ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01258

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 377 del 04/10/2010
Abbinamenti
Atto 3/01402 abbinato in data 18/01/2011
Atto 3/01403 abbinato in data 18/01/2011
Atto 3/01404 abbinato in data 18/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: CECCUZZI FRANCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/10/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 01/10/2010
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 01/10/2010
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 01/10/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 01/10/2010
Stato iter:
18/01/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/01/2011
Resoconto SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 18/01/2011
Resoconto CECCUZZI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/01/2011

DISCUSSIONE IL 18/01/2011

SVOLTO IL 18/01/2011

CONCLUSO IL 18/01/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01258
presentata da
FRANCO CECCUZZI
lunedì 4 ottobre 2010, seduta n.377

CECCUZZI, MARIANI, SANI e CENNI. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:


la Sogin (nata nel 1999 per gestire la chiusura del ciclo di vita degli impianti nucleari italiani) è una società costituita nell'ambito della riforma del sistema elettrico nazionale e ha come missione lo smantellamento (decommissioning) degli impianti nucleari e la gestione dei rifiuti radioattivi;

la Sogin, si legge nel sito istituzionale dell'azienda «opera secondo gli indirizzi strategici formulati dal Ministero dello sviluppo economico»;

la Sogin (azienda pubblica controllata interamente del Ministero dell'economia ed incaricata dello smantellamento delle centrali nucleari dismesse e della gestione delle scorie) ha consegnato il 23 settembre 2010 al Governo la mappa delle 52 aree idonee per la localizzazione dei depositi delle scorie nucleari;


tale mappa, secondo quanto si apprende da organi di informazione, «è stata formulata sulla base dei criteri dell'Aiea (l'Agenzia internazionale dell'energia atomica). Tra i criteri utilizzati: la stabilità del suolo, la non sismicità e la bassa densità di popolazione»;


il Sottosegretario per lo sviluppo economico, Stefano Saglia, ha comunque ricordato che la lista dei 52 siti deve essere ora esaminata dall'Agenzia per la sicurezza nucleare. I componenti di tale agenzia, istituita con l'articolo 29 della legge 23 luglio 2009, numero 99, non sono ancora stati comunque nominati dal Governo;


dalla mappa redatta dalla Sogin (benché non siano state identificate e nominate nel dettaglio le porzioni di territorio prescelte) risulta che sono stati inserite, tra i possibili 52 siti, alcune zone della Toscana ed in particolare nelle province di Grosseto, Livorno e Siena;


la Toscana vanta oggettivamente un patrimonio culturale, artistico, ambientale, zootecnico ed agroalimentare tra i più ricchi a livello internazionale: criteri che non sarebbero stati utilizzati dalla Sogin per la scelta delle aree idonee per la localizzazione dei depositi delle scorie nucleari;

facendo alcuni esempi significativi, sono infatti presenti in Toscana 6 siti Unesco patrimonio dell'umanità: il centro storico di Firenze, la piazza del duomo di Pisa, il centro storico di Siena, il centro storico di San Gimignano, il centro storico di Pienza, il territorio della Val D'Oràa. Senza dimenticare che la Via Francigena, lo storico itinerario europeo che collegava Canterbury a Roma e che attraversa la Toscana ed è candidato ad essere dichiarato sito Unesco. Sempre in questo contesto va ricordato che il Palio di Siena sarà candidato ad essere dichiarato patrimonio immateriale dell'umanità da parte dell'Unesco;

va poi segnalato che in Toscana sono presenti numerose zone ad alto pregio ambientale e paesaggistico: ricordiamo i parchi nazionali «Appennino Tosco-Emiliano», «Arcipelago Toscano» e «Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna». Zone protette che si estendono per vaste aree e comprendono sia la costa che l'entroterra;

non possiamo poi tralasciare la ricca e diversificata tradizione secolare di prodotti tipici di qualità presenti in Toscana: per fare alcuni esempi i vini «Docg», «Doc», «Igt» (il Brunello di Montalcino, nel 1980, è stato il primo in Italia a ottenere il riconoscimento «Docg» e la Vernaccia di San Gimignano, nel 1966, ad ottenere il riconoscimento «Doc») o la produzione pregiata zootecnica, di oli d'oliva, dei latticini, degli insaccati, dell'apicoltura. Altrettanto eccellenti sono i poi i prodotti del sottobosco come i funghi, le castagne ed i tartufi;

da quanto esposto risulta inoltre evidente che il turismo, nelle sue molteplici accezioni e diversificati target di riferimento, rappresenti una delle maggiori risorse, dal punto di vista economico ed occupazionale della Toscana e che l'installazione di uno o più depositi di scorie nucleari potrebbe rappresentare un elemento di criticità per la futura promozione turistica del territorio e causare una ricaduta negativa in termini di presenze -:

quali siano, nel dettaglio, i siti individuati da Sogin localizzati in Toscana;


quali siano nel dettaglio tutti i criteri adottati da Sogin per la localizzazione dei siti;

quali garanzie si intendano assumere per tutelare, nei futuri passaggi istituzionali inerenti all'individuazione ufficiale dei siti stessi, quei territori che vantano una riconosciuta e secolare ricchezza agroalimentare e zootecnica, che presentano aree ad alto pregio ambientale e paesaggistico, nonché siti Unesco riconosciuti patrimonio dell'umanità.(3-01258)