ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01011

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 305 del 13/04/2010
Firmatari
Primo firmatario: PALAGIANO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 13/04/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI 13/04/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 13/04/2010
Stato iter:
14/04/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/04/2010
Resoconto PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 14/04/2010
Resoconto FAZIO FERRUCCIO MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 14/04/2010
Resoconto PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/04/2010

SVOLTO IL 14/04/2010

CONCLUSO IL 14/04/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01011
presentata da
ANTONIO PALAGIANO
martedì 13 aprile 2010, seduta n.305

PALAGIANO e MURA. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

da più di venti anni la Ru486 è utilizzata da gran parte dei Paesi europei, e non solo;

nel 2003 l'Organizzazione mondiale della sanità dichiarava sicuro il farmaco abortivo, definendone, tra l'altro, le linee guida e nel 2005 lo inseriva nella lista dei farmaci essenziali;

il 29 marzo 2007 l'Agenzia europea del farmaco ha dato il via libera alla Ru486 e il 20 giugno 2007, facendo proprio il parere dell'Agenzia europea del farmaco, la Commissione europea, all'unanimità, ha approvato la Ru486;

il 30 luglio 2009 l'Agenzia italiana per il farmaco ha dato il via libera all'ammissione nel nostro sistema sanitario della pillola abortiva Ru486, da troppo tempo al centro di violente polemiche e scontri ideologici, e già da alcuni mesi il comitato tecnico dell'Agenzia aveva dato il suo parere favorevole al farmaco, fissando anche il prezzo per il servizio al pubblico. Come riportato da una nota della stessa Agenzia, si sottolineava: «la pillola può essere distribuita in Italia in quanto ciò avviene anche in altri Paesi europei e la questione è stata affrontata sia dal Comitato europeo per i medicinali per uso umano (Chmp) sia dalla Commissione europea»;

il 30 settembre 2009, e quindi in maniera definitiva il 19 ottobre 2009, sempre l'Agenzia italiana per il farmaco ha provveduto a ratificare la decisione del 30 luglio 2009, concludendo così l'iter per la commercializzazione del farmaco;

va sottolineato che la suddetta pillola nel nostro Paese viene usata da tempo e, se non fosse stata inserita nel prontuario farmaceutico, alcune regioni avrebbero comunque continuato ad acquistarla all'estero, ognuna però con le sue regole;

la Ru486 non è di per sé un presidio terapeutico positivo o negativo, ma costituisce solamente un'importante e valida alternativa farmacologica all'intervento chirurgico abortivo già presente negli altri Paesi europei e consente alle donne - debitamente informate - di poter scegliere come interrompere la gravidanza;

peraltro, la pillola viene somministrata nel pieno rispetto della legge n. 194 del 1978. Si ricorda in proposito che l'articolo 15 della legge n. 194 del 1978 prevede «l'aggiornamento del personale sanitario (...) sull'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza»;

la decisione dell'Agenzia italiana per il farmaco di consentire l'ammissione nel nostro sistema sanitario della pillola abortiva è stato preceduto e seguito da quelle che appaiono agli interroganti delle vere e proprie «crociate» per tentare di ostacolarne la commercializzazione;

valgono per tutte le dichiarazioni rilasciate nei primi giorni del mese di aprile 2010 - salvo essere poi rettificate - dai neogovernatori del Piemonte e del Veneto. Il primo dichiarava che le confezioni in arrivo della Ru486 le avrebbe lasciate in magazzino negli scatoloni, il secondo - come riporta l'agenzia stampa Apcom del 1o aprile 2010 - affermava: «per quel che ci riguarda non daremo mai l'autorizzazione per poter trovare questa pillola nei nostri ospedali, e la mia attività amministrativa sarà volta a evitare assolutamente che venga diffusa». A ciò si aggiungono, per completezza, le dichiarazioni di un autorevole esponente del Popolo della libertà: «Anche dal risultato delle regionali arrivano notizie negative per il partito della morte. La pillola abortiva Ru486 non circolerà facilmente. E questa è una buona notizia»;

attualmente la sanità italiana si conferma divisa in due, anche per quanto riguarda la Ru486. Al Centro-Nord è già arrivata o è stata ordinata quasi ovunque, mentre al Sud risulta disponibile solo nelle strutture sanitarie della regione Puglia;

sulle modalità di somministrazione del farmaco il Ministro interrogato è stato chiaro: in attesa delle linee guida per l'utilizzo del farmaco, l'indirizzo è quello del ricovero ospedaliero ordinario. Anche se è evidente che il «ricovero obbligatorio» si scontra con l'articolo 32 della nostra Carta costituzionale, secondo cui «nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario», e può rischiare di essere maggiormente penalizzante per la donna rispetto al day hospital -:

quali iniziative - nell'ambito delle proprie prerogative - si intendano intraprendere al fine di garantire la somministrazione uniforme sul territorio nazionale della pillola Ru486, verificando e monitorando che il farmaco venga effettivamente distribuito e reso disponibile nelle strutture sanitarie pubbliche del nostro Paese.
(3-01011)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

commercializzazione

Commissione CE

costituzione

elezione regionale

fissazione dei prezzi

medicinale

organismo e agenzia UE

prodotto farmaceutico

sistema sanitario

trattamento sanitario