ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00966

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 299 del 16/03/2010
Firmatari
Primo firmatario: DE POLI ANTONIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 15/03/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 15/03/2010
Stato iter:
11/05/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/05/2010
Resoconto MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 11/05/2010
Resoconto DE POLI ANTONIO UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/05/2010

SVOLTO IL 11/05/2010

CONCLUSO IL 11/05/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00966
presentata da
ANTONIO DE POLI
martedì 16 marzo 2010, seduta n.299

DE POLI. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

il decreto ministeriale del 17 dicembre 2009, in tema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, prevede l'iscrizione al sistema stesso di varie tipologie di azienda;

è importante sottolineare che, essendo il SISTRI (sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) un sistema basato sull'uso del computer e di internet, risulta indispensabile per le ditte interessate avere a disposizione tali tecnologie;

la normativa obbliga tutti i recuperatori/smaltitori e trasportatori all'iscrizione al SISTRI, nessuno escluso;

ogni azienda può decidere, inoltre di appoggiarsi alla propria associazione di categoria per il ritiro dei vari materiali previsti (chiavette «usb»);

una volta iscritta, all'azienda verrà consegnato un dispositivo elettronico per l'accesso in sicurezza dalla propria postazione al sistema informatico, ovvero una chiavetta «usb» che consente la trasmissione dei dati, la firma elettronica delle informazioni inserite e la memorizzazione delle informazioni stesse. La norma prevede di dotarsi di una chiavetta «usb» per ogni unità locale e per ogni attività di gestione dei rifiuti svolta nell'unità locale;

i trasportatori dovranno dotarsi di una chiavetta «usb» relativa alla sede legale e di una per ogni veicolo con motore adibito al trasporto dei rifiuti. Oltre a ciò, ogni veicolo a motore dovrà essere dotato di un dispositivo elettronico che dovrà permettere di monitorare il percorso, ovvero la «black box»;

le consegne delle «black box» avverranno tramite officine autorizzate e l'azienda dovrà accollarsi i costi di installazione e di acquisto delle schede «sim» da inserire in ogni «black box»;

la prima fase operativa decorre dal 13 luglio 2010 e quindi fino a tale data sono invariati gli adempimenti come il MUD annuale (scadenza 30 aprile 2010), il registro di carico e scarico ed i formulari per il trasporto. Però scattano subito i nuovi adempimenti;

salvo proroghe, entro il 1o marzo 2010 devono iscriversi al portale Sistri le seguenti imprese:

i produttori di rifiuti pericolosi con più di 50 dipendenti;

i produttori di rifiuti non pericolosi, derivanti da attività industriali, artigiane e di gestione rifiuti con più di 50 dipendenti;

i gestori di rifiuti;

salvo proroghe, entro il 29 marzo 2010 devono iscriversi le seguenti imprese:

i produttori di rifiuti pericolosi fino a 50 dipendenti;

i produttori di rifiuti non pericolosi, derivanti da attività industriali, artigiane e di gestione rifiuti che hanno da 11 a 50 dipendenti;

pur condividendo le finalità del decreto concernente il Sistri, il sistema si sta rivelando eccessivamente complesso e costoso per le piccole imprese;

le micro-imprese italiane sono attanagliate dalla crisi. La maggiore trasparenza del flusso dei rifiuti aziendali è un obiettivo importante, a patto che sia garantita da una rete di semplificazione delle procedure sino ad oggi adottate; invece, il sistema informatico della filiera dei rifiuti speciali previsto dal Sistri risulta più burocratico e costoso dei vecchi modelli unici di dichiarazione ambientale -:

se non ritenga opportuno adottare iniziative, anche di tipo normativo,volte a prevedere una proroga di due anni per l'entrata in vigore delle norme succitate, in quanto in un momento in cui alla piccola impresa si chiede di reagire alla crisi, appesantirla ulteriormente con costi, burocrazia e nuove regole rischia di causare ulteriori problemi. (3-00966)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

formalita' amministrativa

gestione dei rifiuti

impresa artigiana

piccola impresa

piccola industria

produzione artigianale

rifiuti

rifiuti pericolosi

semplificazione delle formalita'

sostanza pericolosa

trasporto merci