ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01238

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 371 del 21/09/2010
Firmatari
Primo firmatario: BELLOTTI LUCA
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Data firma: 21/09/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/09/2010
Stato iter:
22/09/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/09/2010
Resoconto BELLOTTI LUCA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 22/09/2010
Resoconto MARONI ROBERTO MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 22/09/2010
Resoconto BELLOTTI LUCA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/09/2010

SVOLTO IL 22/09/2010

CONCLUSO IL 22/09/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01238
presentata da
LUCA BELLOTTI
martedì 21 settembre 2010, seduta n.371

BELLOTTI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

il 31 luglio 2010 è apparsa, su diversi articoli di stampa, tra cui il Corriere del Veneto, la notizia che, su indicazione del presidente della regione Veneto, Luca Zaia, il Ministro interrogato avrebbe individuato nella località nota come Zelo, nel comune di Ceneselli (Rovigo), l'area destinata ad ospitare un centro di identificazione ed espulsione degli immigrati;

nella stessa località è, infatti, sita l'area logistica di quella che fu la sede del 79o gruppo intercettori teleguidati, che ospitò per anni nel dopoguerra soldati americani ed italiani e che portò sviluppo al territorio;

la definizione di questo sito come futuro centro di identificazione ed espulsione degli immigrati è, tuttavia, per varie ragioni, inopportuna: tale struttura, oltre a non portare alcun beneficio ai centri limitrofi, come rimarcato da un documento sottoscritto da 11 sindaci dell'alto polesine, sarebbe posizionata in una zona scarsamente servita dalle opere infrastrutturali, necessarie per garantire un rapido collegamento con le realtà da cui gli immigrati provengono;

la base dista, infatti, 75 chilometri da Verona, 116 da Venezia e 82 da Bologna, realtà che maggiormente potrebbero essere interessate da un suo utilizzo;

come si sottolinea, inoltre, nel documento dei sindaci sopra citato «la presenza di queste strutture va a pesare gravemente sulla percezione di sicurezza dei cittadini, in un contesto caratterizzato da un indice di vecchiaia molto alto (per ogni ragazzo quattordicenne vi sono tre adulti ultra-sessantacinquenni)»;

la scelta è, inoltre, scarsamente comprensibile anche sotto un profilo economico: l'investimento per ripristinare l'ex base di Zelo, in completo stato di abbandono dal 1998, risulta spropositato in confronto ad altri siti in miglior stato di conservazione, come la vicina ex base dell'aeronautica di Bovolone, che è stata dismessa solo nell'aprile del 2010;

punto ancor più essenziale è che il centro non servirebbe alla provincia di Rovigo, che non conosce fenomeni migratori massicci, ma alla provincia e ancor più al comune di Verona, che ne sfrutterebbero così tutti i benefici senza dover scontare alcun onere;

la gestione poco trasparente della vicenda è indice, a parere dell'interrogante, di una visione proprietaria delle istituzioni, che si evince peraltro dalla scarsa concertazione col territorio, escluso totalmente dal processo decisionale che è stato, invece, accentrato ai rappresentanti di un unico partito, i quali, più che per reale ponderazione, sono pervenuti ad una scelta per ragioni di opportunità e di consenso, facendo ricadere sul piccolo territorio polesano i costi di questa loro determinazione;

ciò che infine colpisce in questa vicenda è la mancanza assoluta di chiarezza: le conferme alla designazione definitiva del sito si rincorrono alle smentite, tra cui quella del presidente della regione Luca Zaia, che, smentendo il Ministro interrogato, ha dichiarato in un incontro con le rappresentanze territoriali che una decisione definitiva non è stata ancora assunta -:
se sia stato ufficialmente scelto il sito dell'ex base dell'Aeronautica militare, in cui era insediato il 79o gruppo intercettori teleguidati di Zelo, quale sede di un centro di identificazione ed espulsione di immigrati clandestini, e se, per le ragioni descritte in premessa che indicano chiaramente l'assoluta inadeguatezza di tale area, non ritenga più opportuno considerare una dislocazione alternativa.(3-01238)