ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00871

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 273 del 26/01/2010
Firmatari
Primo firmatario: ROSSO ROBERTO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 26/01/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 26/01/2010
Stato iter:
27/01/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/01/2010
Resoconto ROSSO ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 27/01/2010
Resoconto MARONI ROBERTO MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 27/01/2010
Resoconto ROSSO ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/01/2010

SVOLTO IL 27/01/2010

CONCLUSO IL 27/01/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00871
presentata da
ROBERTO ROSSO
martedì 26 gennaio 2010, seduta n.273

ROSSO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

l'associazione Al Wakf Al Islami in Italia, ente gestore di beni islamici in Italia, è una associazione onlus regolarmente riconosciuta, con sede a Segrate, in provincia di Milano, che, grazie a raccolte fondi tra le comunità musulmane, acquista in nome proprio immobili in diversi centri italiani e li destina alle attività di assistenza spirituale e sociale;

l'11 luglio 2003 l'associazione ha acquistato un appartamento nell'immobile di via del Carmine 11, interno 2, a Trino e attraverso il suo rappresentante locale, signor Chamouti Saddik, residente in tale comune, in data 26 aprile 2004 ha chiesto all'amministrazione comunale la concessione edilizia per la ristrutturazione dei locali, di superficie inferiore ai 100 metri quadrati ad uso unifamiliare;

in effetti, depositata presso il comune di Trino, esiste una pratica di concessione rilasciata il 20 luglio 2004, inizio lavori il 26 luglio 2004, fine lavori 11 aprile 2005, richiesta agibilità 15 aprile 2005, rilascio agibilità 4 luglio 2005. Non risulta depositata nessuna richiesta di cambio di destinazione d'uso dei locali, che ad oggi sono ancora classificati come edificio residenziale uso abitativo unifamiliare;

dalle dichiarazioni rilasciate ai giornali locali da Ahmed Echamouti, che si qualifica presidente dell'associazione Fratelli musulmani d'Italia, risulta che in tale locale si riuniscono parecchie decine di musulmani per pregare e saltuariamente vi si organizzano corsi di lingua araba per bambini, perché «apprendano la lingua madre e non siano in difficoltà nel caso di rientro in patria». Precisa, inoltre, che è stata autorizzata dal comune la variazione d'uso dell'immobile «da abitazione privata a uso di culto, sala di preghiera, il che non vuol dire per forza moschea». Come già precisato tale variazione, per quanto consta all'interrogante, non risulta richiesta al comune di Trino, né concessa;

l'atto costitutivo dell'associazione Al Wakf Al Islami in Italia, proprietaria dell'immobile, indica che la stessa aderisce all'Ucoii, sigla che identifica l'unione delle comunità ed organizzazioni islamiche in Italia, spesso oggetto di indagine per le sue posizioni ideologiche giudicate tra le più radicali del mondo islamico e ritenuta anti-occidentale, anti-democratica, ideologicamente fiancheggiatrice del terrorismo islamico;

la situazione venutasi a determinare a Trino è ormai un fenomeno che interessa tutto il Paese. È vero che il termine moschea nel linguaggio comune italiano identifica erroneamente non una masjid, ma quelle che il culto di confessione islamica chiama musalla, semplici «sale di preghiera» più o meno confortevoli, come sembra essere quella di Trino;

la legge del 1929 sui cosiddetti culti ammessi è tuttora vigente, per lo meno nel dettato non successivamente abolito; inoltre, nel riconoscimento amministrativo di un ente di culto, va tutelata la libertà religiosa ed il conseguente pieno esercizio di culto;

a Trino, tuttavia, la casa è di civile abitazione e destinata ad uso abitativo unifamiliare e il culto «in sala di preghiera» (che è un appartamento unifamiliare) viene professato - e dichiarato ai giornali dal presidente dell'associazione - senza l'esistenza di autorizzazione alcuna;

l'autorizzazione, infatti, deve essere preventivamente richiesta al ministero dell'interno e sconta un iter procedimentale, che va dall'esame dello statuto (momento essenziale per il riconoscimento) all'istruttoria in sede locale, al parere del Consiglio di Stato, alla deliberazione del Consiglio dei ministri, fino al decreto del Capo dello Stato -:

se il Ministro interrogato, valutata la situazione di fatto e di diritto, non intenda doverosamente provvedere, allertando la prefettura ed il comune di Trino e disponendo i provvedimenti di legge. (3-00871)
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TRINO, VERCELLI - Prov, PIEMONTE

EUROVOC :

abitazione

amministrazione locale

associazione

comune

gruppo religioso

islam

liberta' di religione

musulmano

terrorismo