ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00888

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 276 del 02/02/2010
Firmatari
Primo firmatario: LULLI ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/02/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
COLANINNO MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
FADDA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
MARCHIONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
PORTAS GIACOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
SANGA GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
SCARPETTI LIDO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
TESTA FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010
ZUNINO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 02/02/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/02/2010
Stato iter:
03/02/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/02/2010
Resoconto LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 03/02/2010
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 03/02/2010
Resoconto LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/02/2010

SVOLTO IL 03/02/2010

CONCLUSO IL 03/02/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00888
presentata da
ANDREA LULLI
martedì 2 febbraio 2010, seduta n.276

LULLI, MARAN, BOCCIA, QUARTIANI, GIACHETTI, BENAMATI, COLANINNO, FADDA, FRONER, MARCHIONI, MASTROMAURO, PELUFFO, PORTAS, SANGA, SCARPETTI, FEDERICO TESTA, VICO e ZUNINO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
la crisi economica ancora in corso è per l'economia italiana la più seria dal dopoguerra. Rispetto alle recessioni che hanno fatto seguito allo shock petrolifero della metà degli anni '70 e alla crisi valutaria del 1992, la contrazione del prodotto interno lordo e della produzione industriale sono state più rapide e intense;

il numero di occupati a dicembre 2009 è pari a 22 milioni 914 mila unità, inferiore dell'1,3 per cento (meno 306 mila unità) rispetto a dicembre 2008. Il tasso di occupazione è pari al 57,1 per cento, inferiore di 1,1 punti rispetto a dicembre 2008. Il numero delle persone in cerca di occupazione risulta pari a 2 milioni 138 mila unità, in crescita del 2,7 per cento (più 57 mila unità) rispetto al mese precedente e del 22,4 per cento (più 392 mila unità) rispetto a dicembre 2008. Il tasso di disoccupazione raggiunge l'8,5 per cento (più 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e più 1,5 punti percentuali rispetto a dicembre 2008);

secondo elaborazioni effettuate dall'osservatorio sulla cassa integrazione della Cgil, in quindici mesi di crisi economica, dall'ottobre 2008 alla fine del 2009, le ore di cassa integrazione (ordinaria e straordinaria) hanno superato la cifra di un miliardo. Nel solo 2009 le ore di cassa integrazione hanno superato del 311 per cento quelle del 2008, toccando quota 918 milioni. E i lavoratori coinvolti nella cassa sono stati più di un milione;

secondo le stime dell'ultimo bollettino della Banca d'Italia, nella media del quarto trimestre 2009 l'attività industriale è calata rispetto al trimestre precedente, rimanendo su livelli ancora molto bassi, prossimi a quelli rilevati all'inizio degli anni '90 e inferiori di circa il 20 per cento rispetto al picco ciclico del primo trimestre del 2008;

secondo autorevoli centri studi, la crescita nel 2010 sarà dovuta più a effetti di rimbalzo dai minimi dopo il crollo del 2009, che a un effettivo inizio di una fase di recupero. La distanza dai livelli pre-crisi rimarrà amplissima, soprattutto per l'industria;

la situazione, pertanto, evidenzia un settore industriale con un eccesso di capacità produttiva elevatissimo, una domanda di lavoro in ripiegamento e la cassa integrazione che ha continuato ad aumentare nella seconda parte del 2009, con un preoccupante incremento della cassa straordinaria;

ciò nonostante, il dibattito più recente non ha portato all'introduzione nell'agenda del Governo di misure in grado di innalzare credibilmente il tasso di crescita dell'economia. Neanche la recente discussione sulla riforma fiscale, rapidamente tramontata, è sembrata affrontare gli elementi sostanziali su cui si innesta la scarsa crescita del nostro sistema economico, che rischiano, peraltro, di venire aggravati in una fase di impasse della politica economica;

nonostante i ripetuti annunci che ogni giorno vengono riportati dagli organi di informazione, a tutt'oggi manca un disegno organico di rilancio e sviluppo del sistema industriale e, per questa via, dell'economia italiana. In particolare, anche gli strumenti di incentivazione a sostegno della domanda appaiono frammentari ed estemporanei e alcuni di essi risultano esauriti, senza che alle dichiarazioni di un loro rinnovo seguano fatti concreti e senza che sia stata effettuata una circostanziata valutazione della loro reale efficacia. Al contempo, nonostante la contrarietà degli imprenditori, il Governo ha sostanzialmente vanificato, a causa del meccanismo del click-day, strumenti di provata efficacia, quali il credito d'imposta automatico per la ricerca e lo sviluppo -:

quali siano le cause della mancata definizione di una politica industriale organica e sistematica, in grado di offrire un sistema di riferimento credibile per arginare gli effetti della crisi e creare le condizioni per innalzare il tasso di crescita potenziale dell'economia nazionale.(3-00888)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

cassa integrazione

crescita economica

crisi monetaria

detrazione fiscale

disoccupato

economia nazionale

politica economica

prodotto interno lordo

produzione industriale

recessione economica

ricerca e sviluppo

riforma fiscale

settore secondario