ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00795

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 251 del 24/11/2009
Firmatari
Primo firmatario: VIETTI MICHELE GIUSEPPE
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 24/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO 24/11/2009
MANTINI PIERLUIGI UNIONE DI CENTRO 24/11/2009
MANNINO CALOGERO UNIONE DI CENTRO 24/11/2009
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO 24/11/2009
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 24/11/2009
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 24/11/2009
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 24/11/2009
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 24/11/2009
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO 24/11/2009
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 24/11/2009
RIA LORENZO UNIONE DI CENTRO 24/11/2009
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO 24/11/2009
BOSI FRANCESCO UNIONE DI CENTRO 24/11/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA
Attuale delegato a rispondere: SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA delegato in data 24/11/2009
Stato iter:
25/11/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/11/2009
Resoconto OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 25/11/2009
Resoconto CALDEROLI ROBERTO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA)
 
REPLICA 25/11/2009
Resoconto OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/11/2009

SVOLTO IL 25/11/2009

CONCLUSO IL 25/11/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00795
presentata da
MICHELE GIUSEPPE VIETTI
martedì 24 novembre 2009, seduta n.251

VIETTI, TASSONE, MANTINI, MANNINO, VOLONTÈ, CICCANTI, COMPAGNON, NARO, RAO, GALLETTI, OCCHIUTO, RIA, LIBÈ e BOSI. -
Al Ministro per la semplificazione normativa.
- Per sapere - premesso che:

il 19 novembre 2009 il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di riforma degli organi e delle funzioni degli enti locali, di semplificazione e razionalizzazione dell'ordinamento e che contiene la cosiddetta Carta delle autonomie locali, già approvato in via preliminare nella seduta del 15 luglio 2009, il testo non è stato ancora presentato alle Camere;

secondo il Ministro interrogato «il disegno di legge individua in maniera puntuale e disciplina le funzioni fondamentali di comuni, province e città metropolitane. Razionalizza e riordina, anche al fine del contenimento della spesa pubblica e della riduzione degli assetti organizzativi delle amministrazioni statali, gli uffici periferici dello Stato e il sistema dei controlli interni»;

il provvedimento, tuttavia, secondo gli interroganti, non favorisce un reale decentramento dallo Stato alle regioni, alle province e ai comuni, quale premessa di un vero federalismo, e si risolve in un restyling della pubblica amministrazione - come hanno rimarcato anche le associazioni degli enti locali - non in grado, quindi, di fornire le risposte attese dai cittadini;

l'impianto normativo rischia di entrare in rotta di collisione con il meccanismo del federalismo fiscale e di non garantire un equilibrio tra i diversi livelli della Repubblica, determinando - come gli interroganti hanno da sempre affermato - l'insostenibilità dei federalismo stesso;

non è stato ancora chiarito con quali risorse il federalismo fiscale verrà attuato e con quali tempi, visto che, con il decreto-legge n. 135 del 2009, cosiddetto «decreto Ronchi», il cui disegno di legge di conversione è stato recentemente approvato dalla Camera dei deputati, sono stati prorogati i termini per l'emanazione del primo decreto attuativo;

il provvedimento sottrae sovranità ai comuni su materie di loro competenza e svuota il ruolo del sindaco;

è singolare, ad avviso degli interroganti, che il Ministro interrogato abbia giustificato la mancata soppressione delle province con l'eliminazione di altri enti intermedi inutili;

l'articolo 14 della nuova disciplina prevede una delega - peraltro assolutamente generica - per la riduzione del numero delle circoscrizioni provinciali (e conseguentemente delle prefetture), ma nel contempo ne potenzia i compiti;

il tema della soppressione delle province, ritenute costose ed inutili, era stato fortemente sbandierato nel corso della campagna elettorale da tutti i partiti, per poi sparire pian piano, fino a giungere al voto favorevole sulla questione sospensiva della proposta di legge costituzionale per la soppressione delle province presentata dal gruppo dell'Udc -:

quali siano l'impianto e le finalità complessive sottese al provvedimento, che, nonostante fosse molto atteso dagli enti interessati e dai cittadini, anche perché strettamente connesso con la realizzazione del federalismo fiscale, ha già riscosso notevoli critiche e rivela, a giudizio degli interroganti, significativi punti oscuri e contraddittori. (3-00795)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

amministrazione locale

autonomia

comune

ente locale

federalismo

pubblica amministrazione

spesa pubblica