GOZI. -
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:
in data 18 agosto 2010, la Kfor, la Forza Nato in Kosovo, ha annunciato il trasferimento alla polizia kosovara delle funzioni di controllo e sicurezza su quattro monasteri serbo-ortodossi, provocando l'immediata protesta delle alte gerarchie ecclesiastiche ortodosse che temono una forte destabilizzazione della situazione e un deciso calo del livello di sicurezza;
in particolare, secondo un comunicato della Kfor, verranno lasciate alla polizia locale le mansioni di controllo su quattro monasteri serbi, quelli di Gracanica, Budisavci, Gorioc e Zociste, mentre resteranno per ora esclusi gli altri monasteri per i quali verrà stabilità una data successivamente;
secondo fonti locali, in una seconda fase verrà abbandonata dalle forze multilaterali anche la sorveglianza del patriarcato di Pec e del monastero di Decani;
la situazione in quest'area rimane molto tesa con frequenti scontri e tensioni a carattere etnico, come, peraltro, testimoniato anche dal fatto che lo stesso 18 agosto il Kosovo ha proibito le visite ufficiali di esponenti politici serbi, sospendendo l'emissione di permessi a funzionari di Belgrado, il che ha reso ancora più delicata la situazione relativa ai monasteri ortodossi, in quanto luoghi religiosi e di grandissima importanza per i serbi;
la decisione presa in ambito multilaterale rischia dunque di determinare un aggravamento delle tensioni già presenti su questo territorio, con il rischio di incrinare il già fragile equilibrio di un'area strategicamente e tradizionalmente prioritaria per il nostro Paese -:
quali iniziative urgenti i Ministri interrogati intendano adottare nelle opportune sedi multilaterali al fine di garantire una presenza italiana e multilaterale adeguata ad un'area geografica ancora altamente instabile e strategicamente prioritaria per il nostro Paese. (3-01233)