DIONISI, RAO, BOSI, MARCAZZAN, ANNA TERESA FORMISANO, POLI, VOLONTÈ, BINETTI e COMPAGNON. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
l'Unione europea non ha concesso un'ulteriore deroga richiesta dall'Italia all'innalzamento dei limiti di legge sulla concentrazione di arsenico nelle acque a uso alimentare;
l'intimazione indirizzata il 28 ottobre 2010 al Ministero della salute dall'Ufficio Ambiente dell'Unione europea apre un pesantissimo problema sanitario in 128 comuni divisi tra 5 regioni;
il Lazio è la regione più colpita, con 91 città e borghi (sparsi tra le provincie di Roma, Latina e Viterbo) dove i sindaci potrebbero essere costretti a firmare provvedimenti per vietare di bere l'acqua;
la concentrazione di arsenico rilevata negli acquedotti sarebbe superiore ai valori massimi di legge, che consente al massimo 10 microgrammi per litro, mentre in alcuni casi sono stati registrati valori vicini a 50 microgrammi;
le cause di tale presenza sarebbero «naturali», dovute a stratificazioni geologiche di origine lavica, come nel caso dei Castelli romani e del viterbese;
secondo l'Unione europea, che ha accolto il ricorso per la meno preoccupante presenza di borio e fluoruro, «valori di 30, 40 e 50 microgrammi» possono determinare «rischi sanitari, in particolare talune forme di cancro». Ecco perché possono essere richieste deroghe, soltanto per tempi limitati, sino a concentrazioni di 20 microgrammi per litro;
si tratta di un problema che, stando al documento ufficiale indirizzato al Ministero della salute, interessa circa 250 mila famiglie, di cui la maggior parte, come detto, residenti nel Lazio: a Latina 115.490, ad Aprilia 66.624, a Viterbo 62.441 e poi ancora 10 mila ad Albano e 18 mila a Sabaudia, ma analoghi problemi sono presenti in Toscana (Piombino, Cecina, Porto Azzurro, Porto Ferraio, Forano della Chiana, Montevarchi, Campo nell'Elba, Rio Marina, San Vincenzo), in Umbria (Orvieto), in Lombardia (Marcaria, Roncoferraro, Valdidentro, Valfurva, Viadana, Maccagno, Sesto Calende, Dumenza) e in Trentino-Alto Adige (Laste/Cantanghel, Canal San Bovo, Fierrozzo, Frassilongo) -:
quali siano le iniziative che il Ministro interrogato intenda intraprendere tenuto conto dei problemi che stanno sorgendo nei comuni interessati e delle preoccupazioni che stanno assalendo gli utenti, per le conseguenze che l'utilizzo di acque contaminate possono avere sulla propria salute. (3-01343)