MARCAZZAN. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
in data 14 giugno 2010, Angelo Malavasi, di Casalgrande (RE), è stato arrestato nella città di Bayamo dalla polizia cubana;
dopo circa quaranta giorni di carcere scontati a Granma è stato trasferito presso il carcere de La Condesa nei pressi de L'Avana;
le accuse formulate a suo carico sarebbero pesantissime, si parla di spaccio di droga, corruzione ed omicidio, che, se confermate, sarebbero sanzionate con pene durissime;
la famiglia del Malavasi è stata avvertita in data 23 luglio 2010 tramite l'ambasciata italiana a Cuba, informata a sua volta dal Ministero degli affari esteri;
solo in data 16 agosto 2010 è stato permesso all'ambasciata di fare una visita consolare al Malavasi;
ad oggi dopo quattro mesi di prigionia, il Malavasi non conosce ancora esattamente le accuse che gli vengono mosse né la propria posizione e sembrerebbe che il suo legale non possa accedere agli atti o avere puntuali e ufficiali informazioni circa la posizione del suo assistito;
in attesa del processo il Malavasi non può contare su una adeguata assistenza legale e sanitaria;
nell'ultima telefonata ai genitori, Angelo Malavasi avrebbe detto «... ho fatto testamento, preferisco morire che rimanere qua da innocente» -:
se non ritenga di attivare ogni utile canale istituzionale volto a chiarire l'esatta posizione del Malavasi, che si ritiene vittima di una situazione rispetto alla quale ha sempre dichiarato una totale estraneità, e a fornire tutta l'assistenza legale e sanitaria che necessita. (3-01281)