EVANGELISTI, DI STANISLAO, BORGHESI e DONADI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:
il giorno successivo all'uccisione di nostri due militari, avvenuta il 17 maggio 2010 in Afghanistan, risulta, a quanto si apprende da fonti giornalistiche, che ci sarebbe stata una ritorsione, condotta dai nostri alpini paracadutisti, affiancati da marine americani e commando afghani, contro un accampamento talebano non lontano dalla zona dove si è concretizzata la tragica trappola contro il nostro convoglio militare, a Bala Murghab;
secondo una ricostruzione del settimanale L'Espresso, l'operazione sarebbe stata condotta in gran segreto, preparata dettagliatamente seguendo una tattica standard e affidata a elementi della task force 45, un'unità formata dagli uomini migliori delle nostre forze speciali, quali sono appunto gli alpini paracadutisti del battaglione Monte Cervino;
a quanto risulta, sempre da notizie riportate dal settimanale in questione, ci sarebbe stato l'avallo del ministero della difesa a tale operazione;
il Ministro interrogato ha tenuto a precisare che si tratta di operazioni che «vengono fatte tutte le settimane (...) in linea con i compiti che sono affidati al nostro contingente Isaf dall'Onu»;
tuttavia, se i fatti citati rispondessero al vero, ciò svelerebbe in modo inequivocabile che quella in Afghanistan non si configurerebbe come una missione di pace, ma un'attività militare di controinsorgenza in uno scenario di guerra, senza esclusione di colpi, con il rischio di creare un vulnus costituzionale, con evidente riferimento all'articolo 11 della Costituzione;
inoltre, sembra inserirsi perfettamente nella più complessiva e annunciata offensiva contro le roccaforti talebane, secondo precise indicazioni disposte dai generali McChrystal e Petraeus (quest'ultimo, tra l'altro, ha affermato che i combattimenti saranno «difficili e duri, ma sono necessari»);
a tale offensiva programmata dovrebbero partecipare circa 23 mila soldati della Nato, in gran parte americani, e delle forze governative -:
cosa sia realmente accaduto nel corso dell'operazione citata in premessa e quale sia stato il ruolo del Ministro interrogato in tale operazione. (3-01096)