DELFINO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
a partire dal 1
o dicembre scorso, per effetto del decreto n. 76 del 23 novembre 2009, è stata sospesa l'erogazione, gratuita dei prodotti alimentari aproteici, a carico del servizio sanitario nazionale, per i pazienti affetti da insufficienza renale cronica;
la motivazione alla base della decisione relativa alla sospensione è da ricondurre agli adempimenti previsti dal «piano di rientro» per il debito sanitario e al loro mancato inserimento nei livelli essenziali di assistenza (LEA) attualmente in vigore;
se da un lato questo provvedimento viene considerato come atto dovuto per il rientro dal debito sanitario, dall'altro appare alquanto vessatorio nei confronti di persone malate;
la dieta aproteica è da considerarsi come strumento fondamentale della terapia conservativa, in quanto, parallelamente a trattamenti farmacologici, rallenta la progressione della malattia renale, ritardando il ricorso alla dialisi;
i prodotti aproteici, proprio per la loro specificità, non hanno costi accessibili per tutti, pertanto l'abrogazione della loro erogazione gratuita risulta essere una decisione estremamente grave e azzardata;
la sospensione di un tale servizio appare quanto mai vergognosa, in quanto gli interventi per il risanamento del debito non possono essere pianificati a scapito dei malati;
risulta estremamente necessario che la fornitura gratuita dei prodotti aproteici sia effettivamente inserita nella nuova formulazione dei livelli essenziali di assistenza, al fine di renderla quanto prima operativa;
le soluzioni e le cause dell'attuale situazione economica disastrosa vanno sicuramente ricercate altrove, mediante controlli seri e concreti al fine di annullare completamente ogni sorta di spreco o abuso, fino ad oggi passati in sordina -:
quali urgenti iniziative in suo potere intenda intraprendere al fine di ovviare alla problematica sopraesposta, restituendo ai malati la dovuta dignità.
(3-00850)