MURER, MARAN, LENZI, AMICI, BRESSA, LIVIA TURCO, GIACHETTI e QUARTIANI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
il comma 9 dell'articolo 5 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, prevede che per il rilascio, il rinnovo o la conversione del permesso di soggiorno è fissato in venti giorni dalla data della presentazione della domanda il tempo massimo per l'espletamento della procedura;
secondo una stima effettuata dalla Cgil il tempo medio di attesa necessario ad ottenere il rilascio, il rinnovo o la conversione del permesso di soggiorno è, invece, di ben 291 giorni, ma, nelle grandi città, i tempi si allungano infinitamente, fino ad arrivare a addirittura a superare i 15 mesi;
attualmente risultano depositate più di 500 mila domande di rilascio, rinnovo o conversione di permesso di soggiorno, in giacenza da mesi e in attesa di una risposta;
gli immigrati che fanno richiesta di rilascio o di rinnovo del permesso di soggiorno sostengono un costo che è di circa 72 euro, che, con l'attuazione della normativa del cosiddetto «pacchetto sicurezza», sarà elevato a duecento euro;
agli immigrati in attesa di rinnovo viene rilasciato un cedolino, che, ai sensi della circolare Amato del 5 agosto 2006, dovrebbe garantire loro tutti i diritti, ma che, nei fatti, li limita sia in rapporto ai datori di lavoro che a banche ed altri soggetti;
la Cgil denuncia di aver seguito centinaia di vertenze con datori di lavoro e associazioni datoriali che hanno licenziato o sospeso dal lavoro e dalla retribuzione immigrati che erano in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno, non riconoscendo valore al cedolino di ricevuta della domanda;
l'iter di rinnovo parte dagli sportelli delle Poste, dove l'immigrato consegna il kit compilato con i documenti necessari; poi la richiesta passa al centro servizi amministrativi delle Poste e poi al centro elaborazione nazionale di Napoli, per la pubblicazione del fascicolo elettronico sui sistemi a disposizione delle questure. Una volta superati i controlli, il documento passa all'Istituto poligrafico zecca dello Stato per la stampa in formato elettronico del titolo di soggiorno;
il punto critico del processo di rinnovo pare essere proprio nel passaggio per le questure, che sono oberate dai procedimenti e non riescono a fare fronte agli adempimenti nei tempi previsti per legge;
il permesso di soggiorno per un immigrato è l'unico documento che prova la condizione di regolarità e appare necessario, dunque, riportare i tempi di rilascio nei limiti di breve durata stabiliti dalla legge;
tale situazione crea non solo un grave disservizio ma anche un senso di smarrimento nelle comunità di stranieri, già messe a dura prova da una crisi economica che determina di frequente la perdita del posto di lavoro e la perdita conseguente anche del requisito base per il permesso di soggiorno, con il rischio di uno scivolamento nell'area della clandestinità;
per evidenziare il problema è in corso uno sciopero della fame che a rotazione vede mobilitati immigrati, esponenti politici e sindacali e che, fino ad oggi, ha coinvolto già quattrocento persone -:
cosa intenda fare il Governo per il rilascio-rinnovo del permesso di soggiorno ai lavoratori che da tempo vivono regolarmente nel nostro Paese e che per i ritardi di tutti gli enti preposti si trovano all'improvviso privi del documento, che, unico, attesta il loro stato, o che sono privi di permesso per la perdita del posto di lavoro.(3-00957)