle proprie competenze - abbia provveduto ad individuare le cause dell'impasse ferroviaria ed autostradale citata in premessa e se intenda predisporre, con il concorso delle autorità competenti, un piano puntuale di prevenzione, che definisca precise attribuzioni e responsabilità, al fine di evitare in futuro ulteriori paralisi delle reti di trasporto nazionali (con i relativi costi economici, ambientali e d'immagine per il Paese).(3-01376)