Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01222
presentata da
SIMONE BALDELLI
martedì 14 settembre 2010, seduta n.367
BALDELLI e CASTELLANI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
nel nostro Paese, relativamente all'ultimo anno, circa 19 parti sono finiti in tragedia;
nelle classifiche internazionali l'Italia risulta avere un tasso di mortalità per parto tra i più bassi del mondo, con 3,9 decessi ogni 100.000 nati vivi;
l'Italia è prima in Europa per il numero di parti cesarei, da due a quattro volte più rischiosi del parto naturale;
un recente rapporto dell'Istituto superiore di sanità ha definito allarmante il costante aumento dei parti cesarei in Italia, saliti dall'11 per cento del 1980 al 38 per cento registrato nel 2008, contro il 15 per cento indicato come il limite massimo dall'Organizzazione mondiale della sanità;
sempre secondo l'Istituto superiore di sanità le morti per parto sono meno numerose nel Nord (pari a 8 su 100.000 nati vivi). Tra le regioni, il più alto numero dì morti si registra nel Lazio (13 su 100.000) e in Sicilia (22 su 100.000);
il rischio di mortalità materna raddoppia quando l'età della donna è pari o superiore ai 35 anni. Nel 2007 la proporzione di nascite in donne di 35 o più anni è stata del 29 per cento, mentre nel 1981 era appena del 9 per cento;
nelle ultime due settimane ci sono stati alcuni casi di donne che hanno perso il bambino, sono morte o hanno subito danni alla salute durante il parto -:
quali siano le iniziative del Ministro interrogato, nell'ambito delle sue competenze, dopo i casi di malasanità avvenuti negli ultimi tempi in alcune sale parto in Italia.
(3-01222)