COMPAGNON e DELFINO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
con l'introduzione del nuovo orario ferroviario, i treni veloci Torino-Lecce Freccia Adriatica (già treno 9763) e Lecce-Torino (già treno 9766) risultano cancellati;
è indubbia che la soppressione della Freccia adriatica penalizza fortemente il basso Piemonte oltre a Voghera e il suo hinterland, che dopo essere stati privati di un collegamento veloce e diretto con Roma ora sono privati anche di un collegamento veloce diurno con l'Abruzzo, la Puglia e con la riviera romagnola e marchigiana;
inoltre tale soppressione viene a rendere più difficile la periodica frequenza, nelle loro regioni di origine, dei numerosi cittadini pugliesi e abruzzesi presenti nel basso Piemonte (Asti, Alessandria), a Voghera e nell'oltrepò pavese;
il treno veloce espresso Freccia adriatica, con partenza da Torino alle ore 7,45, fermata Voghera 9,05, arrivava a Lecce alle ore 18,43. Da Lecce partenza alle ore 11,28, arrivava a Voghera alle 20,47 ed era a Torino alle 22,15;
aldilà della lunga percorrenza, era utilizzato anche per le fermate intermedie di Bologna, Rimini, Ancona, Pescara e Bari, per cui è evidente il disservizio che si è creato con la soppressione, presentata «a sorpresa» con la pubblicazione del nuovo orario ferroviario;
inoltre altri gravi disagi derivano dalle decisioni di Trenitalia verso la Francia (Montecarlo, Nizza, e altre località) ove esistono molte residenze e interessi dei cittadini di Tortona, Voghera e dell'hinterland;
le ferrovie francesi non hanno infatti confermato gli accordi con le Ferrovie italiane e pertanto, in epoca di «globalizzazione», si registra un ulteriore disagio per i viaggiatori, in quanto si dovrà cambiare treno per ben due volte per arrivare a Nizza;
è assolutamente condivisa la realizzazione dell'ammodernamento ferroviario veloce Milano-Roma-Napoli e della TAV Lione/Torino/Milano, ma occorre sviluppare una politica di trasporto ferroviario efficiente, che risponda anche alle esigenze complessive di migliaia di pendolari che spesso viaggiano in carrozze indecorose e con gravi ritardi;
Trenitalia impegna significative risorse per comunicare le «eccellenze» del suo servizio ma, nel contempo, si vedono diminuire complessivamente le opportunità per ampie aree del territorio nazionale e crescere i disagi dei cittadini e dei lavoratori pendolari -:
quali siano gli intendimenti del Governo in ordine alla situazione descritta in premessa e ai minori servizi offerti al basso Piemonte e per la Lombardia, in particolare alla città di Voghera, all'oltrepò e al suo ampio hinterland, e quali iniziative intenda assumere verso Trenitalia per ripristinare i servizi già esistenti;
più in generale, quale sia l'impegno di Trenitalia per superare i gravi disagi denunciati dai viaggiatori sui percorsi interregionali e locali.
(3-00882)